my irelandla mia anima libera irlandese:l'uomo che trova dolce la sua terra non è che un tenero principiante;colui per il quale ogni terra è la propria è già un uomo forte;ma solo è perfetto colui per il quale tutto il mondo non è che un paese straniero. |
RING OF KERRY
KILKENNY
FAMOSI PUB IRLANDESI
CHRIST CHURCH CATHERAL DUBLIN.
KILKENNY CITY
KINVARA
DUBLINO
DUBINO NIGHT
MAGICA IRLANDA
FOCUS ON DUBLIN
Focus on Dublin | |||||||||
Dublino non è la solita capitale europea bensì un'affascinante città a misura di uomo. Chi la visita viene catturato dai tanti spazi verdi, i palazzi settecenteschi, le ville di epoca georgiana e dal mitico fiume Liffey, un po' il cuore della città. Assolutamente da non perdere è un bel tramonto sui suoi ponti. Ma Dublino è anche un'incredibile concentrazione di pubs, che non si possono considerare semplicemente come i nostri punti di ritrovo, sono qualcosa di più, veri e propri luoghi di interesse socio-culturale, scelti non a caso da molti poeti come luoghi abituali in cui trascorrere il proprio tempo. Importante da un punto di vista letterario è anche la bellissima biblioteca del Trinity College, voluta dalla Regina Elisabetta nel 1592; il college è ora sede di una prestigiosissima Università, dove tra l'altro hanno studiato personaggi quali Oscar Wilde e Jonathan Swift. Assolutamente da non perdere è l'antico quartiere di Temple Bar, sede della vita artistica dublinese, con numerosi negozi d'abbigliamento e gallerie d'arte. I numerosi locali con musica dal vivo, i teatri e i cinema costituiscono un ritrovo per giovani e non. | |||||||||
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IL NOME
Post n°18 pubblicato il 27 Novembre 2008 da james.mito
La Costituzione d'Irlanda, redatta nel 1937, afferma che la denominazione ufficiale dello Stato è Éire, in irlandese, e poi Ireland, in inglese (in italiano tradotti con "Irlanda"). Al fine di distinguere lo Stato dall'intera isola ed enfatizzare la forma repubblicana oltre che la totale indipendenza, nel 1949 il Republic of Ireland Act ha stabilito che la descrizione ufficiale dello Stato è Poblacht na hÉireann, in irlandese, e Republic of Ireland in inglese (in italiano tradotti con "Repubblica d'Irlanda"). Sebbene spesso sia usata la descrizione ufficiale, che tra l'altro è l'unica accettata dal Regno Unito, nei trattati e nelle iniziative internazionali viene usato Ireland. Questa situazione caotica potrebbe essere risolta almeno in parte con l'adozione del gaelico irlandese, nel 2007, come ventunesima lingua ufficiale da parte dell'Unione europea; lo stato verrà infatti chiamato con entrambe le lingue costituzionali, irlandese ed inglese, similmente come accade per Finlandia o Belgio, con i contrassegni 'Éire Ireland'.[3] In italiano generalmente viene chiamata Irlanda tranne quando si sta facendo riferimento anche all'omonima isola o all'Irlanda del Nord, in tali casi per non generare incomprensioni viene chiamata Eire o Repubblica d'Irlanda. In gaelico irlandese invece, come detto, l'utilizzo di Éire (che in italiano viene letto in maniera letterale ma la cui pronuncia esatta è [ˈeːrʲə]) non risolve i problemi in quanto è anche il nome di tutta l'isola. Il nome Éire è una forma nominativa moderna del gaelico che richiama la divinità chiamata anticamente Ériu, una dea mitologica che aiutò i Gaelici nella conquista dell'isola irlandese, come descritto dal Libro delle Invasioni. La forma dativa Éirinn è anglicizzata in Erin, forma usata occasionalmente per indicare in poesia l'Irlanda in lingua inglese, fino a divenire anche un nome di persona femminile. La nazione ha anche altri nomi e nomignoli in inglese come The Free State ("lo Stato Libero") e Twenty-six Counties ("le 26 contee"). Spesso nel