« Messaggio #33Messaggio #37 »

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 21 Novembre 2005 da welcometotheforest
 

CHAPTER V

IT’S AN HARD JOB BUT SOMONE HAS TO DO IT

Perchè non vi parlo mai dell’università, delle lunghe nottate passate a studiare e di quanto sia stressante dover leggere un libro nel più breve tempo possibile senza riuscire a cavarne fuori un ragno dal buco vi starete chiedendo voi.

Semplicemente perché ormai non mi ricordo più che cosa tutto questo voglia dire. Dopo aver provato a frequentare ben cinque corsi diversi (pazzi eravamo), abbiamo deciso di ridurre un pochino il carico di lavoro e così ora ne frequentiamo solamente uno….il più difficile….storia della fiction inglese.

Si lo so, avete ragione, mi faccio schifo anche io, però che cazzo sono in Erasmus e questi probabilmente sono gli ultimi cinque mesi per me nel paese dei balocchi; ho deciso di seguire la filosofia del take it easy.

In realtà sto seguendo anche un corso di inglese per giapponesi deficienti, ma è talmente ridicolo che non lo tengo nemmeno in considerazione. Figuratevi che la prima lezione non ho dovuto nemmeno aspettare ad entrare in aula per fare subito la mia figura di merda di rito con la prof.

Mi ero incaponito a voler aprire la porta spingendo nonostante sopra ci fosse scritto a caratteri cubitali PULL…intanto dietro di me si avvicina una grassona che sghignazzando guardandomi stava aspettando di entrare: chi cazzo sarà questa, sicuramente un’altra deficiente che non capisce una sega di inglese proprio come me…beh, iniziamo a fare subito lo splendido, non si sa mai che abbia qualche amica carina…prepara la tua voce profonda da “ehi zucchero”…ok ci siamo.

“Sorry, I need sometime but then I’ll get it”

Si mette a ridere, bene, mi sono assicurato le sue amiche, entriamo in aula, mi metto a sedere, lei pure…..dietro la cattedra! Fuck it. Adesso non so perché ma quando c’è da fare una domanda la balenottera chiama sempre me.

AN HARD DAY’S NIGHT    

Si abbiamo finalmente iniziato a girare l’Inghilterra, e la mia prima meta non poteva essere che Liverpool, in pellegrinaggio nella terra dei Beatles a trovare quell’idiota del Richi.

Ho passato due giorni a bere come un disperato e dunque i miei ricordi sono un po’ annebbiati.

Ci siamo ritrovati in una festa Erasmus, abbiamo imparato un interessantissimo gioco alcolico con i dadi che è stato riproposto più di una volta anche in Nottingham (se fatto strong ti butta al tappeto dopo neanche mezzora), e abbiamo capito che difficilmente il Richi sopravviverà al suo Eramus.

Mi è stato raccontato da fonti attendibili che è solito mettersi a parlare col frigo quando è bello pieno (il richi, non il frigo), e come se non bastasse generalmente gira per il campus con un manico di scopa pretendendo che tutti quelli che incontra bacino il bastone chiamandolo “regina di cuori”.

Ma la cosa di cui sono più fiero è che l’abbiamo messo nel culo ai tre francesi di merda con cui vive.

Non facevano altro che parlare fieramente del loro cartello stradale che avevano fottuto per le strade di Liverpool, e così prima di ritornare a Nottingham abbiamo deciso di infilarlo nel mio trolley e di portarlo via con noi.

Adesso è appeso nella mia Living room come un trofeo di guerra…abbiamo mandato anche una mail ai francesi con tanto di foto chiedendo il riscatto, e adesso stiamo attendendo risposta. 

THE AUCTION

“Ehi bello, i miei pachistani mi hanno detto che questo pomeriggio c’è una svendita di roba tecnologica strafica in un negozio di Nottingham che sta chiudendo, io vado al volo, mi portano loro. Mi hanno detto che vendono cellulari Nokia ultimo modello a 20 pounds, e poi hanno anche un sacco di altra roba”

Si lo so, non bisogna mai credere al Moli, a maggior ragione quando istigato dagli asiatici più cacciapalle di tutta l’Inghilterra, ma cazzo, ero troppo curioso di vedere di cosa si trattasse.

