Ieri sera, affacciato al balcone, fumavo e guardavo il cielo. Era di un bel blu, pulito e senza nuvole. Finita la sigaretta ero incerto se stare ancora un po’ fuori, era l’una passata e, piuttosto che rompermi i coglioni a guardare quell’immenso cielo ed a meditare sugli infiniti spazi, tornai dentro. Avevo ancora da fare pipì, il bidet, lavarmi i dentini e recitare le preghiere. Così rimandai la meditazione ad un’altra sera. In effetti non recitai nemmeno le preghiere perché è da stupidi pregare se stessi; in fondo, se volere è potere, ognuno è dio di se stesso, quindi, proprio volendo, basta impegnarsi con robe tipo “da domani farò meno il monello e m’impegnerò di più”. Andato a letto e spento il lumetto, notai che il soffitto della mia cameretta di giorno era bianco, ma al buio era quasi nero. Cromaticamente, il cielo dentro si comportava come il cielo fuori, solo che quello fuori è il cielo mentre quello dentro è il soffitto. Come meditazione poteva bastare, ma prima dovevo rispondere alla domanda “se stesso” vuole l’accento sul “se”? Così pensai che se lo volesse, lo pretenderebbe anche il “me stesso”. Quindi niente accento. Alle volte basta ragionarci sulle cose. Fine della meditazione.
cieli ed infiniti spaziultima modifica: 2020-07-21T12:49:55+02:00da
Carino, delicato, ironico quanto basta. Detto ciò, questione annosa quella del “se stesso” con o senza accento. Io non lo metto, anche se per alcuni è imprescindibile.
Trevi, ad esempio, non mette l’accento:”Semmai, la capacità più auspicabile è quella di arrendersi a se stessi…”. Ora però mi viene un dubbio, forse al plurale il problema non si pone.
Senza accento anch’io. Va bene per il sé, ma anche sul “se stesso” è esagerare l’ego :))
E noi siamo persone low profile 🙂
sì, infatti, tu ed io, piuttosto che abitarlo, l’Olimpo l’abbiamo fittato agli dei solo per motivi fiscali :))
Ma vedi come sei? ti smentisci nell’arco di due righe :)) comunque, per restare in argomento, io dèi lo scrivo così.
con l’accento lo scrivono solo gli dei veri, quelli originali che hanno nel dna anche la erre arrotata :))
E va bene, dai, (o dài), un complimento ogni tanto lo accetto 🙂