Regno Unito viene chiamata anche Southern Ireland ("Irlanda del Sud"), sebbene informalmente dato che fu usato ufficialmente solo in un breve periodo transitorio. Gli irlandesi inoltre a volte chiamano la propria nazione The South, mentre non è raro sentire nordirlandesi parlare dei confinanti dicendo "di andare nel sud" o affermazioni simili. Al contrario il Nord Irlanda viene chiamato The North. Sud e nord sono concezioni del tutto politiche, dato che viaggiando dal Donegal (Repubblica d'Irlanda) verso Tyrone o Fermanagh (Irlanda del Nord) si cammina verso sud, essendo la prima contea la più settentrionale di tutte ma parte della Repubblica. |
INFO
L'IRLANDA VERDE
E’ il programma elettorale che qualsiasi ecologista sottoscriverebbe: obiettivo rifiuti zero, divieto di conferimento in discarica di materiale biodegradabile, riduzione a monte dei rifiuti, efficienza energetica come presupposto all’uso di fonti rinnovabili, ferma opposizione a nucleare e OGM, potenziamento del trasporto pubblico, no alla privatizzazione dell’acqua. Dal Nord dell’Irlanda arriva una coraggiosa e lungimirante lezione di politica ambientale per i politici italiani ed europei. A pagina 35, per quanto riguarda il problema rifiuti, il programma elettorale del Sinn Féin parla chiaro: sviluppo di politiche per la riduzione a monte dei rifiuti, il riuso e il riciclaggio; trattamento meccanico biologico della frazione residua; messa al bando degli inceneritori; chiusura delle discariche non a norma; messa al bando di prodotti non riciclabili, quando esiste una alternativa riciclabile; realizzazione di impianti per il riciclaggio e sviluppo del mercato delle materie prime seconde; obiettivo minimo di riciclaggio per i Comuni irlandesi: 50%; divieto di conferimento in discarica di materiali compostabili entro il 2010. Se a tutto ciò aggiungiamo che il Sinn Féin sta conducendo una durissima battaglia contro la privatizzazione dell’acqua, il quadro è entusiasmante. Ci auguriamo, quindi, che il Movimento capeggiato da Gerry Adams possa realizzare pienamente il suo programma. E siccome non siamo in Italia, dove si fa campagna elettorale promettendo l’eliminazione degli incentivi agli inceneritori e poi, tra crisi di governo e politiche “cerchiobottiste”, si fa meno della metà di quanto promesso, siamo sicuri che il Sinn Féin ce la farà. Chi tra noi in passato si è indignato per il sacrificio di Bobby Sands, oggi ha nuove ragioni per guardare con stima e affetto alla verde Irlanda. Fare Verde
SOGNO D'IRLANDA
Avete deciso di passare il Natale in Irlanda? Optando magari per una vacanza fly&drive? Potete cominciare a programmarla scaricando gratuitamente dal sito irlandando.it una guida con le informazioni che non possono mancare a chi vuole visitare la verde isola; itinerari classici, tematici e a tempo, consigli su dove dormire e mangiare e molto altro.
Per ciò che riguarda invece gli eventi e le manifestazioni del Natale irlandese, ve ne segnalo alcuni che considero i più suggestivi. Innanzitutto il Festival di Natale di Killarney che si tiene in questa splendida cittadina della contea di Kerry da fine novembre ai primi di gennaio: pattinaggio su ghiaccio, mercatini, musical, concerti e spettacoli, cacce al tesoro, itinerari ed escursioni invernali nel parco nazionale di Killarney. Sempre nella contea di Kerry, merita una visita Kenmare per il suo “Christmas Extravaganza”: vin brulè, cioccolata calda, biscotti, bancarelle, artisti di strada, musica dal vivo e sagre. Nella stessa contea vi consiglio di andare a Dingle durante il Wren’s Day, ossia il giorno di Santo Stefano: gli abitanti di questa piccola cittadina costiera si ritrovano per strada ballando e cantando indossando vestiti fatti di paglia e abiti bizzarri.