Il negozio strafico di elettronica che stava svendendo tutto si è rivelato essere il garage di un palazzo all’interno del quale un carismatico inglese dalle sembianze di Hugh Grant stava tenendo un “asta” nel tentativo di fottere a sangue i centoventisette personaggi assurdi che si trovavano tutti lì riuniti (57 pachistani, 33 indiani, 35 negri dalle origini non meglio specificate e due italiani).

Come prima cosa il fratello brutto di Hugh Grant ha incominciato elencando le regole dell’asta:

“Quando dico il prezzo alzate le mani ed urlate il più forte possibile, poi io decido con un colpo di martello quando fermare l’offerta e scelgo in mezzo a voi il fortunato che si è aggiudicato il lotto”

EeeeeeHHH? Ma vecchio che cazzo stai dicendo, ti pare che si faccia così un’asta? Ma chi può essere così coglione da fidarsi di una cosa del genere….mi volto…la maraia nello stanzino è  impazzita, strepita, urla, salta per la stanza…l’asta è evidentemente iniziata, beh almeno godiamoci lo spettacolo.

Il primo lotto consisteva in un ferro da stiro, prezzo di partenza 25 pence. Nel giro di trenta secondi il prezzo lievita fino allo stratosferico livello di un pound tra schiamazzi e strilli di negri impazziti; Hugh decide che è l’ora di battere il martello, sceglie il fortunato che si aggiudica il ferro per 1£, la gente si strappa i capelli per l’occasione persa. E’ a questo punto però che quel furbacchione di un inglese tira fuori il coniglio dal cappello, o meglio una cassa piena di altri ferri da stiro da dietro il bancone. Chiunque avesse voluto poteva averne uno per il medesimo prezzo.

Colpo da maestro, con una semplice mossa aveva conquistato tutta la platea che lo vedeva ormai come Santa Klaus sceso sulla terra per un anticipo del Natale.

Ma il meglio era ancora lontano dall’arrivare…

Passiamo al secondo lotto; qualcosa come:

-         1 Playstation

-         1 Televisione Lcd

-         1 Lettore dvd

-         1 Sistema Home Theater

-         3 Cellulari Nokia (si proprio quelli di cui aveva sentito parlare il Moli)

-         1 Playstation portable

-         1 Laptop Sony Vaio

Prezzo di partenza per l’intero lotto 50 pounds (tutta roba nuova e inscatolata). Rapido consulto tra me il Moli ed i nostri Pakistani:

“Ok ragazzi, partecipiamo all’asta poi dividiamo il prezzo in noi cinque e rivendiamo la roba”.

Il Moli è lanciatissimo, e per sottolineare la sua solvibilità tira fuori la carta di credito dal portafoglio e la sventola per aria mentre nel frattempo il prezzo raggiunge i 90 pounds. A questo punto Hugh batte il martello e stoppa tutto:

“Ok per me il prezzo raggiunto è sufficiente (ma scusa, te non dovresti fare più soldi che puoi? Qui c’è gente che continua a rilanciare e te fermi tutto?) il lotto se lo aggiudica quel ragazzo là in fondo.”

Tutti si girano e come per magia in fondo alla stanza appare un tipo chenonsocomecazzoabbiafattoavederlorilanciaredaquantoeradistante. Si avvicina al palco, porge i 90 pounds al battitore.

“Ok ragazzo, così mi piace, tu hai avuto fiducia in me e mi hai subito dato i soldi in contanti, quindi ti chiedo solo di prestarmi fiducia un'unica altra volta e di darmi altri 10 pounds”

Glieli porge, Hugh gli ridà indietro gli altri 90£.

“Ok ragazzo tutta la roba è tua per 10£”.

SENZA PAROLE…

“Oh Lecca, secondo me qua è tutto preparato”

Beh, non so come mai ma anche io avevo la stessa impressione del Moli:

“Ok bro, teniamo gli occhi aperti, riponi la credit card nel portafoglio and let the show go on”.

Magari voi non ci crederete, ma a nessun altro all’interno del garage è venuta l’idea che ci fosse qualcosa che non andava…erano eccitatissimi nella speranza di essere talmente fortunati da aggiudicarsi almeno uno dei lotti battuti da Babbo Natale.

Nemmeno quando un nordirlandese del cazzo si è aggiudicato per 200£ uno stereo Bang Olufsen, una Playstation, due televisori, un lettore dvd portatile, 13 dvd (se no come fai ad utilizzare il lettore), cinque o sei cellulari, un I-pod ed un laptop si sono fatti scalfire dal minimo sospetto. Nemmeno quando Hugh ha dichiarato solennemente di non conoscere assolutamente le persone che si erano aggiudicati i precedenti lotti (senza peraltro che nessuno glielo avesse chiesto).

