(racconto di tipo verde e bianco)
tempo teorico da dedicare per la lettura circa 30 minuti..
–
FAVOLE DI EGIDIO..
IL CAVALIERE RAVVEDUTO
–
INTRODUZIONE: era un gradasso, bugiardo e fornicatore, eppure trovò la volontà di ravvedersi, per ringraziare il paese di averlo nominato re della città…ma…
–
Favola : il cavaliere ravveduto
Inizio
–
(Questa favola é il continuo della mia favola dal titolo : ” Ernesto ed il brigante”)
–
Qualche secolo fa…nel mondo delle favole, la gente era pignola nel giudicare…e molti per questo erano obbligati a mentire ed a imbrogliare il prossimo con false promesse, dire la verità era diventato pericoloso per tutti…
Viveva in Europa..un astuto uomo di nome Ernesto che aveva venticinque anni di età, che da giovanotto ne aveva combinate di tutti i colori, e per non farsi riconoscere per il passato scabroso che aveva, diventato più adulto, in quanto si riteneva un furbo, decise di cambiare vita ed anche il suo nome e prese il nome di “cavalier Gilberto”..…decise di fingersi un cavaliere per poter fare in quanto finalmente temuto, quel che voleva..
Ora che era diventato adulto, anche se era povero ma era ugualmente scaltro..sembrava un avventuriero in cerca di fortuna..ma nel suo cervello…sarà stata la conseguenza di una formazione particolare del suo cranio..forse è per questo che in lui viveva uno spirito astuto..
Un giorno, viaggiando per tutta Europa, il cavalier Gilberto arrivò in un paese che subiva un grosso problema…un grosso drago minaccioso volava su quelle terre..e aveva deciso di abitare in quelle valli causando danni….molti erano gli abitanti che a causa del drago malvagio subivano disastri.
Molti furono i danni che il drago provocava ai residenti…distruggeva fattorie e si nutriva degli animali da loro allevati.
Il nostro uomo che ora si faceva chiamare Gilberto, che si fingeva un cavaliere molto serio e di tutto rispetto in quanto molte volte si vantava nelle osterie di essere il più coraggioso di tutti…per avere dal prossimo lavoro ed onori…anche se sembrava un gradasso..avendo sentito i suoi pregi, fu incaricato dai disperati abitanti del paese, a sconfiggere il drago…
Ma il nostro Gilberto, invece di combattere il drago con delle armi, come farebbero tutti i cavalieri..il nostro cavaliere Gilberto usò la furbizia.
Dovete sapere che i draghi nelle favole sanno parlare e ragionare, e Gilberto chiese una cosa al drago:
“io e te dobbiamo diventare buoni amici!” disse Gilberto e per dimostrare che aveva intenzioni amichevoli propose di offrire da bere al mostro un otre di un buon vino dolce in cambio della sua amicizia….
il drago che aveva spesso la gola arsa, ingenuamente bevve tutto quel liquore….ma per effetto di una magia contenuta nella bevanda, lo stupido drago fu imbrogliato e si tramutò all’istante in una piccola iguana..così piccola da essere vinta facilmente….
Dovete sapere che quel vino era in realtà…un filtro magico donato a Gilberto da un suo amico stregone conosciuto anni prima nel suo viaggiare per il mondo…..lo stregone gli aveva detto: ”fallo bere ad un drago quando ne incontrerai uno, e vedrai che lo vincerai!”.
Fu così che Gilberto poté uccidere con la freccia di un arco la piccola iguana, che era poco distante da lui, prima che il rettile potesse ritornare nuovamente in forma di drago..e portò l’iguana così morta in paese, per farla vedere dagli abitanti della città vicina…in modo da tranquillizzarli.
Agli abitanti mentì, temendo la loro pignoleria nel giudicare, ed anche per evitare il rischio di non essere pagato per il lavoro eseguito..Gilberto così raccontò:
“ io cavalier Gilberto ho affrontato il drago tutto da solo!” diceva con fare da gradasso:” Dovete sapere che mentre ero intenzionato a stringere il collo del drago con le mie forti braccia muscolose..lo stavo strangolando per bene.. all’improvviso il drago per la paura di morire strangolato da me e per sfuggire al mio abbraccio di cavaliere, si vede che era un drago magico, si è voluto trasformare ingenuamente in questa piccola lucertola, voleva sfuggire al forte mio braccio che lo stava strangolando alla gola, ed ecco qui ora il drago è diventato questa iguana che tutti possono compatire in quanto ora è morta…il drago si è voluto trasformare in una forma più piccola, aveva intenzione di sfuggirmi …invece per questo ha perduto…ah ah..ah!.”…
Fu un trionfo in quel paese..il furbo cavaliere di nome Gilberto..pur nascondendo la verità…diventò l’eroe di tutti gli abitanti della città, che decisero di proclamarlo per il suo coraggio loro nuovo re…e quindi loro difensore.