A Kilkenny, nell’omonima contea, si può pattinare all’interno del magnifico castello, girare per i mercatini del centro città o godersi concerti, fuochi d’artificio, parate e artisti di strada. Anche la capitale della verde isola, Dublino, si prepara al Natale in maniera spettacolare: ma di questo parleremo in un altro post…
VIAGGIO IN IRLANDA
Prima notte in un ostello della gioventù a Sixmilebridge che ha tutto di irlandese tranne il nome (Jamaica Inn). I primi chilometri con la guida a sinistra e la postazione del guidatore a destra ci fanno subito dimenticare la paura che avevamo fin dall’inizio. Ci si abitua in un attimo, tanto che al ritorno in Italia ho imboccato la corsia sbagliata e ho cercato la leva del cambio alla mia sinistra.
Il nostro itinerario inizia percorrendo il Ring of Kerry: paesaggi bellissimi, pecore dovunque e, fin da subito, la gentilezza e l’ospitalità della gente locale ti lascia sbigottito. La fame possiamo dire che è stata un optional: dopo aver deciso di iniziare la giornata con l’irish breakfast, a base di salsiccia, wurstel, bacon, uova, black & white pudding, patatine fritte non senti il bisogni di mangiare per almeno mezza giornata. Arriviamo verso le 20:00 a Dingle dove cerchiamo un ostello della gioventù e, dopo la certezza di saper dove potevamo dormire, sorseggiamo una buona Guinness in un pub del paesino. La tipica musica irlandese ti fa dimenticare la stanchezza accumulata durante la giornata. Non mancano quattro chiacchiere con la gente locale che, vedendoti straniero, si incuriosisce ed attacca subito discorso. Visitato il grazioso paesino di Dingle, proseguiamo l’itinerario completando l’attraversamento della “Dingle peninsula”: il colore azzurro del cielo, il verde dei prati così intenso da non sembrar vero ed il bianco della sabbia si fondono in un incredibile mix.
A metà pomeriggio arriviamo alle Cliffs of Moher, attrazioni turistiche davvero meravigliose: sono scogliere tanto belle quanto impressionanti per il fatto che scendono a picco sul mare. Oltre alla macchina fotografica e a un buon paio di scarpe robuste, dobbiamo avere 4 occhi ciascuno perché, da un certo punto in poi, non ci sono protezioni. Lasciamo le scogliere verso il tramonto, quando si sente solamente il rumore delle onde che si infrange sulla costa e quello degli uccelli in volo: la sensazione è di pace assoluta e vale la pena fermarsi per immortalare il paesaggio con qualche foto da cartolina. La sera pernottiamo in un ostello della gioventù a Doolin, meraviglioso paesino a due passi dalle cliffs da dove poi partiremo il penultimo giorno per una veloce visita ad una delle isole Aran. Questo paese è semplicemente graziosissimo, con la sua tranquillità e la pace delle sue strade nonché con l’atmosfera meravigliosa che si respira all’interno dei suoi numerosi pub.
Fino a lunedì mattina la pioggia, che avrebbe dovuto essere una inseparabile compagna di viaggio, non si è fatta vedere. Si parte, in direzione nord, per immergersi nel Burren, spettacolare zona costituita da formazioni calcaree all’interno della contea di Clare: sotto una pioggia insistente, quest’ area racchiude un fascino tutto suo. Tappa successiva è la città di Galway, nell’omonima contea. Sempre con la pioggia a farci compagnia una visita veloce è d’obbligo prima di riprendere la strada verso nord: quello che ci colpisce sempre è la simpatia e cordialità della gente ed i meravigliosi colori che ti circondano. Attraversato il Connemare ed imboccata una delle più belle e panoramiche strade dell’intero nostro viaggio
Inviato da: occhineri2005
il 25/03/2010 alle 21:29
Inviato da: occhineri2005
il 23/03/2010 alle 22:35
Inviato da: james.mito
il 14/10/2009 alle 23:08
Inviato da: james.mito
il 14/10/2009 alle 23:05
Inviato da: gretel62
il 18/09/2009 alle 22:02