Creato da lavocecelata il 28/06/2007
nel confessionale delle nuvole

 

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Una bandiera

Post n°6 pubblicato il 28 Giugno 2007 da lavocecelata

“Il contadino con l’aratro tracciò il solco, scavò le fosse e delimitò i confini.Quando questi confini vennero minacciati, chiamò il soldato.

Quando la diplomazia non ha più parole, vengono chiamati i soldati.
Sono i politici che li chiamano.

Voi siete i soldati.
Non aspettatevi ringraziamenti.”

 

"Giunti al Varignano, varchiamo la soglia di quella "recinzione" a mare che ero solito vedere dalla prora della mia unità, quando uscivamo dal Golfo.
Ormeggiamo in banchina e dal basso saliamo, alla volta del Comsubin. Le scalette sono tipiche delle "crose" liguri, degne di una citazione di Eugenio Montale.
Appena giunti nei pressi della piazza centrale, qualcosa di diverso ci si pone dinnanzi agli occhi: non è la solita infrastruttura della Marina, fatiscente e di grosse dimensioni: è un edificio a due o tre piani molto spartano, disposto a ferro di cavallo. Sembra improvvisamente di essere stati catapultati nel centro di una cittadella spagnola, come a Barcellona o nelle Baleari, ma cosa più strana, che azzittisce il gruppo, non si sente volare una mosca, non una voce:non c’è anima viva.
Dopo qualche minuto "spunta" un Secondo Capo in divisa bianca, che non è arrivato con noi tramite "navetta”.
Tre secchi comandi, la cui eco rimbalza rapida e veniamo implotonati.
Improvvisamente scorgo i primi Incursori.
Sono due, arrivano correndo con i pugni chiusi al petto, e sono vestiti in modo stranissimo per me, abituato come sono alle uniformi bianche e blu: indossano un basco, già raro per la Marina, Battaglione San Marco a parte, ma è verde: inoltre indossano la camicia S.e.b. caki, ma i pantaloni sono da combattimento tipo Esercito, però non sono policromi ma verde oliva brillante, stivaletti da parà, impeccabili nel portamento e nell'Uniforme. Sono convinto di non avere davanti due alieni, ma è comunque strano se sei in Marina, vedere indossate uniformi di quella foggia.
Ma quello che è più strano, è percepire nell'aria qualcosa di liturgico, quasi come essere in un luogo sacro."  

Solo il vento parlava tra le mura antiche del Forte.Un freddo vento di tramontana che scapolava la cinta muraria e veniva mulinando e irrompendo tra la fila delle statue.
Le statue erano rivolte ad ovest, in direzione del pennone su cui sventolava , schioccando, la grande bandiera.
E’ finita.

Se Dio vuole è finita e non so se esserne felice oppure no.
Ho le mascelle serrate e trattengo le lacrime.Il vento freddo fa lacrimare a volte.
No.

Non è il vento.

E’ quella bandiera.

Io ci credo.Farei qualunque cosa mi ordinassero, per lei.

Non ho nient’altro.

 
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