Post n°211 pubblicato il 11 Maggio 2015 da allegra_gioia
Tag: allegra gioia
Ti ho vista..
ritagliata nello specchio della finestra..
illuminata dall’ultimo lampione che, sornione,
ancora sfidava le prime luci dell’alba…
quando hai voltato la testa verso di me,
fermandola sopra la spalla,
c’era una luce vivida nei tuoi occhi,
indecifrabile, di sfida,
di invito e di curiosità nel vedere cosa avrei fatto.
Ho sentito il tuo odore mentre mi avvicinato a te,
ho sentito la tua pelle liscia e delicata
quando le mie mani hanno artigliato
con forza i tuoi fianchi fino a conficcarci le unghie,
ti ho vista piegarti in avanti quasi a voler nascondere,
pudica, il volto alla luce di quel lampione,
lasciando che i capelli scendessero liberi ai lati del viso,
ho sentito le tue carni aprirsi mentre,
lentamente, centimetro dopo centimetro,
entravo in te e la tua schiena
si piegava all’indietro facendoti risollevare
la testa di scatto mentre i tuoi capelli,
come lingue nere, cercavano il mio viso,
ho visto le tue braccia alzarsi in alto
e poi ripiegarsi all’indietro fino a poggiare
le mani dietro la mia nuca e tirarla con forza
per impedirmi di uscire da te.
Così mentre ti prendevo venivo preso,
mentre ti possedevo venivo posseduto..
in una fusione totale,
dove non era più possibile capire
dove finiva il mio corpo e iniziava il tuo..
in un’unica spirale di emozioni e passioni
dove quelle di ognuno di noi
erano il nutrimento per l’altro..
di una sete che non dissetava
e una fame che non saziava..
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