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Creato da nicolaspeciale il 27/08/2012
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Mercato in forte crescita. Nel 2011 fatturato da 65,6 mld trainato da app ed ‘l'effetto Groupon’
Ancora presto per parlare di ‘mercato di massa’ ma per ABI Research l’m-Commerce non può più essere considerato un ‘esperimento’ di qualche commerciante visionario, ma una componente essenziale dell’offerta multicanale.
Questo è il futuro, già nel mondo più di 10.000.000 di persone lo usano. Il mercato Mobile è in fortissima crescita, ed essere al passo con i tempi è come se avessimo una marcia un più.
L’innovazione diventa realtà metti il tuo tuo negozio nella tasca dei tuoi clienti.La tua applicazione è accessibile sempre, anche in assenza di campo!Il contenuto già caricato resta disponibile per la consultazione persino in assenza di campo. Il carrello può essere riempito anche senza connessione. Il tuo negozio è accessibile 24h/24, ovunque si trovino i tuoi clienti…La geolocalizzazione dei negozi moltiplica le visite nei tuoi punti vendita! Se hai dei punti vendita fisici, i clienti saranno in grado di localizzarli e di recarvisi facilmente grazie a Google Maps. La rapida adozione degli smartphone alimenterà la crescita del mobile commerce: secondo ABI Research, gli acquisti via cellulare genereranno il 24,4% dei ricavi complessivi legati agli acquisti online da qui a 5 anni.Nei prossimi anni il mercato sarà trainato, oltre che dalla crescente diffusione degli smartphone sia nei mercati maturi che in quelli emergenti, anche dal cambiamento di visione dei commercianti al dettaglio, con molti venditori pronti ad adottare una strategia multicanale a fronte della crescente concorrenza dei vendor online.Il punto di svolta per il mercato del mobile commerce si è registrato nel 2011, quando il fatturato è raddoppiato a 65,6 miliardi di dollari, trainato da quelli che gli analisti hanno definito “app-store mentality” ed “effetto Groupon”, nonché dal miglioramento generale dei servizi, ottimizzati e meglio integrati nelle strategie commerciali.“Anche se non si tratta ancora di un mercato di massa, il mobile commerce sta crescendo a un ritmo sostenuto a dispetto delle difficili condizioni macroeconomiche”, ha sottolineato l’analista John Devlin, secondo il quale i commercianti hanno ormai identificato la via da seguire nonostante l’incertezza sull’effettiva redditività degli investimenti nel comparto.Devlin ha spiegato, quindi, che – oltre alla propensione degli utenti a usare lo smartphone per l’acquisto di beni e servizi - anche l’introduzione di ‘novità’ quali l’HTML5, la ricerca visiva, l’NFC, larealtà aumentata e i servizi di localizzazione indoor ha avuto una parte importante nello sviluppo del mercato.Ormai, insomma, il mobile commerce non può più essere considerato una sorta di ‘esperimento’ di qualche commerciante visionario, ma una componente essenziale di una vera e propria offerta multicanale, il cui sviluppo è stato ulteriormente amplificato dalla necessità dei commercianti di differenziare la propria offerta e aumentare il coinvolgimento e l’interazione degli utenti.I tuoi clienti sapranno sempre dove si trovano i negozi più vicini!Affidati a noi per essere avanti puoi avere il tuo sito internet evoluto per il m-commerce
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Fino a poco tempo fa non sapevamo neanche cos'erano, negli ultimi 5 anni ci hanno invaso, non riusciamo a farne a meno sono la prima pagina che visitiamo è dove ci abbiamo i nostri contatti , anzichè scendere da casa è incontrarsi in caffè per scambiare 2 chiacchere,insomma si fa tutto ma in modo diverso, sono cambiate le nostre abitudini. Per le aziende sono un veicolo importantissimo a costo zero,riescono a portare nelle nostre case i loro prodotti le loro mode senza spendere un centesimo, Se si trova anche l'idea giusta ci si puo' arricchire . La gestione dei social network deve essere fatta come si deve ,si devono rispettare i parametri per un campagna pubblicitaria efficiente e soprattuto deve avere dei giusti collegamenti ottimali per il sito internet.Nidaroup ha investito tutto il suo tempo nei social, nelle tendenze del momento raggiungendo risultati impressionanti che lasciano a bocca aperta i nostri clienti, siamo leader nei posizionamenti SEO, nella realizzazione di siti internet , gestione di contenuti e nel corporate identity (immagine coordinata).Oggi leggevo un articolo interessante su come scrivere un tweet.Scritto da Francesco Gavello e dice :…valuta con attenzione la posizione di un eventuale link al suo interno.Questo almeno è ciò che rileva Dan Zarrella, social media scientist per conto di HubSpot e di cui abbiamo avuto modo di valutare altri report in passato.Dan ha selezionato più di 200.000 tweet contenenti almeno un link (compresso con bit.ly) e ne ha analizzato il Click Through Rate in base alla sua posizione nel testo.
