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ANCORA VITTIME DELLA BOCCIATURA SCOLASTICASassari/ Bocciato a scuola, 16enne si impicca Domenica 12.06.2011 15:21
Il ragazzo ha lasciato quattro lettere, tre indirizzate ad amiche e una ai genitori. Nelle missive avrebbe motivato la decisione di uccidersi con l'annuncio della perdita dell'anno scolastico, esperienza che non aveva mai sperimentato prima. Il 16enne di Sassari purtroppo non è un caso isolato. Qualche giorno fa, infatti, qualcosa di simile era accaduto anche nella ricca Valle d'Aosta. Bocciato all'esame di terza superiore all'Isitip di Verres. Un verdetto troppo difficile da accettare per David Bilardi, diciassettenne di Hone. Per questo motivo il giovane aveva deciso di compiere il gesto più estremo e di suicidarsi gettandosi sotto il treno regionale Aosta-Ivrea, nella stazione ferroviaria di Hone-Bard. Il treno lo ha trascinato per una decina di metri. Ma per lui non c'è stato più nulla da fare. L'ADDIO SU FACEBOOK- La vittima ha dato l'addio agli amici con due lettere, in particolare ringraziando "chi gli ha voluto bene". Inoltre ha lasciato ieri sera uno straziante messaggio su facebook in cui chiede scusa alle persone "che ha fatto soffrire". Una lettera all’amica Elisa, un’altra ad un amico e un commento su Facebook: “Forse questo è il mio ultimo mese“. Proprio in questi scritti è racchiuso il disagio di David. Sul profilo Facebook il 17enne, dopo aver chiesto scusa a tutti quelli che “ha fatto soffrire”, chiede a un’amica che la sua pagina resti aperta. Così virtualmente David continuerà a vivere. Il ragazzo, anche se non aveva ancora compiuto i 18 anni, aveva già partecipato alla festa dei coscritti, fra i quali aveva molti amici, inoltre giocava a calcio nella squadra del paese. Questa notizia, trovata per caso mentre cercavo dati sulle votazioni per i referendum, mi lascia molto amareggiata. Occorrono davvero gravissimi motivi per togliersi la vita, e sicuramente fra questi non c'è la bocciatura a scuola. Ma per molti giovani studenti purtroppo non è così. Cosa può spingerli ad un gesto estremo? Il senso di colpa, la paura della reazione dei genitori, la vergogna, il senso di inadeguatezza, la ferita del proprio limite? Ogni anno a fine scuola purtroppo queste notizie tornano sui giornali, forse sarebbe bene cercare di fare qualcosa per evitare che i ragazzi troppo sensibili o troppo fragili cadano nel baratro della disperazione e cedano alla tentazione di farla finita. Non possiamo più fare finta di niente e dimenticarcene al primo sole d'estate. Loro meritano il nostro aiuto, la scuola forse potrebbe fare qualcosa per prevenire questi tremendi gesti che forse le famiglie non riescono a prevedere. |
Inviato da: ambrosiadossi88
il 25/08/2016 alle 14:20
Inviato da: cjeannine0000
il 25/07/2014 alle 11:50
Inviato da: C_entro
il 14/06/2011 alle 22:11
Inviato da: ingnero
il 14/06/2011 alle 21:08
Inviato da: sand_75
il 14/06/2011 alle 21:06