« INCONTRO di Pietro Bolognini | Quella volta al Distretto Nord » |
60 giorni di caffèlatteOggi ho avuto la conferma di non avere il naso. Soave, intenso, deciso, delicato, aromatico, misto, essenziale, a diamante, a stella, a fiore, di vetro, di plastica, nessun profumo, possibile che mi sembrano tutti uguali? la bella commessa cominciava a fulminarmi con gli occhi e le si smontava l'acconciatura. Prenderò questo me lo incarti? Al caffèlatte non c'era. A forma di tazza nemmeno. Quello si che lo sento il caffèlatte. Mi è rimasto appiccicato ai peli del naso e arriva a essere un suono incasinato di tante voci e cucchiaini che sbattono. Quanti eravamo in quella mensa? tantissimi, a perdita d'occhio. Tutti col caffèlatte che la stanza era impregnata di quell'odore e le mani che insieme tirano su la tazza tonda anche. Scusi ce l'ha al caffèlatte? No non potevo chiederlo. Gelsomino, tiglio e rosa - muschio bianco, funghi e pino silvestre...Ma chi è nato a Milano come fa a sapere e ricordare questi odori? Acqua di colonia la chiamano. Ma della mia colonia non c'è traccia in quell'odore.Fosse stato caffèlatte allora si. Fosse alla radice di quell'erba che sapeva vagamente di menta, ecco ci siamo..ma quale colonia? e come si fa a divertirsi in una colonia che ha quell'odore sbiadito? È carina la commessa, glielo potrei raccontare ma non credo il suo nasino capisca i miei odori. 60 giorni di caffèlatte, 2 mesi senza macchine e tram al mare 20 anni fa e come cazzo faccio a ricordare così bene gli odori e i particolari? adesso non ricordo ieri così bene, si invecchia o ci si distrae troppo da grandi. Giocavo con Eolo che aveva fantasia nei giochi ed era divertente e quasi mai a pallone ma all'avventura così si chiama ogni volta scoprire qualcosa di nuovo. Anche a Milano facevamo l'avventura prendendo a caso il tram o gironzolando per strade di una direzione sola e essere in posti dove non ci sei mai stato per raccontarlo domani agli altri. Entrambi troppo liberi per la nostra età e fortunati che mai qualcosa di troppo brutto ci sia capitato, girovaghi piccoli in una città dai confini concentrici e noi gocce in mezzo.Ogni avventura un nuovo cerchio...La colonia non aveva tanti cerchi, tutta recintata non come a scuola che si usciva dal passaggio dietro, da li non si usciva, a dire la verità non ci abbiamo mai provato e perchè? Avevamo tutto a pochi passi e di segreti e avventura io e Eolo ne trovavamo ogni giorno. Scavavamo buche per raccontarci i nostri sogni, mangiavamo radici di erba che raccoglievamo di nascosto - ecco perchè erano buone- dalle maestre che troppo spesso ci perdevano di vista. Anche le cucine avevamo il fascino del proibito, Eolo ci voleva sempre andare ed era lui il capobanda io gli guardavo le spalle e lui ci metteva la faccia, non avevamo coraggio, solo curiosità. Scusi ce l'ha al caffèlatte? E poco importa se mi guardi male, il ladro io e Eolo l’abbiamo preso… |
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 17:47
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il 25/12/2007 alle 23:35
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il 18/12/2007 alle 10:56
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il 27/07/2007 alle 22:37
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il 28/11/2006 alle 22:56