Il mio inferno

Vabbè....

Quando ero ragazzino, più o meno 16 anni ero innamorato perso di una mia coetanea, forse aveva un anno di meno, ma eravamo li. Provavo a corteggiarla, ma non sono mai stato bravo in queste cose tanto meno all'epoca. Un giorno si fidanzò con un mio amico, posso affermare con estrema certezza che quello fu uno dei traumi più significativi della mia vita, ricordo che dopo averlo saputo me ne andai col motorino, mi fermai davanti ad un cantiere ed iniziai a prendere a pugni le lamiere ondulate che lo recintavano fino a farmi sanguinare le mani.
Col tempo ci perdemmo di vista, io cambiai giro di amicizie, non per lei ma per un'altra serie di eventi. Ogni tanto la incrociavo, scambiavamo due parole nulla di più.
Una sera non molto tempo fà tornando a piedi verso casa, saranno state più o meno le 10, vedo la sorella (anche lei molto carina) che sta parlando con un ragazzo, la saluto e proseguo, più avanti da una macchina nera una vocina mi saluta, era lei, stava aspettando che la sorella finisse di parlare col tipo, mi fermo, la guardo, cazzo è una vita che non la vedo è bella da morire, forse è anche migliorata col tempo, chiaramente non ne sono innamorato, ma mi piace, è questo, come sempre accade con una donna che mi piace, mi fà diventare imbranato, comunque mi fermo, mi faccio coraggio, ci inizio a parlare, tempo 3 minuti più o meno, la sua espressione cambia da "felice di rivederti" e "meno male, mentre aspetto mia sorella mi faccio due chiacchiere con te" a "mamma che noia". Aspetta educatamente che io finisca di parlare, mi guarda con occhi annoiati ed esclama un "Vabbè...mi ha fatto piacere rivederti".
Sono passati un paio di mesi, ma quel vabbè risuona ancora nella mia testa come se fosse stato pronunciato 10 munuti fà.