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Post n°33 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da un_uomo_di_roma
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Letto, splalancato come una bocca immensa... su un abisso liquido che mi scorre dentro, bruciando ogni lembo di pelle come lava. Ascolto il tuo fruscio. Mi ribello. Ma tu mi apri in due, mi sei dentro affamato duro. E godo. Godo. Godo della tua violenza, del mio abbandono... Urlante di memorie perdute, mi bagno ancora di te.
Chabiria
Indicami la strada per il tuo piacere... fai che la tua lingua, mi liberi dalle convenzioni... Chabiria
Affonda nel mio ventre come una lama, ma non guardarmi più. Una volta ti amavo. Ora siamo solo resti di un fuoco spento. Ci rotoliamo come animali affamati, nella cenere ancora calda di un passato distratto. Afferra quanto puoi. Afferra quel poco che di me ti resta. Scopami e fammi godere. Ma non guardarmi più. Io non ti appartengo. Sono solo lo spazio muto, tra le parole e le tue menzogne. Chabiria
Vile uomo continui a succhiare i mie capezzoli, a parlare d'amore... ma la tua è vanità che si infrange nello specchio delle mie mani. Continua a impastare la mia carne, io ti scaverò dentro, ti tirerò fuori il cuore e lo vedrò pulsare nelle mie mani. Chabiria
sabato, 04 novembre 2006
Non indugiare mai prendimi... e lascia questo corpo nudo senza memoria... Chabiria
Faccio della mia pelle la tua tela, ti imbratto e confondo i miei colori su di te, ti trafiggo con il mio dardo di carne.... gridando il tuo nome... vuoi vedermi impazzire vuoi sentirmi morire...
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Inviato da: arabesco0
il 01/07/2009 alle 11:08
Inviato da: labbra.morbide
il 03/03/2009 alle 16:17
Inviato da: LeFauxPecheur
il 02/03/2009 alle 13:12