Creato da: yappappeo il 13/08/2005
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Mio caro Wilson...

Post n°503 pubblicato il 15 Novembre 2009 da yappappeo
 

Man on the road (?) ...era il messaggio scritto sul tabellone all’ingresso del casello autostradale; appena visibile perchè illuminato dalla luce di un sole stanco delle 14:30 di un sabato pomeriggio in cui mi riempivo la testa di pensieri che si auto-rigeneravano senza giungere a un bel nulla.

...e chissà che cosa ci faceva quel ‘uomo nella strada’, proprio nel mezzo del tratto autostradale... a porsi certe domande si rischia di costruire ipotesi che, oltre a non portare a nulla, offrono l’opportunità o il pretesto di fantasticare. E magari di darsi risposte che non ci sono, solo per vedere se quelle risposte possono essere indossate dai propri punti in sospeso, dai propri dubbi o dalle proprie mancanze. O addirittura di narrare in forma più o meno poetica, ma certamente romantica, storie che nascono e muoiono in un istante.

Non ho mai compreso la poesia. Se non al di fuori delle parole scritte. Non riesco a masticare le parole come fanno loro, gli amanti della poesia, e a metabolizzarle rendendole, quindi, alimento. E a volte provo invidia per questo. Ma allo stesso tempo non riesco a capire come le parole possano competere con la poesia delle immagini, oppure dei suoni: sono universi, quelli. Mentre per me l'altra poesia è solo un salotto arredato in cui appendere di volta in volta un bel quadro.

E il sogno continua a diventare rifugio quando il quotidiano sembra non lasciare scampo.

Afghanistan

 
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