Quando un’esperienza conoscitiva musicale chiude il capitolo? Quando finisce la curiosità

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Chiudo oggi un’esperienza conoscitiva in campo musicale: Deviate Damaen. Che riguarda principalmente l’immagine e il modo di proporsi nell’ultima cover e nei loro modi di “schierarsi” o di “atteggiarsi”

Lo faccio qui e non nel loro profilo perché con grande rispetto non rovino la loro “atmosfera”

fotointerna

Ecco il primo post (Foto in basso):

ENNESIMA CENSURA YOU TUBE, APPRODIAMO SU RUMBLE. OK a cazzi e pompini su Narcissus Race, Mirror My Love e If You Don’t Like It. OK a braccia alzate, rune e uniformi scure su Romana, Tethrus e Sacre Gesta. Ma poi vi fate dare in culo da una pisciatina sui cinguettii dei vostri servi vaccinisti, segno che la copertina di “Soqquadro Tanz” ha fatto bingo fra i vostri peggiori incubi di lesa maestà. Poco male, anyway, il video è su Rumble. DEVIATE DAMAEN

Ecco il secondo post (foto in alto):

SOLIDARIETA’ AL MUSICISTA MASSACRATO DA 4 ZECCHE PER UN GIUBBOTTO MIMETICO. Solidarietà al musicista massacrato da 4 zecche di merda solo perché in bomber e mimetica come molti di Noi amano vestire. E magno gaudio per le catene ai polsi della cagna in tenuta antifa&mascherina che piagnucola fra un calcio in faccia e una sprangata inferti a un sessantenne inerme. Noi non siamo conigli equidistanti. Noi siamo una band schierata. DEVIATE DAMAEN

Ed ecco le mie osservazioni:
Come fanno degli artisti, che per la mia modesta opinione, hanno creato delle cose, con un “certo un non so che” di geniale, a scendere così in basso?

La censurina, per la pisciatina, con il disegnino infantile del cazzettino, per cosa?  per urlare l’ingiustizia subita? Per non aver potuto raccontare la propria opinione con l’immagine di una pisciata? Mahh…

You Tube, come Facebook, e come qualunque altra piattaforma, esegue la censura con l’utilizzo della I.A. Agisce in automatico, in base ad un programmino del cavolo che è più semplice di quanto si possa immaginare.

Il cervello umano ha una potenza inestimabile rispetto a questi programmi cretini e può, letteralmente, fare ciò che vuole.

Per inibire me, su Sfero, hanno dovuto applicare una personalizzazione al mio account. Pagarsi anche l’intervento tecnico. Ammenoché non lo abbia fatto lo stesso rappresentante legale, qualora abbia, le conoscenze informatiche per poterlo fare.

Ma nessun male viene a nuocere. Evidentemente è stato meglio così. Soprattutto per me: più di 16.500 visualizzazioni su questa piattaforma Blog libero, in meno di 2 mesi.

E in fondo a me, che ci siano o non ci siano le visualizzazioni, non me ne frega niente. Io scrivo per divertirmi.

Lo voglio solo citare come esempio. Magari accade la stessa cosa per voi, passando da YouTube a Rumble. Si potrebbe capire, in seguito, che è stata un’opportunità e non un torto subìto.

Comunque, prendere in giro l’ I.A. e fare sempre ciò che si vuole è una cosa divertentissima. Si può giocare con la satira, con le espressioni dialettali, con l’associazione d’idee, con le metafore, con le citazioni storiche, con i luoghi comuni, con i proverbi.

Insomma, si può giocare con tutti elementi, in abbondanza nella nostra espressività culturale italiana. E di conseguenza comunicare ciò che si vuole senza alcun limite.

Ammenoché…ammenoché… di fare cose  divertenti e intelligenti non vi importi niente,  perché si ha la credenza (e anche questa è condizionamento da manipolazione) che faccia più effetto o clamore urlare alla ingiusta censura. Come nel gioco dei soldatini che vogliono sfuggire alla cattura del ‘nemico’ e urlano: “non ci avrete mai!!! Non ci avrete mai!!!”

Penso sia doveroso mettere nel giusto conto che alle persone che leggono questi due post e che sono allenate ad usare il cervello, questo atteggiamento fa solo, tanta….tenerezza.

La  copertina di Soqquadro Tanz non ha fatto e non farà mai nessun bingo. Il bingo lo fa, in parte e per diversi brani, la musica che c’è dentro, solo quella. E spero che lo faccia sinceramente, perché,  secondo me, merita.

