Guerrieri Vivi…una mia riflessione

simbolovivi

Mi è capitato qualche giorno fa di incontrare virtualmente un Guerriero Vivi. Non so chi sia, il nome corrisponde a un nick e la voce era contraffatta. Loro operano nell’anonimato, ma si identificano in un simbolo con la doppia V ( V_V ) vedi foto.

C’è stato un superficiale confronto di idee, che nei contenuti e nelle finalità, io condivido. Basta leggere quello che scrivo: parliamo la stessa lingua di “ribelli”.

Io non sono mai stata favorevole alle azioni svolte da chi cela il viso con la maschera. Ma direi che non ho nemmeno pregiudizi. Se vado ad analizzare nella cultura Sarda millenaria a cui appartengo, le maschere sono sempre state nel nostro agire quotidiano.

L’uomo guerriero sardo acquisisce il suo significato spirituale proprio con la maschera. Basta osservare gli antichi bronzetti.

Se dovessi fare un confronto tra le maschere dei Guerrieri Vivi e le maschere Sarde di:  Mamuthones , Issohadores, Battileddos, Colonganos, Urthos, Buttudus, Boes, Merdules, Bundos, Maimones,  eccetera. La differenza è che le maschere dei Guerrieri Vivi, sono più carine esteticamente. Le maschere Sarde di tipo guerriero, le possiamo confrontare con i  Krampus del Tirolo come impostazione da… paura.

Diciamo che un confronto estetico lo possiamo fare fra la maschera Guerrieri Vivi e la maschera bianca sarda de su “Componidore”, che rappresenta la figura principe del carnevale oristanese, il capo-corsa della giostra della Sartiglia e quella dei suoi abili cavalieri, eccellenze mondiali nel campo dell’equitazione, addestramento cavalli ed acrobazia.

sartiglia

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Andiamo ai significati. Sartiglia significa anello e anche “Sars” che equivale a Fortuna. Questa maschera bianca de su “Componidore” e anche dei cavalieri, è una maschera ermafrodita, femminile nella parte superiore e maschile in quella inferiore, con delle similitudini alla maschera dei Guerrieri Vivi che nella parte superiore ha  occhi a mandorla e un sopracciglio civettuolo e nella parte inferiore baffetti e pizzetto.

Questa maschera sarda che ha dei punti in comune con quella dei Guerrieri Vivi, non è di lottatore, o guerriero nella vecchia versione violenta, ma è un attore che lavora con la destrezza e la precisione e poiché queste sono doti speciali, sotto la maschera non sai chi c’è, potrebbe essere il tuo vicino di casa, uno sconosciuto che arriva da lontano, una donna, un uomo, un giovane o una persona  matura.

Nella manifestazione sarda della “Fortuna”,  la destrezza e la precisione hanno bisogno, per essere apprezzate, nel loro profondo significato, di non essere condizionate dalla identità della persona che sta sotto la maschera. Nel senso che deve dialogare con chi osserva solo l’essenza della azione nella sua purezza.

In questo concetto di “purezza dell’azione”,  la condotta dei Guerrieri Vivi è perfettamente centrata. Ecco un loro manifesto:

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Ho voluto fare, con voi che mi leggete, questa riflessione, perché per me ogni cosa che accade ha un senso. Per capire il senso, dobbiamo guardarci indietro nella nostra storia di esseri umani. Riconquistare una mente pulita, autentica, come l’acqua cristallina. Riscoprire in noi la naturale e istintiva curiosità del bambino che osserva il mondo.

Con questa visione limpida della realtà riusciamo anche a comprendere cosa è bene e cosa è male.

E anche cosa ci impedisce di intravedere il bene e il male nella loro esatta visione. Giannina Demelas

 

 

 

Guerrieri Vivi…una mia riflessioneultima modifica: 2024-03-29T15:36:16+01:00da GianninaDemelas

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