led


Il Nobel per la fisica, Shuji Nakamura, affermò nel 2016 che se la diffusione delle lampade a led fosse continuata agli stessi ritmi, nel 2020 si sarebbero potute chiudere ben 60 centrali nucleari. Una stima davvero impressionante basata sul semplice fatto che circa un quarto dell’energia elettrica prodotta nel mondo viene utilizzata proprio per far luce.
In termini puramente energetici, sono quindi portato a pensare che se cominciassimo a farci qualche tonnellata di cazzi nostri e la smettessimo di cercare di far luce sul motivo per il quale sono scomparsi i dinosauri o sul colore delle mutande di Cleopatra e tante altre robe di un passato che nemmeno ci riguarda chissà quante altre centrali nucleari o meno potremmo chiudere.
ledultima modifica: 2019-01-13T19:47:34+01:00da arienpassant

6 pensieri riguardo “led”

  1. Il passato mi affascina, non a livello di intimo (leggi “mutande”), quindi non mi dispiace che qualcuno indaghi su questioni morte e sepolte; quello che trovo increscioso, invece, è il continuo ficcanasare per quanto riguarda il contemporaneo, su argomenti e persone che invece meriterebbero l’oblìo. Questo in linea generale; scendendo su un piano più terra terra, pensa quanto sarebbe bello se tutti imparassero a farsi i cavoli propri, quando non direttamente coinvolte in qualsivoglia contesto. So che sono in molti a sostenere di farsi i fatti propri, ma non è così; il pettegolezzo è più prospero che mai, la serietà estinta…:)

  2. A livello di intimo (leggi “mutande”) e messo da parte l’appeal dei miei boxer (sui quali glisso… sigh…), mi affascina il presente e, anche se la vita mi affascina sempre, concordo con te. E’ indubbio che la curiosità sia la molla della conoscenza ed io, sia per il passato che per il presente, mi riferisco proprio a quelle curiosità che sono solo pettegolezzo. Quante altre centrali nucleari ci risparmieremmo se ci facessimo qualche altra tonnellata di cazzi nostri. L’educazione e la discrezione le considero l’intimo della serietà e, senza quell’intimo, evapora anch’essa.

  3. …penso anche ad altre ipotesi che sfioriamo continuamente con i testi decostruiti (perchè la storia e o la cultura sono costitutivamente in decostruzione) e abbiamo modo, se ci pensi, in vista della rivendicazione (dell’Altro) della differenza, di notare, in piena aporia, i guasti di un credo sistematico…più Led dunque per far luce, così buongiorno 🙂

  4. Io ed anche Fannì, ci siamo soffermati sullo spreco di luce nell’approfondire le cazzate culturali e storiche che hanno a che vedere con quel pettegolare che appartiene a fatti passati e presenti e che non ci cambieranno la vita anche se nel sarcofago del faraone ci trovassero anche i preservativi. Sono più che d’accordo con te, invece, sul dovere di continuare a far luce su quanto di cultura e storia c’è da riscrivere perché di puttanate i libri di storia sono pieni. Cosa, peraltro, abbastanza ovvia perché la storia ciascuno la scrive per come gli fa comodo. E non vale solo per la storia ma anche per lo sperpero e spreco riferito alle cosiddette necessità scientifiche. Le radiografie ed ecografie, ad esempio, fatte su Oetzi laddove di contro c’è gente che muore prima che arrivi il turno della sua ecografia.

  5. ..a prescindere dalla diffusioe della cultura il popolo deve “stare bene” per acquisirla, in questo senso critico e disapprovo chi nella politica rimuove queste due azioni fondamentali per lo sviluppo

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