Leggevo del documentario, in uscita oggi alla Festa di Roma, nel quale Papa Francesco afferma:
“Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo“.
“Wooow, sicuro che non sia una fake?”
E perché dovrebbe esserlo, mica dice che la Chiesa ha deciso di aprire le sue porte anche alla celebrazione dei matrimoni omosessuali. Questa sì che sarebbe una fake.
“E’ vero. Ora che mi ci fai pensare dice il proverbio che se vuoi fai, se non vuoi deleghi.”
Appunto, molto comodo dire a chiacchiere “Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia” e nei fatti, poi, essere i primi a negargli quel diritto. Non so se hai notato l’attenzione ad usare la definizione “unioni civili” piuttosto che “matrimonio” laddove in molti paesi è già consentito il matrimonio che, almeno numericamente, è il termine più rappresentativo del concetto di famiglia.
“Vero. Quindi?”
Vuoi sposarmi?
“Mi stai chiedendo la mano?”
Anche il resto.
“Lo sai che sono contraria al matrimonio.”
Allora niente mano, solo il resto.
“Le persone omosessuali hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice per questo. Ciò che dobbiamo creare è una legge sulle unioni civili. In questo modo sono coperti legalmente. Mi sono battuto per questo“.
“Wooow, sicuro che non sia una fake?”
E perché dovrebbe esserlo, mica dice che la Chiesa ha deciso di aprire le sue porte anche alla celebrazione dei matrimoni omosessuali. Questa sì che sarebbe una fake.
“E’ vero. Ora che mi ci fai pensare dice il proverbio che se vuoi fai, se non vuoi deleghi.”
Appunto, molto comodo dire a chiacchiere “Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia” e nei fatti, poi, essere i primi a negargli quel diritto. Non so se hai notato l’attenzione ad usare la definizione “unioni civili” piuttosto che “matrimonio” laddove in molti paesi è già consentito il matrimonio che, almeno numericamente, è il termine più rappresentativo del concetto di famiglia.
“Vero. Quindi?”
Vuoi sposarmi?
“Mi stai chiedendo la mano?”
Anche il resto.
“Lo sai che sono contraria al matrimonio.”
Allora niente mano, solo il resto.
i buoni (s)propositiultima modifica: 2020-10-21T19:19:24+02:00da
Io credo che sia comunque un forte segnale di apertura, non a caso Bergoglio passerà alla storia anche per questo. Piuttosto, bella la battuta in chiusura, ma mi pare di averla già letta. Hai forse attinto al tuo stesso repertorio?
Dopo il servizio di Bergoglio non ho potuto fare a meno di notare un altro prelato di cui non ricordo il nome sottolineare come la famiglia, per la religione cristiana, sia costituita da padre madre e prole, casomai qualcuno l’avesse messo in dubbio. Giocolieri di parole as usual.
Per la serie il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, per me passerà alla storia come quello che diceva agli altri quello che dovevano fare non avendo avuto il coraggio di farlo lui.
Grandi aperture? Bene, nel mondo sono più di una le nazioni dove è consentito il matrimonio fra coppie omosessuali, facesse il passo storico di aprire le porte delle Chiese anche alla celebrazione di quei matrimoni piuttosto che fare i predicozzi agli altri. 🙂
La chiusura del post l’ho messa per tagliar corto, non mi andava allungare il brodo sull’ipocrisia della Chiesa. Sinceramente non ricordo se sia un déjà-écrit :))
Infatti, grandissimi prestigiatori di parole :))
Complimenti per gli accenti :))
Tutto merito tuo 🙂
Sì lo so 🙂