… l’anno che sta arrivando, tra un anno passerà…
Che tristezza, amico. Se dovessi rinascere, spero di non rinascere anno o calendario perché sono le uniche robe che conoscono in anticipo giorno, ora e anno in cui nascernno e moriranno.
Fra tutte le cagate che ci siamo inventati, il calendario è quella più grande di tutte. Più grande perfino della democrazia.
Quindi, se proprio dovessi rinascere, meglio rinascere stagione. In particolare, una mezza stagione. Primavera o autunno, è uguale. Loro infatti se ne sbattono delle date.
Fra tutte le cagate che ci siamo inventati, il calendario è quella più grande di tutte. Più grande perfino della democrazia.
Quindi, se proprio dovessi rinascere, meglio rinascere stagione. In particolare, una mezza stagione. Primavera o autunno, è uguale. Loro infatti se ne sbattono delle date.
Caro amico ti scrivo…ultima modifica: 2024-12-31T16:49:49+01:00da
Acuta osservazione. Io continuo a comprarli i calendari, anche se da mezza stagione quale sono (autunno) non trovo più tracce di me. Però, che sollievo leggere robe non zuccherose, è da almeno dieci giorni che vedo facce paralizzate da falsi sorrisi a corredo di tutta la retorica che queste festività portano con sé. Ma poi arriva il punto di vista contro corrente, il tuo. Adoro, dicono i contemporanei à la page. Io non lo dirò ma lo penso.
Avendo già sbrigato lo scambio di auguri, vado senza aggiungere altro. Solo sottolineo che malgrado la malinconia latente, ti trovo divertente. Rima involontaria. Bacio voluto.
Bacio ricambiato. Senza se, senza ma, e senza zuccheri commerciali.