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ULTIMI COMMENTI

Questo post mi era sfuggito Scrivi molto bene. Hai fatto...
Inviato da: Cherrysl
il 05/09/2020 alle 16:35
 
Grazie! Inizio a rilento ma conto di rifarmi... ;-)
Inviato da: witcheyes
il 12/07/2020 alle 04:42
 
Mi hai molto incuriosito.s Spero tu non cambi idea sul...
Inviato da: Cherrysl
il 25/05/2020 alle 18:13
 
&#10084;
Inviato da: witcheyes
il 14/05/2020 alle 13:17
 
Se sono colpevole sono contento di esserlo!
Inviato da: Federico1951
il 13/05/2020 alle 23:42
 
 

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Vigilia di Natale

Post n°5 pubblicato il 24 Dicembre 2020 da witcheyes
 

Il giorno prima di Natale, Nicola si trovava in ufficio.

Fuori, da piazza Meda fino a corso Matteotti, la litania dei clacson non accennava a diminuire mentre si consumava il rito profano della corsa agli ultimi regali.

Anche Beatrice era stata ingurgitata dalla frenesia di quelle ore a un paio di isolati da lì, in via Montenapoleone, seppellita dalle borse di Fendi, Roberto Cavalli e Gucci.

Nico si tolse la giacca, la posò nel guardaroba e si arrotolò con cura le maniche della camicia color ghiaccio, il suo colore preferito. La indossava solo quando voleva mettere in risalto l'abbronzatura.
Poi accese lo stereo, come faceva sempre quando rimaneva solo in ufficio, e lasciò che le note di ‘Take Five' di Dave Brubeck riempissero lo spazio della stanza.

Sprofondò nella sua poltrona in pelle e osservò la batteria iniziare a martellare sulla scrivania, poi il piano arrampicarsi lungo le pareti, il contrabbasso strusciarsi sulle tende delle finestre e il sassofono accarezzare il lampadario di cristallo.
Quando l'aria fu satura di note, prese un sigaro da un cassetto della scrivania e lo accese.

Bea si era seduta per riprendere fiato davanti al parallelepipedo di Apple, in piazzetta Liberty.
Le mancava solo il regalo per Nico e, nonostante la stanchezza, nutriva la seria intenzione di scendere nel negozio per affrontare l'ultima fatica della giornata; poi, finalmente, avrebbe preso un taxi per tornare a casa e attendere il rientro del marito.
La cena l'aveva già ordinata la mattina stessa, avendo cura di non dimenticare i muffin al caramello che piacevano tanto a Nico. Aveva sistemato dai nonni il piccolo Luca e speso un capitale per un vestito di Chanel, da indossare più tardi con le sue Louboutin.
Tutto perfetto, tutto sotto controllo.
Chiamò Nico per sapere a che punto era.

L'assolo di batteria era appena iniziato quando Nicola vide il cellulare illuminarsi e iniziare a vibrare sulla scrivania. Il nome di Beatrice apparve sul display.
Il rullante saltellava su tutto il parquet, mentre i tamburi rimbalzavano da una parete all'altra e i piatti andavano a sbattere sul lampadario.
Nico rimase a guardarli senza curarsi di rispondere.
Poi il sassofono riprese il tema principale, ma il cellulare aveva già smesso di vibrare.

Bea rimase incerta per alcuni istanti, indecisa se richiamare Nico o affrettarsi a scendere nel negozio, poi si alzò, fece un lungo respiro e si avviò verso la scala. Avrebbe chiamato più tardi, durante il viaggio che l'avrebbe riportata a casa.

Le ultime note del sassofono si spensero insieme a quelle del pianoforte, e il rumore dei piatti rimase in sospeso al centro della stanza, chiudendo la canzone.

