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(2) ABOUT PIERRE


Dalle ceneri della 'balena bianca' sorse nel 1993 il 'Partito Popolare Italiano' di Mino Martinazzoli: uno dei pochi democristiani scampati alla mannaia giudiziaria. Martinazzoli - soprannominato 'Crisantemo' per l'innata simpatia (vedi foto del post precedente) - trovò nel cardinale Ruini un'entusiasta sponda: don Camillo - all'epoca presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) - benedisse senza indugio il progetto di ricostruzione di un partito dei cattolici portato proditoriamente avanti dal funereo politico bresciano. Pierre decise di non seguire l'ex compagno di partito in quella nuova avventura e nel gennaio del '94 fondò il 'Centro Cristiano Democratico' (CCD) in aperto appoggio alla neonata coalizione di destra capitanata da Silvio Berlusconi. Il tycoon brianzolo era però visto con sospetto e diffidenza dalla gerarchia vaticana, in special modo da Ruini: per Pierre era un problema di non poco conto. Ma ecco che in suo aiuto arriva una seconda botta di culo: il cardinale Silvio Oddi - un diplomatico di lungo corso della Santa Sede senza troppi peli sulla lingua e con qualche simpatia destrorsa - rilasciò un'intervista al settimanale 'Epoca' (se non ricordo male il nome della rivista) in cui di fatto apriva a Berlusconi. Le parole di Oddi crearono un bel mal di pancia ed un gran brucior di stomaco a Ruini, per il quale il cavallo su cui puntare era Mino 'Crisantemo' Martinazzoli. Non appena i dolori intestinali ebbero a calargli, al cardinale Ruini si spalancò una finestra con vista sulla realtà anziché sul mondo delle illusioni: forse quel vecchio marpione del cardinal Oddi - così cominciarono a ragionare alla CEI ed in Vaticano - non ha tutti i torti quando sostiene che è meglio avere gli ex democristiani sparigliati tanto a destra quanto a sinistra anziché raggruppati in un piccolo soggetto a forte rischio di insignificanza se non di schiacciamento. Pierre colse al volo l'occasione e con il suo zatterino di partitino appoggiò prima Berlusconi, poi Prodi, poi di nuovo Berlusconi, quindi Monti e... la storia non è ancora finita! Sbandierando ora il vessillo della difesa dei valori della famiglia, ora quello dell'unità dei cattolici in un sol partito, si sentì autorizzato tanto ad appoggiare sia la Destra sia la Sinistra quanto ad inseguire la chimera di una nuova democrazia cristiana spacciata per progetto centrista. Una narrazione, la sua, platealmente cassata dai modesti risultati elettorali ma sufficientemente performante per consentirgli di restare a galla nelle acque sempre agitate della politica italiana.Gloria in excelsis Deo et pax in terra hominibus bonae voluntatis!