Ma prima o poi l’inculone doveva arrivare, e puntualmente è arrivato.

Chiunque avesse voluto per 400£ poteva portarsi a casa un set composto da Playstation, tre giochi, pistola, volante, televisioncina di merda, ed altri aggegi inutili.

Il prezzo di tutta quella roba in un negozio di Nottingham penso si aggirasse intorno ai 430£…insomma un risparmio di trenta pound per un sacco di roba di cui probabilmente nessuno ha bisogno (ah dimenticavo, naturalmente senza garanzia).

Oh vi giuro, aveva sessanta lotti tutti uguali ed è riuscito a venderli tutti.

A quel punto io ed il Moli ci siamo guardati, ci siamo messi a ridere e siamo usciti.

Insieme a noi è uscito anche K, uno dei pachistani del Moli, che ha trenta anni, una moglie, due figli e tutte le sere si fuma cinque canne da solo nella living room del Moli fino alle quattro della mattina:

“K, I think that the guy was there only to fuck us so bad”

“Oh yes, I think so, you should be very stupid to buy something. Now I’m gonna enter to see how it will end.”

Però cavolo, sembra scemo ma alla fine lo ha capito che era tutto preparato…non facciamo in tempo ad esprimere questo pensiero che il nostro mangiatore di kebab torna fuori con un rasoio elettrico confezionato all’interno di un barattolo di caffè ed un orologio diquellicheimarocchiniinviamazzininehannodipiùbelli.

“Oh, at the end I’ve done a good deal, only 70 £”

Ok ragazzi però così non è valido, è come vendere perline e specchietti agli indios.

L’affare migliore comunque se lo è aggiudicato un tipo che per la modica cifra di 200 £ si è aggiudicato un lotto ceco. In pratica questo geniaccio ha dato TRECENTO EURO senza sapere per cosa ed alla fine si è ritrovato con una videocamera digitale usata…well done.

DAVE

Vi ricordate l’inglese che doveva vivere con me solo per una settimana? Beh, naturalmente non avevo capito una sega, ed è ancora qui.

Vi ricordate che vi avevo detto che lavorava in un pub? Beh in realtà lavora per una società che raccoglie fondi per varie istituzione di carità e passa le giornate a bussare di porta in porta per le case di Nottingham cercando di convincere la gente a dargli qualcosa.

Adesso che quando parla riesco anche a capire ho potuto appurare che è proprio un rompicoglioni testa di cazzo.

Ha 28 anni e passa tutta la domenica alla Playstation ed il sabato sera a giocare a Dungeons & Dragons fino alle cinque della mattina.

E’ la persona più piena di se stessa che abbia mai conosciuto (e tenete presente che conosco il Janlu da quasi dieci anni ormai).

Esattamente come un bambino non è capace di stare solo con se stesso (ed in effetti un po’ lo capisco, pensa che desolazione), e tutte le poche volte che cerco di studiare viene in camera mia a rompermi le palle.

L’altro giorno ho dovuto bermi una birra, ascoltarmi una conversazione su quanto Beckam sia il centrocampista più forte del mondo e su quanto gli inglesi siano il paese più civilizzato del mondo (ma se non sapete neanche che cosa sia un bidè), e soprattutto farmi investire cavalier Lercari con tanto di inchino e toccata di spada sulle spalle (perché tra le altre cose a ventottenni è solito girare per case con una spada di plastica in mano), prima di potermelo levare dai coglioni.

L’inquilino perfetto insomma…se non avesse questo brutto vizio di ruttare e scoreggiare in continuazione in giro per la casa poi sarebbe anche meglio.

INTERMEZZO SULL’AMORE

“Ehi Lecca, guarda quella”

“Moli, è un cesso”

“Si ma l’amore è cieco”

“Ho capito, ma anche rincoglionito mi sembra un pò troppo”

THE MONEY

Dando una rapida letta ai precedenti capitoli mi sono accorto di non avervi mai parlato della sterlina.

Ragazzi credetemi, la sterlina non è una moneta, è una fottuta puttana creata per rendere la vita impossibile agli stranieri.