Anche Nico chiuse il cassetto che aveva lasciato aperto, riponendovi il sigaro spento.
Si alzò, abbassò le maniche della camicia, riprese la giacca e, prima di indossarla, estrasse da una tasca interna un biglietto aereo. Rimase ad osservarlo. L'imbarco era previsto entro un paio d'ore.
Nico avrebbe avuto il tempo necessario per arrivare in aeroporto, lasciare l'automobile che aveva preso a noleggio quella mattina e recarsi al ponte della Air Tahiti per salire a bordo.

Lasciò il cellulare sulla scrivania, prese la piccola valigia che aveva preparato vicino alla porta e, prima di uscire, lanciò un ultimo sguardo al dipinto di Gauguin dietro la scrivania, sorridendo.
Poi spense le luci.

Fuori, tutti gli alberi di Natale di Milano erano già accesi.

 
 
 

Gigi Proietti - L’ Ultima “ Mandrakata ”. 18 18 18... Una coincidenza?

Post n°4 pubblicato il 07 Novembre 2020 da witcheyes
 
Foto di witcheyes

Affabulatore intelligente e sornione insieme, ironico attore dai mille trasformismi, volto di Roma e maestro del teatro italiano. Un’anima bella, carica di umanità, generosa nel trasmettere i suoi talenti a tanti giovani attori nati nel suo laboratorio teatrale. Sempre garbato nel suo bonario “sfottere” il mondo, ma anche se stesso, con quel modo di guardare alla vita così scanzonato e al contempo rassicurante.

Chi non ricorderà il suo mitico 18 18 18?

Una straordinaria performance che in poco più di 100 secondi racconta tutta la sua romanità, tutta la sua teatralità, tutta la sua vena artistica, ironica, istrionica. Per chi non lo ricordasse…



Perché Gigi Proietti avesse scelto proprio il 18, in quello che resterà uno degli sketch più famosi del suo repertorio, non è dato saperlo. Perché non sia partito da un altro numero e perché abbia deciso di ripetere quel numero tre volte e non una sola, come sarebbe stato, per certi versi più logico, più naturale, non è dato saperlo.

O forse non era dato saperlo. Non fino all'altro ieri, il giorno in cui Gigi Proietti ha deciso di uscire di scena, dalla "scena del teatro della vita". Perché è proprio in quel momento che ciò che non era dato sapere prima diventa logico, naturale.

Dopo.

Ecco che quel 18 18 18 assume tutto un altro significato, ecco che quel numero che sembrava scelto a caso, e che a caso era ripetuto tre volte, di casuale non sembra avere proprio nulla.

UNA COINCIDENZA?

Gigi, un giocoliere, abile a destreggiarsi fra mille facce e personaggi, sembra aver progettato ad arte anche la sua entrata e la sua uscita di scena.

"Signore e signori lo spettacolo è finito, ma non posso lasciarvi orfani di un ultimo, estremo, colpo di teatro...ve lo devo...". 

 

E' questo che ci direbbe se potesse farlo? In realtà sembra averlo fatto davvero. Per lui parlano i numeri della sua vita e quelli della sua lunga e straordinaria carriera. A qualcuno sembrerà una COINCIDENZA?

Beh io preferisco credere che un artista come lui non potesse lasciarci che con l'ennesimo "Coup de Théâtre". Preferisco pensare che non si tratti di una straordinaria coincidenza. Preferisco immaginare che una personalità artistica come la sua, che la sua voglia di teatralità non potessero non accompagnarlo anche fino al compimento della sua storia più bella, quella della sua vita.

Non lo avete ancora capito vero? Non tutti almeno... e allora ve lo spiego io.

Il 2 novembre del 1940 Gigi Proietti nasce a Roma.

Il 2 novembre del 2020 Gigi Proietti muore a Roma.

Sono passati esattamente 80 anni.

Amate Proietti e vi intriga pure la matematica?

Ed allora eccovi servita la soluzione al Rebus che parte da...

                           2/11

Guarda caso, questa data è anche un'operazione aritmetica... si tratta di una frazione, di un'operazione di divisione. Si tratta di dividere 2 per 11.

Provate a fare la divisione. Fatela con la calcolatrice.