Penso spontaneamente e senza alcuna censura: “Chissà se un giorno potrò godermi l’ Arte dei Deviate Damaen, nel pieno splendore e senza tutte queste minchiate che non hanno alcuna utilità”.

Nessuna utilità per l’artista, nessuna utilità per l’ascoltatore.  Anzi sono addirittura fastidiose e controproducenti.

Infatti, esistono delle regole che influenzano la sfera “elettrica” dell’essere umano, sotto il profilo mentale e spirituale, mediante il quale, con queste “divagazioni”, superflue e indotte, non si fa altro che disperdere energia a discapito della propria carica emotiva o elettrica.

E ora voglio essere veramente brutale. Ma è quella brutalità, che in casa mia, suona cosi. “io te l’ho detto, dopo di che, sono cazzi tuoi”

Penso che sia piuttosto difficile parlare di elettricità, di emotività, di passionalità e trasmissione di emozioni con chi non ha capito come si muove l’energia. Sono presuntuosa? No, come al solito, sono solo spietatamente sincera. Chi ha capito come si muove l’energia non sta a  parlare per trent’anni di evacuazioni liquide e solide oppure di cazzo, senza capirne un cazzo, del cazzo.

Cioè, per la mia modesta opinione, se lo avesse capito non ne parlerebbe, perché saprebbe che si tratta di “dispersione”

Per rendere l’idea dico che un impianto elettrico perfettamente funzionante, se ha dispersione di energia potrebbe funzionare al 50 % o anche al 30 % delle sue potenzialità. Oppure non essere in grado di accendere nessuna lampadina. Ogni essere umano si comporta come un impianto elettrico.

Ma giustamente esiste il libero arbitrio e non c’è bisogno di mettersi fretta. Magari per comprendere questa cosa, servono altri trent’anni, o anche rimandare alla prossima vita. Dopotutto, sono passati millenni, che differenza fa cento anni in più o cento anni in meno? Decennio più o decennio meno? Nessuna differenza davanti dell’eternità.

Quel è stata la prima battuta che ho detto ai Deviate Damaen?(su Sfero 8 marzo 2023) “Meno male che le cazzate che dite, ve le cantate da soli”. Questa considerazione è stata ingiusta, e mi fa piacere riconoscerlo, l’ho superata con la conoscenza: alcuni pezzi che mi piacciono particolarmente me li sono canticchiati anche io e questo per quanto riguarda la musica e le canzoni.

La seconda battuta è stata per la cover (rivolta al membro eretto) e il modo di proporsi in generale: “Abbassa l’arma, che la guerra è finita e della vita non ne hai ancora capito un cazzo”. Be, questa non sono riuscita ancora a demolirla come considerazione.

Con una differenza, che rispetto a quasi un anno fa: ora, dopo avere fatto la mia esplorazione, è giunto al termine, un elemento essenziale: non c’è più niente che mi incuriosisce.

Perché ho capito che il tutto si sintetizza con lo stesso copione: un attacco perpetrato da un qualcosa che si è creato di proposito o anche assolutamente in buona fede per inconsapevole condizionamento, per far scattare la reazione di difesa.

Creando così il pretesto per impersonare o rappresentare una qualche forma di giustizia.

Il confronto termina quando capisco che sono arrivati al capolinea tutti i possibili elementi di raffronto. La connessione si chiude quando si chiude il cerchio e si ritorna al punto di partenza per capire cosa è cambiato rispetto alla prima, istintiva, impressione.

E a questo punto si rispettano le regole del proprio codice d’onore. Il mio profondo rispetto per la libertà altrui, mi ferma, da qualunque altra esternazione sull’argomento. E accetto, indipendentemente dalle mie preferenze, il percorso che ciascuno fa.

La chiusura di un cerchio, chiude un’esperienza, che può essere di qualunque genere, in questo caso è un viaggio di conoscenza in campo musicale. Questo è un bel momento.  Con delicatezza e grande gentilezza dico GRAZIE, per ciò che ho imparato da una esperienza conoscitiva e la saluto con un sorriso felice, nel dirle ADDIO e archiviarla nel passato.

Giannina Demelas

Quando un’esperienza conoscitiva musicale chiude il capitolo? Quando finisce la curiositàultima modifica: 2024-02-03T16:00:42+01:00da GianninaDemelas

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