Innanzitutto è estremamente costosa (il cambio si aggira intorno a 1,5 € per 1£) ma allo stesso tempo ti riesce a convincere che non stai spendendo poi così tanto (in fin dei conti la sterlina è femmina).

In secondo luogo le banconote sono solo di tre tagli…5 pounds, 10 pounds, 20 pounds e sono talmente grosse che si fa fatica a tenerle nel portafoglio. Sono inoltre talmente brutte che ti riescono perfino a fare rimpiangere l’euro, ed a questo bisogna aggiungere che sopra ad ognuna è presente il faccione rubicondo della regina che ti guarda come per dire:

“Stanotte ti voglio tutto per me”.

E’ per questo che in Inghilterra il tasso dei consumi è così elevato, la gente pur di non vedere la vecchia megera cerca di spendere più soldi che può nel minor tempo possibile.

Ma passiamo alle mie preferite, quelle piccole, numerose e pesanti bastarde che qui chiamano change. Esistono monete da:

1p

2p

5p

10p

20p

50p

Ma attenzione, qua viene il bello…non è semplice come con l’euro! Ecco qui di seguito alcune regole pratiche per non confondersi:

-         quella più pesante è quella che vale di meno

-         quella più brutta è quella che vale di più 

-         quella più scomoda è quella più comune

-         quella che ti è caduta nel tombino è quella da 2£

-         non illuderti, quella che riempie le tue tasche è quella da 2p

-         quella che ti serve è l’unica che non hai

3 A.M.

Sono le tre di notte, è troppo presto per andare a letto ma troppo tardi per uscire visto che tutto chiude alle due.

Potevo comodamente distendermi sul divano a guardare un dvd to improve my english, ma il destino ha deciso diversamente.

Il mio cellulare vibra. E’ il Moli, un messaggio.

“Oz in not. Prnd il sleepbag andiamo alla playhouse to queue for the ticket. Spicciati.”

Cazzo, ma mezzora fa quando lo ho lasciato non era ubriaco…boh...maybe festino pakistano a casa sua.

Ripongo il cellulare, continuo a guardare il dvd. Passano cinque minuti ma non riesco a fare a meno di pensare al messaggio….Oz in not., sleepbag, playhouse…Cazzo Ozzy Ousborne viene a suonare a Nottingham.

Mi precipito a casa del Moli dove tre pakistani si stanno amabilmente rollando un po’ di maria, mentre il loro amico salutista si limita a bere a canna da una bottiglia di smirnoff per non danneggiare troppo gli ultimi tre neuroni rimastigli nel cervello.

“Hi guys, where is Andrea?”

“He is upstairs checking on internet about Ozzy Ousborne. He is going to play in Nottingham tomorrow, there is a long queue outside the playhouse, I’ve seen it with my eyes.”

Corro di sopra, il Moli è al computer con due occhi da allucinato….:

“Cazzo, cazzo, cazzo non riesco a trovare nulla su internet…ehi, ma dove è il tuo sacco a pelo? Dai veloce, usciamo ed andiamo a vedere la coda.”

Meno cinque la temperatura quella notte…in giro solamente gente ubriaca, poliziotti e spaccini. Raggiungiamo finalmente la Playhouse ed all’entrata scorgiamo tredici vecchi imbacuccati nei loro sacchi a pelo seduti sopra a delle sedie da campeggio…non sembra essere il pubblico tipico di Ozzy  Ousborne…adesso che ci penso anche la Playhouse non è proprio il posto più adatto a lui.

Ci avviciniamo e scorgiamo un cartello…..vaffanculo, ve lo avevo detto che il Moli e i pachistani sono un’accoppiata micidiale….niente Ozzy, e per la cronaca quei deficenti in coda erano lì per gli Abba.

Tutto si è concluso con un healty kebab consumato nella living room del Moli.

BUONI PROPOSITI 

Ieri, sabato sera, 19 Novembre 2005:

“Moli io stasera rimango a casa a dormire che domani devo studiare”

“Ma cazzo, stasera è il nostro anniversario, due mesi in UK”

“Appunto, facciamo qualcosa di alternativo, andiamo a letto prima delle due senza sbronzarci”

“Ok”

Alle otto ero a letto…alle nove ero in doccia…alle nove e mezza nel primo pub della serata…bilancio finale dell’anniversario:

-         10 Tequila a testa

-         4 Sambucche a testa

-         3 Tazze piene di Vermuth e orange juice (ma per il Moli solo due perché era già abbastanza sbronzo)

-         2 Kebab

Volevo comprarmi una poltrona gonfiabile da mettermi in stanza ma ieri sera me la sono bevuta, pazienza.

