ART IS AN ATTITUDE

Eiaculate responsabilmente


È così che vanno dette le cose importanti: a chiare lettere. Cari uomini, fatevi un esame di coscienza affinché possiate capire che quando girate lo sguardo per l'incapacità di mettervi nei panni della donna che avete ingravidato, siete molto più che insolventi. E la parola che rima con insolventi viene da sé.

"Comincia tutto dalla biologia. Il corpo di una donna produce ovuli fertili per circa 24 ore ogni mese, dalla pubertà alla menopausa, cioè lungo un arco di tempo di circa trentacinque/quarant’anni. Dato che questo può cominciare al mezzogiorno di un lunedì e terminare al mezzogiorno del martedì, si tende a dire che il periodo fertile dura due giorni, ma di fatto si tratta di circa 24 ore.

Lo sperma di un uomo è fertile in ogni secondo di ogni singolo giorno di vita. E benché la qualità degli spermatozoi tenda a decrescere con l’età, un maschio può produrne fino alla morte.

A ottant’anni, una donna che abbia avuto le mestruazioni per quarant’anni avrà totalizzato 480 giorni di fertilità.

A ottant’anni, un uomo che abbia raggiunto la pubertà a dodici ne avrà accumulati 24.820.

Dunque, facciamo due conti: 24.820 diviso 480... riporto 4... Ma guarda: a quanto pare, gli uomini hanno circa cinquanta volte più giorni fertili rispetto alle donne.

Quasi sempre, quando fa sesso, una donna non può restare incinta, perché i suoi ovuli non sono fertili. Mentre un uomo – essendo sempre fertile – potrebbe ingravidare la partner a ogni rapporto. In teoria, in un anno, potrebbe mettere incinta una diversa donna fertile (o più di una!) al giorno, causando 365 (o più!) gravidanze. In quel medesimo anno, una donna può portare a termine un’unica gravidanza.

È essenziale mettere in chiaro da subito questo gigantesco divario nella fertilità. Non sto drammatizzando: è un mero dato biologico. E dimostra che in fatto di fertilità, e dunque di possibilità di causare una gravidanza, uomini e donne non sono uguali. La fertilità maschile supera quella femminile di diversi ordini di grandezza.

Questa fondamentale realtà biologica, finora raramente menzionata nei discorsi su gravidanze indesiderate e aborto, è il cuore dell’intera faccenda. Ignorarla sfalsa il dibattito".

Gabrielle Blair, Eiaculate responsabilmente