paroliamo.it


Pur detestando il campanilismo, comprendo il ricorso all’uso di termini stranieri soprattutto quando la nostra lingua non ti mette a disposizione termini altrettanto sintetici ed immediati. Ad esempio, e mi cospargo il capo di cenere, termini come mission fanno davvero ridere, come pure briefing o break e tanti altri.
Sempre in tema di esempi, nella lingua italiana ci sono termini come associazione dissociazione che hanno una vastità di applicazioni perché possono essere utilizzati riferendoli a persone, ad insiemi numerici o di parole, ad attività, al pensiero, a comportamenti, alla chimica, alla biologia ed a millemila altre cosa non esclusa l’arte sia in tutte le sue varianti che nelle sue correnti evolutive e schegge impazzite.
Per fare un esempio col pensiero, si può definire associativo sia quello conformista che quello omologato, così associativo diventa quello anticonformista quando, da dissociativo, raccogliendo ampi consensi diventa anch’esso associativo e, quindi, solo una delle tante varianti del conformismo. Cosa diversa è il pensare differente che è e rimane una dissociazione molto al di sopra e radicale di qualunque conformismo ed anticonformismo. Il pensare differente è l’arte allo stato puro. Quella che non ha mercato perché non è commerciabile e non puoi metterla in cornice per esibirla appesa alla parete. Il pensare differente ha un carattere sempre divertito ed è l’arte che può ridere di qualunque altra forma ed espressione artistica e di qualunque blableggiatore d’arte. Tornando al linguaggio, nella pittura, ad esempio, è associativa quella impressionista così come poteva essere dissociativa quella che nasceva come astratta prima di diventare anch’essa, come corrente, una forma associativa. Allo stesso modo possiamo considerare associativo il comportamento del gregge e dissociativo quello della pecora nera. Se poi la pecora nera si unisce ad altre pecore nere ecco che anch’esse assumeranno una forma associativa. Quindi, alla nascita, ogni nuova forma di espressione è una scheggia impazzita ovvero una forma di rottura rispetto al consolidato. Così come poteva esserlo e lo è di continuo, con nuove ricerche e forme espressive, la street art.
Questo per dire che, continuando a scimmiottare linguaggi per dire le stesse cose, fra qualche anno si cadrà nel paradosso che chi scriverà arte da strada anziché street art, sarà considerato un genio che esce dagli schemi ed utilizza un linguaggio nuovo.
Tanto vale che cominci io perché anche la genialità viene banalizzata al punto che possiamo ormai trovarla su qualunque bancarella.
paroliamo.itultima modifica: 2019-11-07T23:59:51+01:00da arienpassant

5 pensieri riguardo “paroliamo.it”

  1. Bentornato Arien, questo sei tu. E sempre in tema di “esterofilia linguistica”, il tuo nick nasce dal francese “en passant”, non dico che lo hai fatto apposta ma è stato il passaggio dal mio blog, nelle intenzioni fuggevole, a determinarlo. Sbaglio?

  2. No, non sbagli.
    enpassant… intenzioni non residenziali, poi rienpassant e, infine, arienpassant.
    ci sono cresciuto nel tuo blog 🙂

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