Dividete:       2/11

 

E adesso guardate il risultato sulla schermata della vostra calcolatrice, l'esito di questa divisione. Fatelo adesso, fatelo ed il display che è tra le vostre mani si "illuminerà di immenso".

Lo avete visto anche voi vero?

calc181818

                                                 18 18 18

E' questo il "numero magico", la sua ultima scena madre. La sua scanzonata più grande.

Ci lascia con quest' ULTIMA PIÈCE TEATRALE in cui sembra prenderci tutti un po' in giro mentre, allontanandosi da questo mondo, ci regala ancora un sorriso, uno dei suoi, a denti stretti. Ci osserva divertito prima di girarci le spalle e procedere verso il suo percorso di luce.

Signori, sipario.

E state attenti perché sono sicura che, da lassù, starà continuando a contare...

 
 
 

Interno giorno

Post n°3 pubblicato il 12 Luglio 2020 da witcheyes
 
Foto di witcheyes

Oggi è l'alba del resto della mia vita.

Mi muovo nel letto ancora intriso di sonno denso, con un sogno rimasto incagliato a metà tra le palpebre socchiuse.

'Che ore saranno?' penso, mentre realizzo che intanto la sveglia non aveva suonato, segno che era ancora presto, o forse era domenica, o magari avevo solo dimenticato di puntarla la sera prima...

Aaahhhh ma certo, come no! Mi sono licenziata ieri, in tronco, quindi da oggi posso ufficialmente restare a letto ancora un po', giusto il tempo di smaltire le mani sul culo del mio (ormai ex) capo e mettermi alla ricerca di un nuovo lavoro.

Mi giro dall'altra parte, ma oramai quel sogno che avrei voluto vedere come andava a finire è evaporato... ho capito mi alzo... tanto più che è giorno fatto e dalla finestra sento filtrare, insieme ai raggi di sole, un invitante profumo di caffè e il rumore delle tazzine del bar sotto casa.

Vabbè. Scosto con le gambe il lenzuolo e mi metto a sedere sul letto, mentre con la mano cerco gli occhiali sul comodino, sempre più convinta di farmi operare con il laser per eliminare definitivamente quell'invalidante orpello, infilo le pantofole e arrivo in cucina.

Ore 7.50.

Per la prima volta mi rendo conto di quanto sia bella la mia casa al mattino, quando il sole, riflettendosi nei vetri della piattaia, rimbalza sulle formelle di rame scomponendosi in raggi di luce rosa sui muri della stanza.

'Adesso mi ci vorrebbe proprio un gatto', penso mentre con calma carico la moka al posto di ingurgitare il solito caffè in cialde pronto in un nanosecondo. Ho tempo, oggi, avrei anche il tempo di fare le coccole all'ipotetico gatto bianco dei miei sogni che mi aspetta affamato al risveglio...

Accendo la radio mentre l'odore del caffè inizia a riempirmi le narici. Benessere.

Mi siedo per sorseggiarlo con una calma che non conosco, visto che sono quasi trent'anni che lavoro e prima del lavoro c'era la scuola... la calma dei giorni festivi è diversa da quella quasi lussuosa dei giorni feriali.

Con una mano stacco il cellulare dall'alimentatore e mi collego col resto del mondo.

I soliti gruppi whatsapp già traboccano di buongiorno, stamattina con una ritrovata educazione saluto anche io.

I vari cicisbei sfigatissimi mi salutano e mi mandano cuorifioriarcobalenipaesaggi... scorro la lista dei nomi per vedere se ce n'è qualcuno meritevole della mia considerazione ma ovviamente continuo a scrollare senza aprirne nessuno, beh ma complimenti alla loro devozione, non demordono mai!!

Mia madre mi chiede se questa sera passo a cenare da lei dopo la lezione di crossfit, ed eventualmente cosa deve prepararmi (sa che sono fissata per la linea e che mangio healty, peccato che poi cado nel dopocena su qualsiasi cosa di dolce ci sia in casa!). Decido che le avrei risposto più tardi, ancora non sa che da oggi sono disoccupata e non so bene come e quando affrontare il discorso con lei, ci penserò durante l'evoluzione della mattinata.

