ART IS AN ATTITUDE

Cielo a pezzi


 

Quando leggo una bella recensione, otto volte su dieci poi compro il libro. Ma questa volta andrà diversamente. Quello che scrive Claudia Durastanti su Autobiografia del Rosso di Anne Carson è più di una recensione. È qualcosa di diverso e di compiuto in sé. Mi sono innamorata della luna, non della sua notte. La libreria può attendere.

"Cose che non ho detto a un ragazzo con una copia di Autobiografia del Rosso nella tasca dei jeans sulla metro di New York alle 3 del mattino.

Sei stravolto, ti sei addormentato nel vagone, sembri appena scappato da uno zoo. Sei arrivato in città dopo che il tuo fidanzato ti ha piantato. Hai bruciato la carta di identità, la puzza della plastica ti ha fatto venire la nausea. Prima di lasciarti ti ha dato un libro che si chiama Autobiografia del Rosso. Lo hai sfogliato, poi te lo sei messo in tasca.

[...]

Mi chiedo se il libro che hai in tasca te lo hanno veramente regalato o se invece te lo sei comprato tu in cerca di un senso, solo che poi non hai avuto il coraggio di aprirlo. Qualcosa nel modo in cui pieghi il corpo in angoli sbagliati mi fa intuire che lo amerai, che ne capirai lo scopo. Che scopo hanno i libri? Mettiamo che servano a offrire soluzioni. Vediamo cosa può insegnarti Autobiografia del Rosso. Da qualche tempo senti la brama di cambiare, ma tu non scrivi poesie e hai paura che la tua trasformazione resterà solo un episodio di cui il mondo non terrà conto, lasciandoti muto e quasi illeso, dato che resteranno solo dei ricordi sotto i tuoi vestiti. Quelli che tu chiamerai cuciture e gli altri cicatrici. Quando ti senti particolarmente triste, ti chiedi se il tuo desiderio sia un fiore rosso di cui solo tu conosci l'origine, o se invece sia stato qualcun altro ad aver sparso il seme in te, condannandolo a crescere e a prendere forma. Anche la poesia è una condanna a prendere forma. Inizierai a leggere Anne Carson e scoprirai che i versi possono esistere solo nella prigione ritmica della loro bellezza, però ogni verso vuole anche esplodere, liberarsi dalla gabbia che ne giustifica l'esistenza. La poesia è il genere della cattività, della gabbia che si fa più importante della creatura che contiene, e quella a volte piange, a volte scappa, ma nella maggior parte dei casi si innamora del suo carceriere.

[...]

Cose che non ti dirò: un giorno prenderai Autobiografia del Rosso e lo regalerai a tua volta, a qualcuno a cui farai del male senza rendertene conto. Smetterai di essere il mostro alato e rosso che annichilisce chiunque nelle sue prove di forza. E chi sarà allora il nemico? E forse non è un caso se nel tennis, per indicare il punteggio a zero di un giocatore, si dica love. Si dica amore.

Autobiografia del Rosso è uscito nel 1998. Avevo quattordici anni, stavo per scappare dal mio Paese per studiare il latino, non il greco, la tua lingua che mi è sempre stata ignota. Mancano ottanta fermate alla fine della notte. Ma a te che importa: tu sei appena sceso dal treno e ti sei innamorato ancora".

Claudia Durastanti

Illustrazione di Emiliano Ponzi