ART IS AN ATTITUDE

Ragionar d'amore


Ragionar d’amore non è una contraddizione in termini? Eppure quando ci affanniamo a definire il più grande mistero umano, ricorriamo a sostantivi come turbamento, piacereodio, seduzioneaddio, rimpianto ecc.,  ovvero a categorie del discorso amoroso che si connotano per l’irrazionalità e non già per un bagaglio di certezze granitiche.

Ora, che si sia mossi da fantasmi indistinti o da gioie incontenibili, ciascuno prova a far prevalere il proprio punto di vista che per comodità discorsiva ricondurrò a due fronti opposti: Amore uguale fregatura e Amore unica ragione di vita. Io che nel discorso amoroso non ci credo più e ne parlo solo ricorrendo a figure vicarie, sono messa alla berlina ma quel tanto che basta a un bicchiere di vino per lasciar affiorare la triste condizione degli interlocutori di turno. Quella di ex-giocatori di poker che nel bluff c’hanno creduto e che ora, pur certi che le perimetrazioni pseudo-amorose sono uno schifo, difficilmente abdicherebbero al loro stato. Perché il bagliore tremulo dell’illusione è sempre preferibile al luccichio della libertà.