solitudine

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New Horizon è arrivata ai confini del sistema solare mandandoci le immagini di Ultima Thule, l’asteroide che, nella gara da noi persa in partenza su chi ha più fantasia fra noi e la natura, qualcuno ha ravvicinato l’asteroide ad un pupazzo di neve. Continuando a guardare l’universo con i miei occhi o con quelli delle sonde, mi convinco sempre di più di quanto siamo fortunati a non sapere cosa sia la vera solitudine. Quella nella quale è la tua stessa esistenza a non avere alcun senso. La solitudine di sassi che girano in uno spazio che, alla fin fine anch’esso, non ha nessuno scopo.
Almeno, noi scopiamo.

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E’ vero, questo post si è arricchito grazie al contributo della nostra amica Dizzly che ci propone anche una somiglianza biologica di quell’asteroide riconducibile alla scissione binaria. Trattandosi comunque di riproduzione asessuata il senso, in termini di solitudine o di felicità non cambierebbe e sul magico rischio che fosse sesso fatto con amore ovvero felicità più che soddisfazione nessuno ci punterebbe un cent.
Confermo, se l’universo è tutto qua, abbiamo avuto culo.

solitudineultima modifica: 2019-01-03T03:11:19+01:00da arienpassant

13 pensieri riguardo “solitudine”

  1. Come per “assolutamente” per non lasciare dubbi: “assolutamente sì” o “assolutamente no”, intendi “bella consolazione” in senso positivo o in senso negativo?

  2. In senso negativo, of course…troppo riduttivo, troppo animalesco ridurre tutto all’amplesso…siamo esseri senzienti, cerebrali, non solo istintivi e istintuali…o no?

  3. partendo dal presupposto che, almeno finora, intorno a noi ci sono solo sassi… e qualche stella che comunque è solo un sasso incandescente, considerato che a noi è concesso, se avessi scritto “almeno, noi amiamo”, lo so che saresti stata d’accordo. Proviamo a metterla però, ipotizzando che non ci fosse concesso nemmeno amare (a parte l’assonanza con il non “avere nessuno scopo” dei sassi, saremmo sempre fortunati perché scopiamo. Aggiungendoci un pizzico di surrealismo, poi, anche se non ci fosse concesso, io credo che talune donne non si può scoparle senza anche amarle. Non lo diremmo solo perché ci sarebbe vietato di dirlo, ma non di amarle.

  4. Ehi non vale ! Da che volevi suicidarti per me che fai ora ti prendi la mia scissione binaria e non mi citi? Io non sono affatto un modo involontario. E se non ci punti un cent contraddici quandi conti i 5 (che poi diventano 6?! preferiti. I numeri dei contributi non cambiano se non c’è sesso di resa, ricordatelo:) Buon 4m buonanotte arien.

  5. Esubero di colina, scherzavo ovviamente:) la fortuna di non essere un sassetto scisso o meno, …mi è tornato in mente il pastafarianesimo

  6. eheh, citata (a giudizio si vedrà). D’involontario può esserci il capitare nel tuo universo. Di volontario il volerci restare 🙂
    Se quel sasso rappresentasse una scissione binaria dovuta ad una riproduzione asessuata, comunque non avrebbe nessuna possibilità, come in noi che siamo più fortunati di loro, di vivere un orgasmo fatto anche d’amore. Motivo per il quale, su questa possibilità, nessuno di quei 5 (+io, 6) ci punterebbe sopra nemmeno un cent. Conclusione: una riproduzione asessuata in ogni caso non produce felicità. Poco importa se è felicità (sesso con amore) o solo soddisfazione (sesso e basta). Siamo sempre noi i più fortunati rispetto ai sassi che ci girano intorno nell’universo.

  7. Anche i gameti nei processi evolutivi erano prima cellule del tutto uguali fra loro, non per togliere nulla al senso di “solitudine” ripensando a Pele e al proto stupore che vi ravvisava una dea generatrice e un sesso vulcanico, Thule è risalente agli albori del Sistema Solare:”scarto della formazione dei pianeti” qualcosa che attesta , quasi, nella danza delle pietre una possibile passione, (che godano) certo non codificabile con i parametri del nostro metro di misura. Tutta la gravitazione, i movimenti nello spazio e persino 2002 NT7 il meteorite nella sua rotta di collisione con la terra potrebbero essere il senso di una attrazione evolutiva.

  8. Mettendo da parte il riferimento a Pele ed al sesso vulcanico, fantasie erotiche di noi umani trasferite sulle divinità, non posso escludere che la gravità non possa essere che la forma d’attrazione dell’amore universale e quegli scontri non siano altro che il sesso, non codificabile con il nostro metro, fatto dai corpi celesti.
    Le nostre maree, in realtà, potrebbero essere esse stesse gli orgasmi di Terra e Luna.
    (stai diventando un lavoro per me, ma se non mi licenzi tu, io non lo farò)
    🙂

  9. Mettere da parte Pele? Visto che “lavori” gratuitamente no. C’è, guarda caso, un possibile motivo per cui sesso e divinità sono davvero combinazioni spaziali come archetipo inconscio primordiale dei proto polinesiani. Motivo analogo che poi ci porterà ad osservare Ultima tentandone la decifrazione come proto umani.°_^

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