Nave

Nell’antico linguaggio della marineria, all’epoca della propulsione a vela, la nave era un veliero con tre alberi a vele quadre e bompresso. In presenza di un quarto albero a vele auriche veniva detta “a palo”. Analogamente, un veliero con due alberi a vele quadre era un brigantino, che se dotato di un terzo albero a vele auriche diventava “brigantino a palo”.[1] Poi la nomenclatura che una nave militare poteva avere dipendeva anche dalle funzioni che essa svolgeva. Per esempio, secondo il sistema di classificazione delle navi della Royal Navy, una nave con meno di 20 cannoni comandata da un tenente comandante (Lieutanant Commander) era una corvetta, indipendentemente che fosse armata a nave o brigantino a palo. Gli altri paesi non riconoscevano la classificazione britannica, per cui una nave francese da 22 cannoni poteva essere designata come corvetta pesante, mentre nella classificazione inglese sarebbe stata una fregata di sesto rango.[2]

Altri tipi di velieri erano, ad esempio, la polacca, il mistico[3], la tartana, lo sciabecco, per restare alla marineria europea, ma anche i dhow arabi e le giunche cinesi, alcune delle quali di dimensioni imponenti, con oltre 1000 tonnellate di stazza.

Dal 1762 i britannici cominciarono a foderare le carene di lastre di rame per evitarne il deterioramento dovuto alle teredini.

Nel 1821 l’inglese Aaron Manby progettò e fece costruire la prima nave con struttura interamente metallica: un piroscafo che prese il nome del suo progettista. L’Aaron Manby fu varato nel 1822 nel Tamigi, ma navigò prima sulla Senna e poi sulla Loira, fino alla demolizione avvenuta nel 1855[4]

Nel 1824 sir Humphry Davy inventò la protezione catodica che protegge lo scafo in metallo dalla corrosione[5]. Quest’invenzione favorì il passaggio dai velieri in legno alle navi in metallo spinte dal motore a vapore. Dopo la seconda guerra mondiale i motori a vapore hanno lasciato il posto ai motori diesel.

Naveultima modifica: 2016-07-08T10:14:39+02:00da alvio.pugliese