Calzini tigrati e quantaltro…

In effetti così si presentò, quella sera, lui a lei.

Lei era una Fata di purissima razza fatesca e lui uno degli Apambi più bello che si ricordasse. Lui entrò nel mondo magico di lei come una catapulta. Aveva un calzino tigrato ed uno leopardato. Aveva occhi rosa per l’occasione  (in effetti li aveva di un color acquamarina). Era grondante di sudore e traboccante d’amore. Lei, la Fata, s’innamorò all’istante e decise che non l’avrebbe mai lasciato. Decise anche che, per lui, si sarebbe tolta il cappello a punta quando erano insieme per lo scontato fatto che avrebbe potuto ficcarglierlo in un occhio o nel naso o in chissà quale altro prezioso spazio del corpo.

Lei decise di volargli direttamente tra le braccia (anche se si sentiva colta da svenimento), lui, dal canto suo, decise che l’avrebbe tenuta e la baciò senza sosta (anche se sentiva le gambe tremargli).

Così si incontrarono: per caso.

Calzini tigrati e quantaltro…ultima modifica: 2016-08-04T17:27:11+02:00da mabisman