Le cascine d’Italia, ammirate in tutto il mondo

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La bellezza delle nostre cascine è unica, la loro organizzazione era precisa e tutti avevano un ruolo fondamentale. La storia delle cascine d’Italia, ammirate in tutto il mondo per la loro imponenza e funzionalità, inizia tra il 1400 e il 1500, terminando ai primi del Novecento.  Molte sono resistite fino ad oggi, diventando delle splendide tenute di campagna ristrutturate nel tempo più volte.

Come veniva organizzata la vita nelle cascine d’Italia

Le cascine erano dei veri e propri villaggi di campagna, strutture dalla forma rettangolare che ruotavano intorno al cortile dell’aia. Era la zona di passaggio comune in cui si lasciano i bambini e gli anziani per la maggior parte della giornata. Nelle cascine più ricche vi erano presenti più di un cortile, una cappella e il mulino. Ma anche piccole osterie, un mercato e, se c’erano presenti molti bambini, anche una scuola. A capo della cascina c’era il fattore, che prendeva ordini diretta dal proprietario e di solito percepiva una paga doppia rispetto agli altri lavoratori. Ogni abitante aveva un ruolo preciso, possiamo accertare che si trattasse di una meticolosa organizzazione basata sulla funzionalità. Alcune strutture erano molto isolate dalla zona urbana, per questo diventavano vere e proprie comunità.

  • Contadini – che si occupavano della raccolta del fieno e del bestiame
  • Bifolchi e Cavallanti – che aravano il terreno con l’utilizzo del bestiame (due buoi per i bifolchi, due cavalli per i cavallanti)
  • Casari – preparavano i formaggi
  • Le mondine – impiegate al nord per la raccolta del riso, ma in tutto il territorio si occupavano della raccolta nei campi e della mungitura delle bestiame insieme ai Bergamini
  • Campari – addetti alla pulizie, alla funzionalità delle acque e ai canali di scolo

La struttura della cascina, affascinante per molti amanti della vita in campagna

Molti di noi amanti della natura, sogniamo una cascina o un casale in cui trascorrere le lente giornate estive. Negli ultimi vent’anni c’è stato un forte interesse nella ristrutturazione delle vecchie cascine, creando delle vere e proprie perle di campagna costruite principalmente di mattoni rossi e pietra, soffitti a volte e travi a vista (molte hanno ancora quelle originali). Le cascine sono tra le scelte abitative più richieste tra chi desidera vivere a contatto con la natura. I dettagli che rimangono nel tempo, come ad esempio i ganci al quale si legava il bestiame, i pavimenti in pietra originale e i muri in sasso sono il simbolo di un’epoca che ci sta lentamente abbandonando.

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Abbandonate per colpa dell’industrializzazione, rinascono grazie all’interesse degli abitanti

La vita nelle cascine lombarde, nei casali toscani e nelle masserie nel mezzogiorno ha iniziato a decadere agli inizi del 1900, quando prende rapidamente piede l’industria. I bombardamenti delle guerre hanno distrutti molti di questi luoghi pieni di vita semplice e contadina. Negli anni Sessanta, la campagna ha lasciato molto spazio alle fabbriche e l’abbandono delle cascine in degrado ha reso questi posti ancora più affascinanti.

Negli ultimi decenni l’interesse per la vita a contatto con la natura sta dando nuovo spazio alle campagne. Le fattorie rinascono soprattutto per la vendita di prodotti a km 0 e basso impatto ambientale. Grazie agli incentivi statali, la ristrutturazione ha subito una forte impennata, sfavorendo le nuove costruzioni. Ci stiamo accorgendo di quanto sia importante dare una seconda vita a quello che già era presente sul territorio, così da impattare meno sulla natura che ci circonda.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • In Italia il mercato delle case di campagna è cresciuto del 29%, di cui il 13% solo al Nord Italia.
  • L’interesse degli italiani nel trascorrere le vacanze in campagna piuttosto che al mare, è salito al 43%. A capo di questa scelta, la meravigliosa Toscana che regala in tratti di pochi km sia la meraviglia dei suoi casali che la vita da mare per famiglie e bambini di ogni età.

Foto copertina: https://matrimoni.cascinafarisengo.it/

Fonte: https://www.habitante.it/habitare/la-storia-delle-cascine-ditalia-ammirate-in-tutto-il-mondo/

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Voglio aggiungere una mia osservazione:  la cascina non è assolutamente un modello obsoleto, anzi è un modello che  ritengo valido ancora oggi e io credo che la nostra agricoltura italiana rivaluterà questo gioiello organizzativo che consente una vita lavorativa sana e  funzionale. La cascina rappresenta il centro aziendale e nello stesso tempo ha l’architettura di un villaggio vero e proprio, organizzato nei dettagli , per ospitare: i lavoratori delle campagne e allevamenti, l’amministrazione o dirigenza, lo spaccio aziendale o punto vendita, i magazzini, l’ officina per la manutenzione dei mezzi meccanici, le cantine, il pozzo privato, le stalle ecc.  nei terreni adiacenti alla cascina, sono presenti le coltivazioni (orto /frutteto) e gli allevamenti (fattoria) adibiti  il fabbisogno dei residenti in cascina (il cosi detto autoconsumo) e tutte le coltivazioni e gli allevamenti che rappresentano la redditività dell’azienda agricola ovvero il prodotto destinato alla vendita.

Le piccole aziende e le piccole comunità organizzate, hanno fatto grande la nostra economia Italiana.

Questo articolo lo pubblicai il 3 novembre 2023 su Sfero. (https://sfero.me/article/-storia-cascine-d-italia-ammirate)

Lo ripropongo e intendo ritornare ancora sull’ architettura abitativa rurale e le piccole comunità rurali. Le nuove tecnologie, hanno a mio avviso molti difetti e una grande utilità: poter fare da casa molte operazioni senza doversi spostare.

Avere più tempo a disposizione consente di organizzare uno stile di vita sano, godendo di ampi spazi all’aperto per il cibo autoprodotto, per gli animali domestici, per fare attività sportiva, organizzare feste e per il piacere di ospitare parenti e amici. Giannina Demelas

Le cascine d’Italia, ammirate in tutto il mondoultima modifica: 2024-03-26T21:10:11+01:00da GianninaDemelas

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