cioccolata & carbone

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Per la serie “basta che respiri”, prima di andare a letto, aveva messo la calza sul comodino, lasciato la finestra accostata, aperto il cassetto dell’intimo ed indossato i boxer che gli aveva regalato Russel Crowe alla fine del film. Su quelli ci sarebbe stato poco da discutere.
Col tempo aveva imparato a detestare Babbo Natale perché, a suo dire, l’avevano disegnato male. Non fisicamente ma perché, al contrario dello stereotipo che si portava dietro, nella realtà doveva essere un individuo che aveva un cuore di plastica riciclata. Posso comprendere il postino che non conosce il contenuto delle lettere, ma lui il contenuto dei regali lo conosce. Lo distingue senza aprirli. Perciò preferiva la Befana. E’ umana e la dimensione della calza non fa differenza. Al massimo farà più diarrea. Dolciumi. Una felicità condivisa che non alimenterà tristezza e invidia.
Lui non credeva nemmeno che fosse vecchia e brutta o, meglio, la bellezza, quella che alla lunga prevale sul corpo, sta nell’anima e a differenza di Babbo Natale, la Befana è bella…


Fu la sete a svegliarlo. Mettendo i piedi a terra accese il lume e, sul comodino la calza era piena. Dall’altro lato lei. Dormiva di brutto, dandogli le spalle ma non aveva l’odore di chi va in giro per tetti a consegnare dolciumi e carbone. Oppure anche lei usava il deodorante che più sudi più odori. Quel deodorante che, se corri, t’inseguiranno nuvole di api estasiate. Si alzò, raccolse piano la sua scopa magica e la chiuse nell’armadio. Andò in cucina e bevve.
La ritrovò sveglia anche se un poco intronata. Anzi, quell’espressione intronata le aggiungeva tenerezza. Seduti di fronte sul letto, a gambe incrociate, alla luce del lume, parlavano e lui le teneva le mani accarezzandole con i pollici. Non era brutta, nemmeno bella. Quello che si dice una tipa.
“Perché mi hai nascosto la scopa?”
“Voglio che resti.”
“Ho ancora millemila consegne da fare.”
“Bugiarda, nemmeno Amazon ci riuscirebbe. Chiama le tue amiche e digli di farlo loro.”
“Ti sbagli sono solo io…”
“Resta…”
“Solo un poco…”
Fu un poco di più di un poco. Befana sì, ma pur sempre donna.


“Perché non hai una donna stabile?”
“Non esistono donne stabili.”
“Non fare lo stronzo, rispondi…”


Gli diede un bacio. Gli disse che l’anno dopo non sarebbe tornata.
“Mi prendo la tua, tu tieniti la mia”, e volò via lasciandogli la sua scopa ed un’alba di cioccolata e carbone.
cioccolata & carboneultima modifica: 2019-01-06T10:52:15+01:00da arienpassant

14 pensieri riguardo “cioccolata & carbone”

  1. gira e rigira, proprio come gli astri, sono in un continuo ma immobile movimento… se fossero occhi, guardando vicino o lontano, vedono e propongono lo stesso paesaggio da millemila anni. Percorsi così scontati che è più facile centrare un pianeta che centrare un uccello in volo.

  2. Le donne sono in-stabili per natura, ma compensano col fascino. Le Donne! (L’immagine è inguardabile, il resto perfetto) 🙂

  3. Inguardabile! Però, forse, hai ragione. Ricordo che avevo aperto solo l’oblò ma la befana disse “no, toglilo del tutto. Per favore!”

  4. Scusa, se posso approfittare di un tuo parere visto che in termini di moda e di eleganza quale parere è più idoneo di quello di una donna… considerato che il capo è in vera pelle colorata al nero di seppia… secondo te se gli tolgo tutte quelle orribili borchie in metallo lasciandogli solo quell’anello al centro, magari in argento o addirittura in oro per impreziosirlo… che ne pensi, sarebbe molto più chic, vero?

  5. Ok, ma ci credo poco…è vero che a vent’anni si è tutte di bocca buona, ma sei proprio certo che nelle vene di questa signorina non scorra un minimo di raffinatezza? guarda che quell’imbracatura è davvero ributtante…comunque, contenti voi…:)

  6. imbracatura! la verità è che certi capi di alta moda andrebbero osservati con la stessa apertura (mentale) del capo medesimo. Io credo che chi l’ha disegnato sia un genio ed indossarlo sia un omaggio alla sua genialità. Avendo fatto sfoggio, qua dentro, di altri miei capi intimi, sempre di alta moda, credo che il mio cassetto contenga un tesoro, alla pari di quei capi quando li indosso.

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