Gilberto accettò di diventare re..ma chiese agli abitanti di poter sposare la più bella donna della città…
Gli abitanti presentarono al nuovo re Gilberto tutte le più belle e giovani donne non sposate ..e Gilberto si innamorò di una di loro ..era una donna alta, formosetta e bruna di capelli…di nome Adulta, che si diceva essere molto saggia oltre che bella..
Gilberto si invaghì di lei a prima vista e subito se la sposò..e quella donna diventò la sua regina.
Diventato re della città, accadde un cambiamento di mentalità in lui , poiché Gilberto comprese che essere un semplice cavaliere é una cosa facile, mentre fare il re richiede più attenzione alla morale ed al comportamento in pubblico.
Re Gilberto fu preso da alcune paure per le nuove responsabilità del suo difficile incarico e chiese consiglio a sua moglie la regina Adulta, che gli rispose: “chiedi ed implora un aiuto spirituale al Signore della Natura, di cui io tua moglie la regina sono molto devota, chiedi a Lui di portarti fortuna nel governare e di consigliarti nel giusto modo, per poter dimostrare al tuo popolo, l’abilità di essere un bravo e onesto re!”.
Re Gilberto così si comportò, per meritare fortuna nella vita, promise al Signore della Natura, che avrebbe cambiato in meglio il suo carattere, da furbo sarebbe diventato sincero…da ladro sarebbe diventato onesto..
Fu così che Gilberto imparò, in quanto consigliato mentalmente dal Signore della Natura, ad essere anche un saggio e buon riformista legislativo, re Gilberto governò in quella città per molti anni, a detta di tutti governò con molta abilità.
Dovete sapere che il re Gilberto ogni settimana accoglieva visite nella sua casa incontrando gli abitanti della città, in modo da poter risolvere le loro questioni e discordie ..infatti ormai era considerato un saggio re, ed aveva sempre delle idee valide per risolvere i problemi e molti sudditi gli chiedevano consigli……
Se c’era un re saggio…il suo nome era re Gilberto……ed i suoi sudditi devoti, riconoscevano anche loro che quel re era molto abile di cervello.
Tutti i giorni, come detto prima, una lunga fila di sudditi andava al castello da re Gilberto a chiedere consiglio..in quanto come già detto lui era considerato molto saggio ed esperto nel risolvere le questioni ed i bisticci del suo popolo.
Dovete sapere che tra i visitatori c’era quel giorno anche un padre che accompagnava suo figlio di nome Osvaldo…. lo accompagnava dal re per esporgli una sua questione.
“Maestà!….mio figlio Osvaldo di otto anni, tende a rubare continuamente i giocattoli ad i suoi amici, gioca in modo strano con loro, ed ai commercianti del paese ruba caramelle e dolciumi …dice anche molte bugie per difendersi e giustificarsi…io mi vergogno di lui….ti prego mio re!… dagli un tuo parere!.”
Il re Gilberto, sentite le preoccupazioni dell’uomo, si ricordò vergognandosi ma senza dirlo, che anche lui da ragazzo quando lo chiamavano tutti “Ernesto poco onesto!”, aveva rubato dolci e caramelle in passato, e anche da giovanotto era stato un ladro, ma aveva però negato di averlo fatto…Gilberto vedeva in quel povero ragazzo che gli chiedevano di punire, vedeva se stesso da ragazzo.
Gilberto arrossendo per il senso di colpa causato dal ricordare, mantenne la calma e poi disse…..”tu e tuo figlio tornate tra trenta giorni che prima devo risolvere una questione personale!.”
E così fu, l’uomo se ne andò e tornò con il figlio dopo trenta giorni.
“Ecco!” disse l’uomo “siamo tornati”.
“Quale era il problema?” chiese il re
“Il problema era che mio figlio Osvaldo tende a fare il ladro di giocattoli e di dolci…e gioca in modo strano con i compagni..e dice molte bugie perché poi vuole tenere nascoste tutte le sue colpe!” rispose il padre.