Ero abbastanza broken alla fine della serata, ma nonostante questo ho dormito come un bimbo…unica cosa ho passato tutta la notte nei miei sogni a cercare di convincere Roberto Baggio a diventare il vice di Lippi per condurre l’Italia alla vittoria della Coppa del Mondo…non mi ricordo però se alla fine lo ho convinto o meno, vedremo a Luglio.

BRITISH TELEVISION

Ragazzi, un  tempo pensavo che non potesse esistere nulla di meglio per farmi sentire estremamente intelligente che guardare una puntata di uomini e donne…poi ho scoperto la televisione inglese.

Una prima mania degli inglesi sono le case.

Ventiquattrore su ventiquattro in televisione c’è qualcuno che compra delle case diroccate e le ristruttura per venderle, qualcuno che cambia la propria casa con quella di un amico (con tutte le suppellettili incluse, compresa la moglie), o qualcuno che distrugge la propria casa per costruire stravaganti aggeggi come un aprirefrigerabirre automatico ricavato dal forno di casa, un lanciaarance ricavato dalla lavastoviglie e dal motorino del figlio, ecc…

Una seconda mania degli inglesi sono i documentari. Eccovi alcuni titoli interessanti:

-         So old that could be my mother: riguardo alle copie composte da un ragazzo di ventanni ed una vecchiaccia pervertita intorno ai sessanta, con tanto di immagini assolutamente indecorose dei due piccioncini sotto la doccia, o mentre si baciano (con lei senza dentiera naturalmente), o mentre vanno a fare una passeggiata romantica mano nella mano

-         The half woman: riguardo alla vita di tutti i giorni di una tipa nata senza le gambe

-         The child who ruined my life: riguardo alle giovani ragazze madri ed all’amore che provano per i loro figli che se potessero affogherebbero volentieri nella vasca da bagno

Una terza mania infine sono gli squali. C’è stata una settimana di fuoco in cui non si capisce perché ma in televisione non facevano altro che trasmettere documentari sugli squali. Il Moli ed il suo coinquilino algerino non se ne sono persi nemmeno uno; passavano le giornate sul divano a guardare la televisione mangiando Kebab e cheese cake mentre in televisione mostravano con scene molto particolareggiate come uno squalo possa mangiare un uomo, o come siano frequenti episodi di cannibalismo nel loro mondo…a partire da prima della nascita…quando i cuccioli di squalo iniziano a divorare lo stomaco della madre.

Ah, by the way, anche qui hanno la De Filippi, solo che è negra ed ha la fissa di sottoporre tutti i suoi ospiti alla macchina della verità.

Bene, penso che anche per questa volta possa bastare, le cose da raccontare sarebbero molte di più, ma cerco di conservare qualche cartuccia per quando vi vedrò a Natale.

Nel frattempo vi saluto tutti quanti e vi auguro di non dover fare anche voi un erasmus in Inghilterra…potrebbe uccidervi. Io cercherò di sopravvivere, ma non vi assicuro nulla. Se per caso non dovessi farcela assicuratevi che la mia salma venga rispedita in Italia all’interno di una cassa di Guinness. Cheers to everybody

 

 

 

Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Commenti al Post:
volandfarm
volandfarm il 25/03/09 alle 01:48 via WEB
dermatonosology, aneurine, canadian pharmacy levitra adamantine, lignin, cheap levitra clairvoyance, discus, levitra price indologenous, saurel, levitra pharmacy purchase requite, parethmoid, levitra online teleology, aggressin, cheap cialis jermoonal, palet, discount levitra jejunostomy, tincture, original levitra paramyotonia, post, buy cialis from Canada furfur, cystoparalysis, buy levitra vardenafil phototoxis, tenophyte, generic levitra quantify, mitogenic, best price levitra polariscopy, proerythrocyte, cialis canadian pharmacy superplant, gonococcicide, cheap generic levitra ileocaecocystoplasty, autoaugmentation, generic levitra pill
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 
 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

SnoopyHoodwelcometotheforestvolandfarmlorteyuwtoorresalottergsredazione_blogSdoppiamoCupidonellie_mercurynaar75francesco89b
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963