Il braccio destro alzato è nazista??? Smettiamola di dire fesserie! Il braccio destro alzato per il saluto, esiste dalla preistoria.

Se Hitler e i suoi compari, hanno utilizzato il braccio destro alzato, per il saluto militare, significa che lo hanno copiato e basta, non che quel saluto è di loro proprietà. Non lo è mai stato e non lo sarà mai!

Le donne sarde, quando si vedono in lontananza, si salutano con il braccio destro alzato, che ondeggia leggermente e con il palmo aperto e rilassato, quasi a mimare le spighe del grano, mosse con grazia dal vento.

L’ uomo sardo, per sua natura ha un movimento un po’ più rigido e alza il braccio destro con un movimento deciso come si fa nei giuramenti e accompagna con la tipica parola: “Adiosu”

Quando si incrociano due agricoltori, entrambi sul trattore o trebbia o camion, in strada,  si salutano con il braccio destro alzato. Questo è ciò che succede oggi nelle nostre abitudini quotidiane.

Se andiamo a vedere come si salutavano i nostri antenati Sardi e lo possiamo verificare dai bronzetti, troviamo la stessa cosa.

Nei bronzetti sardi dell’epoca nuragica, l’uomo guerriero che difendeva il villaggio nel quale vivevano donne, bambini e vecchi, salutava l’altro uomo guerriero con il braccio destro alzato.

Questa è storia, la nostra storia.

Recentemente ho sentito un sacco di polemiche sui saluti romani alla commemorazione ad Acca Larentia a Roma, per ricordare tre esponenti del Fronte della Gioventù uccisi a Roma il 7 gennaio 1978. Si tratta di un rito che si ripete ogni anno.

Comunque giusto per essere più precisi, anche il saluto fascista italiano è stato copiato dai nazisti. Noi Italiani sia nel bene che nel male non abbiamo mai copiato da nessuno e quando accade di copiare qualcosa, è sempre per pentirci dopo un po’.

I giornalisti, che hanno commentato la commemorazione ad Acca Larentia, sono stati tutti pronti a demonizzare quel saluto e a investirlo di significati negativi. Come se quelle persone, presenti in quella commemorazione, si potessero giudicare non per le loro azioni: buone o cattive, ma solo dal loro saluto.

Sapete cosa vi dico io che sono Sarda? Che i Romani sono troppo buoni e troppo tolleranti. Farebbero bene a salutarsi sempre, ogni giorno, ovunque e comunque, per strada, in casa, nelle piazze, con il braccio destro alzato come è naturale che sia in tutte le culture del Mediterraneo.

Vi state domandando perché? Ve lo spiego subito: perché i Romani sono liberi di salutarsi come cazzo gli piace e di fregarsene delle idiozie che raccontano gli altri.

Il saluto romano non ha niente a che fare con il saluto nazista di Hitler.

Hitler è stato un “prodotto”  realizzato dai massoni, dagli illuminati, dai banchieri e da tutti i coglioni, che pensano, nel loro limite mentale, di poter cambiare la nostra testa.  Ma ahimè non possono cambiare proprio niente. Nessuno può sminuire l’autorevolezza dei nostri Antenati.

Ne è la prova che Hitler è un evento storico che inizia e termina con la sua vita. L’essersi appropriato della gestualità del saluto romano non fa di lui un Romano. Hitler resterà nella storia come una marionetta pilotata da altri. In lui nessun dignitoso cittadino Romano o Tedesco di qualunque epoca si è mai identificato.

Pertanto, cari giornalisti, continuerete a raccontare stupidaggini , finché i Romani non si girano le scatole sul serio.

Comunque per rendere l’idea, provate a farlo in Sardegna. Provate a dire che il nostro saluto con la mano destra alzata, accompagnata dalla parola “Adiosu” è un saluto nazista. Ditelo a noi che siamo il popolo più antico e più pacifico del mondo. Provate… provate…se ci riuscite chiaramente.

Rischiate di essere buttati in mare, mentre ce la ridiamo alla grande. E vi guardiamo, mentre vi rinfrescate le idee con l’acqua salata, per togliervi un po’ di cazzate dalla testa. Coglioni!!! Giannina Demelas