recherche, temps perdu et sauces

Nella ricerca di cosa ci sia nel nostro universo che possa essere declinato solo al singolare, ho trovato un lungo elenco di plurali che si dilata sempre di più. Così, dopo l’amore, dio, la verità, la morale, ci aggiungo anche lo spazio e il tempo. Plurali perché il concetto di ciascuno di essi è soggettivo e solo la mediazione potrà trasformarlo in oggettivo facendogli perdere quel valore assoluto che vorremmo dargli. Amore, dio, verità, morale, tempo e spazio continueranno ad avere significati privati, non universali. Astratti. Significati che pure somigliandosi, saranno diversi se non addirittura conflittuali sia nel senso che nelle più intime percezioni. Alla fine non c’è nulla di veramente unico nel nostro universo. Tranne noi, ciascuno nella sua singolarità.
La chiudo qua, ho perso tempo e bruciato il sugo.
recherche, temps perdu et saucesultima modifica: 2018-11-30T00:00:29+01:00da arienpassant

12 pensieri riguardo “recherche, temps perdu et sauces”

  1. che poi a chiamarli aggettivi di genere non si sbaglia ma senza minimizzare il post parlavo di grammatica vera:)

  2. Ho scritto qualcosa a questo proposito, senza ricordare affatto di aver letto il tuo post…semmai dovessi trovarne traccia, non esigere il copywright :))

  3. Solo per chiedere scusa al mio blog perché 15 giorni fa ha compiuto due anni e nemmeno mi sono ricordato di fargli gli auguri. Un bacio, ti voglio bene.

  4. recherche e temps perdu già nel 2018? chissà perché ” ho perso tempo e bruciato il sugo” non l’ho mai dimenticato. In realtà mi fece strano immaginarti ai fornelli, fornelli che di tanto in tanto sono ricomparsi nei tuoi post.

  5. No, i tuoi commenti no. Mi sono perso io in questi 3 giorni. Avevo un nido di vespe in gola (almeno era quella la sensazione). Ora va un po’ meglio. Con i fornelli, invece, va male. Loro non capiscono che quando tutto l’apparato gustativo è fuori uso, solo il dentifricio mantiene inalterato il suo sapore.

  6. Ti capisco. Per oltre due mesi non solo non sono più riuscita a gustare alcunché (tranne i gelati dal gusto soft), ma anche l’acqua aveva un sapore sgradevole. Ora combatto contro un esofagite che non ti priva del sapore dei cibi ma del piacere di gustarli perché persino il passaggio dell’acqua o dell’aria in gola fa male. Non odiarmi, ma sono diventata un po’ cinica. Non sopporto le persone che si lamentano per nulla, e dicendo questo confido nel fatto che nel tuo caso si sia trattato di un malanno più che altro fastidioso. Baci.

  7. Ti capisco. Per oltre due mesi non solo non sono più riuscita a gustare alcunché (tranne i gelati dal gusto soft), ma anche l’acqua aveva un sapore sgradevole. Ora combatto contro un esofagite che non ti priva del sapore dei cibi ma del piacere di gustarli perché persino il passaggio dell’acqua o dell’aria in gola fa male. Non odiarmi, ma sono diventata un po’ cinica. Non sopporto le persone che si lamentano per nulla, e dicendo questo confido nel fatto che nel tuo caso si sia trattato di un malanno più che altro fastidioso. Baci.

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