E' ancora piuttosto presto e fa già molto caldo oggi. Siamo a fine giugno ma non me ne sono nemmeno resa conto, presa come sono (pardon, ero!) a saltellare dall'aria condizionata dell'auto a quella dell'ufficio a quella della palestra, per poi tornare a riveder le stelle ormai a sera, ad afa passata.

Intanto decido di concedermi persino il piacere di una colazione degna di questo nome, e mi preparo un porridge light proteico accompagnato da una tisana e frutta fresca.

Mi sento bene, lievemente inquieta per quel vago senso di colpa che cerco di ricacciare in fondo alla pancia.

E' una cosa grave licenziarsi, penso. Ho deciso di prendermi qualche giorno di tregua prima di rimettermi in pista. Sento di avere tanto tempo per me adesso, sento di averlo meritato e di averne davvero bisogno per tirare un po'il fiato.... ma in realtà non so bene cosa farne. Non ci sono abituata. Non ho mai messo in prima fila me stessa, le mie esigenze ed i miei sogni e bisogni, ho sempre marciato come un soldatino sul percorso segnato dai miei doveri.

Dai Carla, forse non tutto il male vien per nuocere e questa esperienza ti aiuterà a mettere in ordine un po' di cose nella tua vita, a dare le giuste priorità, a riprendere contatto con ciò che realmente desideri....

Intanto le prime note del mio pezzo preferito iniziano a fluire dalle casse dello stereo e mi riportano nel presente.

Tolgo i resti della mia colazione e ripongo la tovaglietta all'americana con la tour Eiffel di brillantini fucsia (regalo del mio ex narcisista maligno, devo decidermi a buttarla via!), giro la manopola del volume a palla e mi avvio verso il bagno, sfilandomi canotta e pantaloncini lungo il corridoio, sicura che una grande doccia sarebbe servita a schiarirmi le idee.

 
 
 

Vite (im)Perfette

Post n°2 pubblicato il 07 Maggio 2020 da witcheyes
 

Caspita che fortuna!

Dopo anni, e anni, e anni (tanti!) ho ritrovato questo blog e sono anche riuscita a ricordare le credenziali di accesso!!
Si vede che è proprio destino che io inizi (o riprenda) a scrivere, troppe volte sono stata tentata visto che sono un po' grafomane, e poi troppe volte mi sono sentita dire che avrei dovuto scrivere un libro per quante ne ho passate...
Eppure a me pare di aver avuto una vita normalmonotona nonché abbastanza sfigata, perché dovrei mettere in piazza i miei panni sporchi... beh, potrebbe essere un buon modo per ridimensionare certi trascorsi, rendendoli pubblici magari finirò per trovare compagni di sventura con i quali farci una risata assieme...
Perché poi tutto passa, ma mentre vivi un momento black della tua vita il tempo pare dilatarsi e ti senti come il catalizzatore cosmico di una serie di sfighe infinite... in tutti noi è nascosto un piccolo Fantozzi, e anche il più bel tacco 12 può sprofondare in una merda abbandonata a un angolo di strada.
Allora che questo blog diventi la fistola dei bubboni che ho dentro, con buona pace di Annamaria, Gerardo, Federico ed Alessandro che continuano a ripetermi da una vita che dovrei darmi alla scrittura... adesso sapete a chi dare la colpa se vi ritrovate qui a leggermi.
E quindi allacciate le cinture e partiamo!! 🚀✨
Sarà un viaggio tra reale, irreale, surreale, dolcezze, amarezze,  sogni rincorsi e incubi presi in pieno... un viaggio in cui riconoscersi o disconoscersi, criticabile o condivisibile.
........
Allora andiamo!?
Su su che è tardi...!!
 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: witcheyes
Data di creazione: 25/08/2008
 
 

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