zoom

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Partendo dal mio albero basterebbe l’aggiunta di una lente d’ingrandimento per capire che esso non è altro, concettualmente, che la stessa identica rappresentazione del cosmo e del microcosmo. E’ un solo disegno che, come in ogni frattale, si riproduce all’infinito salendo o scendendo in una scala predefinita. Potrei dire, se volessi riferirlo all’individuo per arrivare sino a dio, come di un qualcosa che ha a che fare con immagine e somiglianza. Trattandosi di un disegno realizzabile facilmente con un computer, partendo dal particolare più grande fino a quello più piccolo basterebbero pochi secondi, il che significherebbe che, in termini di tempo, l’albero nel suo insieme avrebbe comunque una sua età. Ciascun elemento, man mano che il disegno si sviluppa, avrà un’età inferiore a quella dell’elemento precedente. Proprio come accade nella vita intesa come percorso esistenziale.
Guardando l’immagine di dio nel particolare del Giudizio Universale mi sono chiesto quanto ci sia di Michelangelo in esso e quanto di banalità. Non vale solo per Michelangelo ma per tutti quelli che si sono trovati a rappresentare dio. Banalità riferito ovviamente non all’arte dei pittori ma all’umanizzazione di dio.
Mi sono anche domandato se a quell’epoca fossi stato un artista eccelso come Michelangelo, mi sarei comportato come gli altri rappresentando dio come un vecchio o mi sarei attenuto solo al concetto di immagine e somiglianza ovvero, lasciandomi guidare dalla libertà artistica, avrei cercato di non dargli un’identità ben definibile su età e sesso per evitare che il titolo di quell’opera non diventasse Pregiudizio Universale?
Chissà, forse, da artista, avrei rifiutato la commessa.
zoomultima modifica: 2019-03-17T12:42:31+01:00da arienpassant

4 pensieri riguardo “zoom”

  1. In genere zoommando si vedono più dettagli che sparizioni …:) comunque come anticipato in Hypotenusa, la riproduzione infinita del frattale è realizzata anche con quadrati, più che dio ci vedi repliche di pensiero e strutture sociali, permeate al più di grazia divina visto il risultato delle illustrazioni. Auguri ai babbi

  2. oppure si comprendono i dettagli delle sparizioni… sì, i frattali si possono realizzare da qualsiasi forma. Il bello o il brutto di un frattale, come per l’individuo, sta sempre nell’insieme. La forma da cui nasce, come per l’individuo, è innocente rispetto al suo insieme.
    Mi unisco ai tuoi auguri ai babbi. Se un giorno partorirò un figlio, lo voglio femmina. La chiamerò Qizzly, senza la u perché la Q ce l’ha già dentro. Qizzly, perché mi faccio troppe domande 🙂

  3. Come per la forma innocente Qizzly, di chiare origini guatemalteca, sarà una dea …la sua struttura mi ricorda Quetzal (l’uccello sacro), libertà e Quetzalcoatl; così la sua prima ceretta sarà uno spiumaggio: la nascita di una regina dei polli (figlia di michelanpassant e un cavalluccio marino [ah ah ]?: sono dell’idea di creare un qizzly’s day sulle spa-rapparizioni. spa-r-app-a-ri-zioni. spara -pp-ari-zioni in Eco. buon 20

  4. Non so quanto Qizzly abbia a che fare con origini guatamalteche ma, essendo figlia a me, di sicuro avrà a che fare con l’uccello sacro e di sicuro, considerato cotanto padre, sarà una dea. Dea del mare, dei monti, della fertilità, dei blog o altro è ancora presto per dirlo ma, avendo facoltà divine, saprà scegliere la facoltà universitaria. Anche se, come il cotanto padre, avrà sempre la testa fra le nuvole ed i piedi non ben piantati a terra. Del resto:
    Noi Dei siam così/Noi siamo Dei blù/Deiamo su per giù/Due mele, poco più.

    p.s.: se organizzi il qizzly’s day dimmelo con anticipo che mi do da fare, vorrei che ci fosse anche lei. A meno che il programma non preveda anche il sacrificio della bimba su uno dei tavoli sacri di na fojetta… sarebbe na cattjverja… 🙂

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