Un blog creato da voce_neldeserto il 10/06/2009

PAROLE DAL DESERTO

chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice.. (apoc.2:7)

 
 
 
 
 
 

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L'Amore della sposa (anima) - L'attrazione dello sposo (Dio-Gesł)

Post n°30 pubblicato il 01 Ottobre 2012 da voce_neldeserto

Eterno parlami. Io ti ascolto…  La Sposa dice: “ Basta Signore, non vedo l’ora di incontrarti. Perché ti amo. Ho voglia di stare per sempre con te. Ti desidero. Ma quando vieni? Sono attratta da Te. Sei come una calamita che mi strappa le viscere da dentro. E dentro di me una parte già vuole ricongiungersi con Te. La tua attrazione giorno per giorno si fa sempre più tenace. Mi strappa il cuore dal petto. Desidero incontrarti. Solo quando saremo insieme potrò avere pace. Ti cerco, la mia anima Ti cerca dovunque. Parlami almeno. Le mie orecchie sono attente ad ogni minimo sussulto, come la fiamma della candela che si muove con il mio respiro e mentre pronuncio queste parole d’amore per Te. Tu solo sei degno di ricevere tali parole. Tu solo. E nessun altro. Sospiro.  Ripenso al passato, ma Tu mi ricordi che non è più. Mi ricordi di guardare avanti. Di continuare a cercarTi. Perché Tu ti nascondi affinché io possa uscire da dietro le rocce. Ti nascondi, ma mi osservi per vedere cosa faccio…continuerò a cercarTi? Quanto veramente Ti desidero? Uscire da dietro le rocce costa perché significa lasciare un luogo sicuro per poterti raggiungere. Sarò disposta a raggiungere il mio Sposo? Quanto sono disposta a perdere per trovare Lui? Allora farò un balzo e uscirò dalle rocce! Ma le rocce mi si sono incastrate nel mio stesso corpo. Sono disposta a lacerare le mie stesse carni pur di uscire? Voglio uscire. Voglio uscire per incontrare Lui! Vista in me questo moto d’anima, sei Tu, Eterno, che ti avvicini e, con le tue forti braccia, Tu stesso con le tue forti braccia, mi apri un varco fra quelle pietre e vedo il Tuo Volto che mi sorride. Oh, Signore…mi sono resa conto che solo Tu, solo Tu potevi liberarmi! Solo Tu potevi accendere in me il desiderio di cercarTi fino a questo punto. Ma ancor di più, solo Tu potevi far sì che ci potessimo abbracciare ora. Ed è bello stare finalmente insieme. Mi sorridi. Ed il tuo sorriso mi rassicura. Sei veramente il Dio della Pace. Sei veramente il mio riposo ora. Quanto mi sono divincolata, non potevo avere pace… Tu hai visto tutto questo e hai risposto alle mie preghiere. Grazie. Grazie che sei venuto finalmente. Che bello riposarsi in Te. Stiamo insieme ancora e continua a parlarmi. Dimmi ancora una parola…”  “Ti ho aspettata, ti ho osservata e ho atteso il momento in cui tu fossi veramente pronta. Non potevo venir prima. Non avrebbe avuto senso. E tu lo sai questo: che non avrebbe avuto senso. E adesso mi sorridi. Perché lo sai che dico la verità: te l’ho sempre detta. E tu la riconosci la mia voce. E’ una voce che tu riconosci perché ti ho insegnato a riconoscerla fra mille. Sai quanto ho pregato per te? Ma sai quanto? Ho tifato per te. Perché ti amo veramente. Di quell’Amore che tu hai provato, lo stesso che tu hai per me, l’hai provato perché comprendessi quello che Io ho per te.”

 

 “Grazie, oh Eterno, perché Tu sai veramente come incoraggiarmi. Le tue parole le riconosco, è vero, le riconosco che son le Tue. E quando le riascolto mi ritorna il sorriso. Sono felice perché Tu sei la mia gioia, sei Tu il mio canto, sei Tu la mia musica, sei Tu, solo Tu, il mio Amore. Balliamo insieme, danziamo, suoniamo, il mio cuore esulta perché Tu sei qui! HalleluYah! HalleluYaH! Benedetto sei Tu Signore degli Eserciti, Dio Potente, Dio mio scudo, riparo, mia forza e mio sostegno. Ti lodo perché non posso fare altro…sei la mia consolazione.” “La tua gioia è la mia gioia, mia amata.”

 

“ Venite, ritorniamo all’Eterno, perché Egli ha lacerato, ma ci guarirà, ha percosso, ma ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita, il terzo giorno ci farà risorgere, e noi vivremo alla Sua Presenza” Osea 6:1

 

“Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme ed è in travaglio. E non solo esso, ma anche noi stessi che abbiamo le primizie dello Spirito; noi stessi, dico, soffriamo in noi stessi, aspettando l’adozione, la redenzione del nostro corpo…poiché in questa tenda noi gemiamo, desiderando essere rivestiti della nostra abitazione celeste…affinchè cio che è mortale sia assorbito dalla vita.” Rom 8:22-23; 2 Cor 5:2,4 

Francesco Manfredi

 
 
 
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