Lei era là languidamente abbandonata
su quel letto disfatto,
probabilmente aveva avuto una lunga notte.
Il corpo bianco e morbido
riluceva nella luce dell'alba
e i suoi seni rigonfi cadevano di lato invitanti.
le sue labbra socchiuse,
e la sua pseudo innocenza
in quel monento mi eccitarono,
e lentamente cominciai a toccarla...
Leccai le sue labbra calde
come fossero miele,
e lei vogliosa e impudente
si faceva risvegliare i sensi
senza porre resistenza...
La sua amica ci guardava,
sconvolta e curiosa,
si girava e rigirava su quel divano
turbato...
Sorridente la canzonavo,
poi l'ho invitata al mio fianco offrendogli
di succhiare il mio membro,
e dopo un secondo di esitazione
finalmente sentivo le sua
lingua sul mio gioiello...
confusione di corpi intorno a me...
fino a quando ormai al limite
ho spinto la sua faccia tra le cosce...
e sono venuto
con la sua lingua fantastica sopra il mio membro...