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ROMA (Reuters) - Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle perde un altro pezzo. A seguito dell'espulsione di Adele Gambaro, per le critiche mosse a , la senatrice Paola De Pin ha annunciato stamani che lascer il gruppo.
Lo staff dei 5 stelle, nel confermare l'annuncio, attribuisce l'uscita di De Pin a problemi di rendicontazione delle spese e non alla questione delle espulsioni, che pure sta creando molte tensioni all'interno del movimento. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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Roma, 21 giu. (Adnkronos/Ign) - Via libera della Camera al decreto sulle emergenze. Il provvedimento contiene tra l'altro disposizioni urgenti per il rilancio industriale di Piombino, interventi in favore delle zone terremotate del maggio 2012, per la ricostruzione in Abruzzo e misure a favore dell'Expo 2015.
Questa mattina il governo Letta aveva incassato la fiducia, la prima, sul dl emergenze con 383 'sì'. I voti contrari sono stati 154. 'Sì' da tutti i pidiellini presenti (venti erano assenti, cinque erano in missione).
E ancora oggi la rabbia dei 5 stellati si è fatta sentire in Aula. "Signori, voi siete dalla stessa parte di chi rideva al telefono la notte del sisma all'Aquila - ha detto Riccardo Nuti, capogruppo del M5S alla Camera, durante le dichiarazioni di voto alla Camera -. Voi non l'avete capita ma è finita. L'avevamo detto il giorno dell'insediamento. Non saremo noi a presentarvi il conto ma i cittadini italiani. State passando sui cadaveri dell'Abruzzo e dell'Emilia pur di dare i soldi ai vostri amici. Ora lo diciamo noi a voi: scongelatevi".
Nuti ha sottolineato come siano "tutti contro i 5 stelle", ma dietro il "decreto delle emergenze ambientali c'è un ricatto", l'"ennesimo ricatto del governo dell'inciucio in un Parlamento di nominati. Che figura ci fa un governo con una maggioranza così ampia a porre la fiducia?", ha chiesto il capogruppo stellato. "Mi sembra di sentire rimbombare le dita che battono sui bottoni, ma la scatola è vuota". E nel caso del decreto sul tavolo, l'obiettivo "è risolvere le emergenze ambientali, invece questo provvedimento le aggrava e ne crea di nuove. Ci avete dato degli irresponsabili, ma noi ci sentiamo così responsabili da essere gli unici ad aver tentato di mettere un argine a difesa della sovranit parlamentare", perché "la legalit è il nostro chiodo fisso".
Il governo, è l'accusa di Nuti, gode di "un potere mediatico tale da far passare il messaggio falso che il M5S abbia bloccato i fondi ai terremotati dell'Abruzzo e dell'Emilia. C'è un'unica parola: schifo! Sapete quanto vale una persona che si rimangia la parola data? Nulla. Questo governo non ha credibilit , e dico ai cittadini che questo esecutivo non vi guarder mai negli occhi" perché "non ha fermato le emergenze per mero calcolo politico. Il decreto emergenze è un imbroglio", che ricalca la "prassi delle regalie, degli appalti agli amici".
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L'Eurogruppo ha raggiunto ieri notte a Lussemburgo un accordo politico sul meccanismo di ricapitalizzazione diretta delle banche in crisi da parte dell'Esm (European Stability Mechanism), il fondo di salvataggio dell'Eurozona. L'accordo non era scontato, visto il freno posto sistematicamente dai tedeschi a tutte le decisioni sull'unione bancaria non appena rischiano di diventare operative, ma alla fine il meccanismo è stato posto sui binari, stabilendo le condizioni specifiche (molto strette) che dovranno essere rispettate perché una banca possa farvi ricorso.
Le (Parigi: - ) decisioni sull'attivazione dello strumento di ricapitalizzazione diretta saranno prese "con accordo reciproco" (cioè all'unanimit ) da parte del board dei governatori dell'Esm, ovvero gli stessi ministri delle Finanze dell'Eurozona. Gli interventi potranno anche essere retroattivi (come chiedevano spagnoli e irlandesi, che hanno gi salvato o stanno ricapitalizzando le proprie banche a spese del bilancio pubblico), ma dovranno essere approvati sempre all'unanimit e caso per caso, e come ha detto il ministro tedesco Wolfgang Shaeuble, "il margine di manovra è stretto".
La Germania, infatti, è riuscita a limitare a 60 miliardi di euro il totale delle ricapitalizzazioni dirette che l'Esm potr effettuare per tutte le banche dell'Eurozona, molto poco se si considera che alla sola Spagna sono stati gi prestati 41 miliardi per salvare le proprie banche attraverso il fondo pubblico Frob. Inoltre, gli Stati membri dovranno intervenire comunque con una parte dell'aiuto agli istituti finanziari da salvare, fra il 10 e il 20 per cento del totale.
La ricapitalizzazione diretta sar possibile solo se la banca per cui è richiesta ha carattere sistemico o comunque rischia di mettere in pericolo la stabilit dell'intera Eurozona, in assenza dell'aiuto dell'Esm: in pratica, se l'eventuale salvataggio da parte dello paese membro di appartenenza rischia di aumentare l'indebitamento dello Stato stesso al punto da mettere a rischio il suo accesso ai mercati (ed eventualmente costringerlo a ricorrere all'Esm nel suo ruolo principale di fondo salva Stati). Altre condizioni sono che la banca beneficiaria non riesca a rispettare i requisiti di capitale stabiliti dalla Bce (nella sua nuova qualit di supervisore bancario unico dell'Eurozona) e non riesca ad attrarre sufficienti capitali privati sul mercato.
Lo strumento dell'Esm per la ricapitalizzazione diretta delle banche dovrebbe entrare in vigore nella seconda met del 2014, quando sar pienamente operativa la nuova Autorit di supervisione unica affidata alla Bce (Toronto: - ) , secondo quanto hanno annunciato ieri notte il commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn e il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Resta da vedere se, così come è stato predisposto, riuscir davvero a conseguire l'obiettivo per cui è stato concepito: spezzare il circolo vizioso fra crisi bancaria e crisi del debito sovrano, che fa sì che l'una alimenta l'altra.
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(ASCA) - Bruxelles, 21 giu - ''Sono preoccupato per la crisi e per come il governo non la sta affrontando''. Lo afferma il segretario della e presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, in conferenza stampa a Bruxelles. ''Solo per fare un esempio, io ancora non so a quanto ammonteranno i fondi per la cassa integrazione in deroga'', lamente. ''Io stimo per la Lombardia un miliardo, ma dal governo sto ancora aspettando. Sono pronto ad anticipare i soldi, ma prima di farlo vorrei certezza sulle cifre''.
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(ASCA) - Roma, 21 giu - ''Non condivido la linea giustificatoria del Novara Calcio, che minimizza le polemiche seguite all'acquisto del giocatore Katidis, gia' escluso dalla nazionale greca per i suoi atteggiamenti filo-nazisti''. Lo afferma Emanuele Fiano, presidente del forum Sicurezza e Difesa del Partito Democratico, che aggiunge: ''E' certamente vero che a venti anni si puo' sbagliare e si deve avere una seconda chance, ma allora ci aspetteremmo pubbliche scuse dal giocatore greco e la dimostrazione che ha capito l'offesa arrecata con il suo saluto nazista in campo a quelle centinaia di milioni di cittadini europei ai quali quel saluto ricorda un'immane tragedia''.
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