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BEIRUT/ISTANBUL/PECHINO (Reuters) - Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha sollecitato oggi il presidente siriano Bashar al-Assad a dimettersi e a lasciare il suo Paese, definendo il massacro avvenuto nei pressi della citt di Hama, per cui sono stati accusati i suoi sostenitori, come "sproporzionato".
Intanto da Pechino i leader di un gruppo di cui fanno parte Cina, Russia e Paesi dell'Asia centrale hanno sollecitato oggi a risolvere con il dialogo le violenze in Siria.
Parlando a Istanbul, Clinton ha detto che gli Stati Uniti sono desiderosi di collaborare con tutti i membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu, tra cui anche la Russia, nell'ambito di una conferenza sul futuro politico della Siria. Ma, secondo Clinton, questa conferenza deve iniziare con la premessa che Assad e il suo governo lascino spazio a un governo democratico.
Soldati e miliziani fedeli ad Assad sono accusati dall'opposizione del massacro di almeno 78 persone a Mazraat al-Qabeer, vicino ad Hama, dove oggi, l'esercito ha impedito l'ingresso degli osservatori Onu, come riferito dal capo della missione.
"Sono stati fermati ai posti di blocco dell'esercito siriano e in alcuni casi fatti tornare indietro", ha spiegato il generale Robert Mood in una nota. "Alcune delle nostre vetture sono state fermate dai civili nella zona".
Mood - che ha fatto sapere che osservatori stanno cercando ancora di entrare nel villaggio - ha detto inoltre che alcuni abitanti della zona gli hanno riferito che "la sicurezza dei nostri osservatori è in pericolo se entreremo nel villaggio di Mazraat al-Qubeir".
Il mese scorso 108 persone, per lo più donne e bambini, sono state uccise a Houla.
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