Ho appena finito di vedere un posto sicuro, film meraviglioso, credo di aver finito le lacrime, bello, toccante. Mi ha toccato molto, non solo perchè è un bel film, ma anche perchè mi ha ricordato il rapporto complicato con mio padre.
Io e mio papà non abbiamo fatto altro che litigare nel corso della mia vita, oggi mi assumo il 70% della colpa, ma l'ho capito troppo tardi, abbiamo smesso di litigare quando lui si è ammalato, parecchio ammalato, diciamo che adesso sta meglio, ma ne è uscito con le ossa rotte, direi anche con il culo rotto, è rimasto segnato, non ternarà più quello che era, e continua a perdere colpi, certo la vecchiia non lo aiuta, ma se non si fosse ammalato oggi probabilmente darebbe filo da torcere a parecchia gente, e non solo suoi coetanei.
Oggi sono andato a casa dei miei, mia madre ha avuto una giornata difficile sono andato ad aiutarli, quando sono entrato ho trovato mio padre che stava cercando di abbottonarsi la camicia, sembrava in difficoltà, mi sono avvicinato per aiutarlo, è successa una cosa strana, mi ha lasciato fare, ho abbottonato la camicia di mio padre come si fà col grembiulino di un bambino prima di portarlo all'asilo, la cosa che mi ha colpito è che se ci avessi provato non molto tempo prima mi avrebbe dato un ceffone sulle mani e poi mi avrebbe ringhiato contro "mica sono handicappato", oggi mi ha lasciato fare mentre guardava cosa combinavo con la sua camicia vecchia di almeno 20 anni che ormai dopo la malattia gli sta praticamente due volte. Avrei voluto abbracciarlo e dirgli ti voglio bene papà, te ne ho sempre vouto, te ne vorrò sempre, ma per quanti passi da gigante abbiamo fatto non credo ce la faremo mai a dirci quanto ci amiamo, forse neanche serve, tanto questi piccoli gesti valgono più di mille parole.
Inviato da: Andrenews
il 15/11/2011 alle 09:03
Inviato da: deagatta80
il 11/11/2011 alle 12:46
Inviato da: Andrenews
il 07/11/2011 alle 17:47
Inviato da: romagenova
il 28/10/2011 alle 00:15
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il 28/10/2011 alle 00:10