Cosa ci dice questo report?
- Un link posizionato al fondo non ottiene la visibilità che ci si potrebbe aspettare.
- La vera zona “calda” si posiziona subito prima della metà del tweet.
- Link posizionati in apertura ottengono un qualche tipo di riscontro, ma solo se arrivano realmente prima di ogni altro carattere. Subito dopo di essi, il vuoto.
Se a occhi chiusi ci si potrebbe aspettare che la posizione naturale di un link sia quella al termine dei 140 caratteri, così non sembra scorrendo la heatmap generata da Dan. La posizione più indicata risulta essere tra l’inizio e la metà del tweet, dove presumibilmente si è stati in grado di introdurre l’argomento senza tirarla per le lunghe.
L’idea è che Twitter venga fruito ogni giorno da centinaia di device e software differenti. Ognuno di questi, pur cercando di seguire sempre più lo stile “a colonna” lanciato a suo tempo da TweetDeck, ha precise peculiarità (e pecche) nel mostrare grandi quantità di contenuti. Spostare i link oltre la metà del tweet può renderli significativamente meno evidenti, se non del tutto invisibili a una prima occhiata distratta.
Un dato in più da tenere a mente e con cui sperimentare?
Per quanto mi riguarda, sì. E tu?
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Dopo 25 anni il colosso di Redmond effettua una svolta epocale e cambia logo. La presentazione anticipa il rinnovamento che l'azienda sta perseguendo e di cui il prossimo autunno darà prova attraverso il lancio di nuovi prodotti, tra cui il sistema operativo Windows 8, cha sarà per certi versi rivoluzionario (essendo il primo a supportare nativamente dispositivi che non sono PC). L’altro prodotto è Windows Phone 8, con il quale si realizzerà la convergenza con il mondo mobile. Poi ci sarà la nascita di Surface, il nuovo tablet che rappresenta il primo vero nuovo apparecchio Made in Redmond e che esordirà sul mercato a ottobre.Ecco i tre motivi per il rifacimento del logo aziendale
Lo scopo è quindi quello di omogeneizzare tutti i software e prodotti della casa di Redmond. Il nuovo logo debutta per ora sul sito web Microsoft.com, negli store aziendali a partire da ieri nelle campagne pubblicitarie televisive.
Il nuovo design ha come base il vecchio logo, ma è sparito l'effetto ondulato. In altre parole, il nuovo logo vede la scritta Microsoft con font Segoe, già in utilizzo per altri prodotti, accompagnata da una versione più lineare della bandiera/finestra che identificava i vecchi OS Windows. Ora quel simbolo è diventato un quadrato colorato che esprime il suo portafoglio di prodotti, come ricordato sul blog ufficiale.
"Sono passati venticinque anni da quando abbiamo aggiornato il logo l'ultima volta, ora è un momento perfetto per un cambiamento", si legge nel comunicato. "Questo è un anno incredibilmente eccitante per Microsoft e ci stiamo preparando a lanciare una nuova versione per quasi ogni nostro prodotto".
Secondo le parole di Jeff Hansen, General Manager e Brand Strategy di Microsoft, non si tratta solo di un cambio di colori e linee. “Questa ondata di nuove release non è solo una “svecchiata” dei prodotti più popolari, ma rappresenta una nuova era per Microsoft, così il logo ha dovuto evolvere accentuando visivamente questa nuova epoca”, ha scritto sul blog ufficiale.
Il logo risulta già operativo, come detto anche sopra, in alcuni siti web e in tre flagship store (Boston, Seattle’s University Village and Bellevue, Wash), una nuova formula adottata dall’azienda per la prima volta per vendere i suoi prodotti cercando di conquistare il pubblico più giovane. In attesa di soppiantare completamente le vecchie grafiche con le nuove, e il tutto avverrà nei prossimi mesi, Microsoft farà convivere entrambi i loghi secondo quanto stabilito dall’ufficio Marketing.
Ricordiamo che il primo logo della Microsoft, fondata da Bill Gates e Paul Allen, risale al 1975: mostrava il nome dell'azienda diviso in due parti, "micro" e "soft" (vedi foto). L'informatica iniziava in quel momento ad entrare negli uffici e nelle abitazioni. Il secondo logo dura appena due anni, dal 1980 al 1981. Il terzo accompagna l'azienda fino allo sbarco sui listini finanziari, nel 1986. L'anno seguente adotta il logo utilizzato finora, con la "f" che tocca la "t". Guarda il video
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