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"Boldini e la moda": la Belle Epoque è in mostra a Ferrara


G. Boldini, Glady Deacon

Fino al 2 giugno 2019, a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, è aperta la mostra Boldini e la moda. Ovviamente non è un azzardo associare il nome di Boldini a quello di un mondo effimero come la moda giacché nessuno più di lui seppe rappresentare la Belle Epoque, la raffinata élite del suo tempo.

G. Boldini, Fuoco d'artificio

Più di cento ritratti (tra i quali anche quelli di Degas, Manet, Seurat) impreziosiscono il percorso, lungo cui non mancano libri e oggetti dell'epoca perché arte moda e letteratura furono intimamente legate nella Parigi che divenne nucleo di ogni sperimentazione. Dunque sono tutt'altro che un pretesto narrativo le citazioni di Baudelaire, Proust, Wilde e D'Annunzio che danno il nome alla diverse sezioni della mostra.

In una recente intervista a Corriere.it, lo stilista Giorgio Armani ha precisato quanto l’artista sia stato di ispirazione nei suoi processi creativi e in riferimento alla collezione Haute Couture Armani Privé AI 2018-19, ha aggiunto:"Per alcuni vestiti mi sono ispirato alle forme del pittore e ho voluto dare un tono drammatico anche alla sontuosità dei bagliori. Il tutto rimanda all’idea che mi ha mosso fin dal principio: ricordare com’era inizialmente l’Haute Couture mostrandone la vera essenza".

G. Boldini, La signora in rosa

In realtà non solo re Giorgio si è ispirato a Boldini, come si evince da questo scatto relativo a una vecchia sfilata di Chritian Dior.

Ritratto di Mme Charles Max e a destra Cristian Dior Haute Couture Autunno-Inverno 2005/2006

Anna Di Prospero, Omaggio a Giovanni Boldini