Allora il re Gilberto, per evitare di perdere la fiducia dei suoi sudditi, decise con coerenza che era meglio che il rimprovero non lo faceva lui, e disse rivolto alla moglie di nome Adulta: “forse è meglio oh! regina che dai tu il consiglio giusto a queste due persone!”.
La regina Adulta, avendo capito il re, poichè le donne sono intuitive più degli uomini, fu così che disse: “bambino di nome Osvaldo, non rubare più ne giocattoli ne dolci..non farlo più..e comportati con serietà con i tuoi amici e dimenticati al più presto di aver rubato..e vedrai che non avrai più motivo di dire bugie!”.….detto questo la regina Adulta rimase in silenzio.
Il padre del bambino restò allibito: “Solo questo!” disse il padre del bambino…”mi avete fatto aspettare trenta giorni…solo per dire questo….mi aspettavo chissà quali rimproveri e insegnamenti virtuosi per mio figlio….mi aspettavo di più!.”
Il re Gilberto ci pensò sù..e decise di farsi intendere meglio da quel padre..che era pur sempre un suo suddito, il re disse: ” trenta giorni fa avevo un problema personale da risolvere, ma ora siccome l’ho risolto non ho più nessun problema e quindi io e mia moglie possiamo dare un buon e semplice consiglio a tuo figlio!”.
L’uomo capì che il suo re, nonostante il sospetto e le maldicenze causate da alcuni suoi nemici, con molta saggezza non aveva ugualmente cambiato le regole civili della giusta onestà e della serietà..notò l’arrossire del re, ma non lo comprese, e quindi non gli diede importanza..forse il re quel giorno era raffreddato …..l’uomo salutò con un inchino il suo re e sperò tanto che suo figlio Osvaldo da quel giorno volesse dare molta importanza al consiglio ricevuto dalla regina..
Fu così che il re Gilberto, pur nascondendo parte della verità, decise così per abbellire la sua vita e per non perdere la fiducia dei suoi sudditi, poichè ancora adesso per un re garantire affidabilità nel governare con serietà il suo popolo é molto importante, il re decise in segreto di migliorare ulteriormente le sue intenzioni morali della sua vita futura..e diventare spiritualmente un “cavaliere ravveduto”..lo decise in segreto per evitare che i nemici, se avessero avuto prova di errori, lo accusassero per capriccio un giorno dicendo così: “come il re ha raccontato di aver sbagliato in passato, di certo sbaglierà di nuovo, quindi é giusto che non ci fidiamo dei suoi buoni propositi e consigli che ci dà..!”..questo non doveva succedere…il re Gilberto temeva questa situazione…e quindi scelse di comportarsi meglio e di migliorare la sua vita..pur avendo però sempre la furba intenzione di tenere segreta la sua vita passata..
–
Morale:
Avete messo giudizio da tempo capendo una saggezza nuova….
i sospetti su di voi sono terminati da tempo …
potete anche voi difendere la giusta regola perbenista….
potete dare ugualmente un buon consiglio a chi ve lo chiede… è giusto e saggio farlo..
potete anche voi dare un buon consiglio a giovani e parenti dicendo:” comportatevi bene soprattutto se vi trovate in mezzo agli altri”.
–
Non capisco come mai certi peccatori..quando danno consigli..fanno in modo a volte che il loro consiglio causi anche in altri il loro stesso peccato…è meglio invece sempre aiutare i giovani in modo leale.
Anche l’opinione di un “ravveduto” può servire ad educare al meglio i giovani…
–
Dovete sapere che i Santi da soli non riescono a consigliare il “Paradiso” in Terra…occorre che alla loro intenzione perbenista, si aggiunga anche la collaborazione dei ravveduti e di chi sa imparare dagli errori..
Ma un uomo peccatore solamente nel sogno di una favola può diventare un re, oppure un autorità di popolo, poichè molti sanno che un uomo che ha ammesso di aver commesso errori nella vita difficilmente nella realtà convincerà il popolo a nominarlo suo re..
Quindi questa favola vuole solo creare un sogno che consola i rassegnati che sanno di avere ormai un immagine mediocre, dando loro forse una speranza..che nei tempi futuri le cose cambieranno..e potranno diventare anche loro autorità di stato, pur avendo una storia di vita discutibile nel passato….
–
Fine
–
Autore: Egidio Zippone
(Milano, Ottobre 2016)
giudizio: interessante, serio
voto: (da 5 a 10): 9