Photos & Dreams
If a day goes by without my doing something related to photography, it's as though I've neglected something essential to my existence, as though I had forgotten to wake up - Richard Avedon
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Ciao Massimo
SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - Un detenuto si è impiccato alla finestra della cella, scontava una pena che terminava nel 2017. Un termine forse troppo lungo, un’insofferenza tale che ha portato il poveretto ad attuare il folle piano del suicidio. E’ accaduto martedì sera alle 23.30 circa, nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. L’uomo si chiamava Massimiliano, nato l’11 marzo del 1976, Massimiliano aveva alle spalle una lunga serie di reati che andavano dalla rapina alla rapina aggravata, all’uso e spaccio di stupefacenti nella sua città. Fu arrestato la prima volta qualche anno fa, fu condannato e trasportato nel carcere di Bollate a Milano. I reati Il beneficio nonostante i reati per cui era stato condannato, servivano, a non perdere del tutto i Riacciuffato poco tempo, alcuni giorni fa in provincia di Caserta, il detenuto è stato di nuovo arrestato e trasportato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e stavolta non avrebbe goduto di alcun beneficio premio. Il poveretto proveniva Ma l’uomo non aveva rispettato gl’impegni presi ed è sparito. E’ solo da alcuni giorni che Massimiliano era ospite della comunità sammaritana, e stavolta non sarebbe uscito fino alla scadenza. Triste e solitario, purtroppo l’uomo pensava a tutto il tempo che avrebbe dovuto passare in cella, in compagnia solo dei suoi compagni. Allora, realizzato tutto ciò, l’altra sera, poco dopo il controllo del personale carcerario, si è impiccato. Ha preso e strappato un lenzuolo che ha usato come cappio, ha avvolto un lembo al collo e l’altro, lo ha legato alla griglia della finestra. E’ salito sul termosifone, ha stretto il cappio e poi si è lasciato cadere. Tutto questo nel giro di circa cinque, dieci minuti. Poco dopo, mentre stava morendo, al successivo controllo, le due guardie Poco dopo è arrivata anche l’ambulanza locale con gli strumenti adatti, ma il poveretto era spirato, troppo tardi, per Beh ricordarti cosi, in questi giorni, inserire tristemente anche il tuo nome nel mio diario virtuale e ricordare... quando da ragazzini andavamo al centro di interesse insieme, quando si giocava il torneo di pallone insieme, come squadra di sfigati contro le squadre dei figli di papà della scuola calcio, ricordarti quando ti prestavo il motorino sempre, ricordare i tuoi bellissimi occhi, ricordare quanto eri buono, prima che la droga cominciasse a cambiarti. Ricordarti i pomeriggi li davanti alla salagiochi, e tu li con le tue camel, il tuo codino, il tuo triste e fottuto destino. Ciao Massimo possa tu essere felice e libero ora, libero da tutto li su una nuvola, magari con le tue camel ed una vecchia cassetta di Vasco. Ciao. p.s. cito l'articolo all'interno del mio blog per un ricordo personale, la foto è eseguita ed elaborata da me, ma l'opera è reale e realizzata da un artista ed esposta all'intero del festival della creatività qui a Firenze, mi scuso per averla pubblicata senza permesso ma sono rimasto diverso tempo a fissarla, finche non ho deciso di fotografarla, il triste caso ha valuto che la usassi per questo pensiero. White |
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Nickname: WHITESHARK01
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