Il graphic novel Gertrude Stein e la generazione perduta, con testi di Valentina Grande e illustrazioni di Eva Rossetti, ripercorre la vita leggendaria di Stein, ricca ebrea di origini tedesche la cui casa di Parigi divenne meta ambita di scrittori, pittori e musicisti, tutti a diverso titolo suggestionati dal fascino della scrittrice che fu ritratta da Picasso, ma che non conobbe il successo che pure meritava: ad eccezione del fortunato Autobiografia di Alice B. Toklas, restò in buona sostanza ai margini del cerchio di artisti di cui amava circondarsi. Forse perché lesbica o forse perché troppo arrogante per piacere alle persone giuste. Innegabilmente, ne siamo ancora affascinati. A quasi ottant’anni dalla morte.
Gertrude Stein e Alice Toklas
Pablo Picasso, Ritratto di Gertrude Stein
“Dopo tutto nessun artista ha bisogno delle critiche, ma soltanto del riconoscimento. Se ha bisogno delle critiche non è un artista“. Gertrude Stein
Condiviso la frase di Stein messa in chiusura.
Per il resto, bellissime tavole.
Sicuramente affascinati..ma devo dirlo…perché a 80 anni dalla morte? 70 sono gli anni in cui decade il diritto d’autore …
?
intendevo dire che anche dopo tanto tempo, restiamo affascinati dalla personalità di questa donna.