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Global warming: la retroazione positiva

Post n°25 pubblicato il 23 Settembre 2005 da paperagiallafirenze

 Tutti conoscono la retroazione negativa: quando un sistema subisce variazione che lo porta in una stato di squilibrio, esso tende a controbilanciare la variazione in modo da tornare in equilibrio, magari ad un livello differente. Ad esempio, se in un ecosistema diminuiscono le prede, i predatori rimasti con poco cibo, diminuiscono di numero, il che a sua volta fa aumentare il numero di prede, dato che i predatori sono diminuiti e l'equilibrio prima o poi si raggiunge.

Tuttavia in natura esistono anche delle reazioni a catena, che generalmente si hanno quando si supera in certo limite, oltre il quale l'equilibrio iniziale non sara' piu' ricostituito. Si arrivera' prima o poi ad un altro tipo di equilibrio, ma sar' completamente diverso da quello iniziale.

Leggendo questo articolo della BBC sull'estate del 2003 

 http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/4269066.stm

mi ha assalito il dubbio che anche per il riscaldamento globale ci sia un punto di rottura oltre il quale si innesta una reazione a catena che puo' avere effetti devastanti.

Tutti conosciamo la retroazione negativa del global warming: piu' CO2 nell'atmosfera = temperature piu' alte= maggiore evaporazione sugli oceani = maggiori precipitazioni = piante che crescono piu' rigogliose e piu' velocemente (anche grazie direttamente all'aumento di CO2 = piu' CO2 "sequestrata".

Tuttavia ci sono anche retroazioni positive

+CO2=temperature + alte = possibilita' maggiori di incendi = + CO2

+CO2= temperature piu' alte = parziale scioglimento del permafrost = maggior dispersione del metano segregato nel permafrost nell'atmosfera (il metano e' un gas serra pure peggiore della CO2)

+CO2= temperature piu' alte = oceani piu' caldi = minore concentrazione della CO2 contenuta nell'acqua = maggiore CO2 nell'atmosfera

+CO2 = temperature piu' alte = maggior uso dei condizionatori= maggior consumo di energia = maggior consumo di energie non rinnovabili = maggior consumo di gas e petrolio = +CO2

infine  quelle che mi spaventa di piu' e spero non sia vera:

+CO2= maggior evaporazione= maggior copertura nuvolosa. E' vero che se e' nuvoloso fa piu' fresco di giorno , ma e' anche vero che fa piu' caldo di notte. Il rischio e' che la maggior presenza di vapore acqueo nell'atmosfera contribuisca anch'esso all'aumento delle temperature con le conseguenze di cui sopra.

Insomma , forse capisco perche' molta gente non vuole credere che esiste il riscaldamento globale (e che e' dovuto in buona parte all'azione dell'uomo, che ha aumentato del 50% la concentrazione di CO2 nell'atmosfera negli ultimi 30 anni. Perche' hanno paura di quello che succederebbe in caso di retroazione positiva. Quindi meglio non pensarci. Ma cosi' si rischia di fare la fine del rospo in pentola....

 

 
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