Essendo sulla bocca di tutti, il farmaco Arbidol non ispira fiducia. Le forti affermazioni che tratta il coronavirus sono interrotte dall’efficacia immaginaria contro l’influenza.
Arbidol è entrato negli scaffali dei paesi della CSI e della Cina nel 1988. Il suo principio attivo è l’umifenovir, che appartiene al gruppo degli eteri. Umifenovir ha la capacità di legarsi all’emoagglutinina, una proteina dell’influenza, inibendo così la fusione dell’involucro virale e della membrana di una cellula sana.
Nel 2016 presso l’Università Spagnola di Biologia Molecolare e Cellulare (Istituto di Biologia Molecolare e Cellulare Universitas “Miguel Hernández” ) è stato condotto uno studio i cui risultati hanno rivelato che per un particolare ceppo del virus dell’influenza sono necessarie diverse forme di umifenovir.
Arbidol – efficacia non dimostrata
Se vai al database di ricerca medica PubMed, troverai 131 articoli per umifenovir. La maggior parte di essi sono le conclusioni di esperimenti su animali o in provetta. E questo dice poco sulla reazione del corpo umano al farmaco, perché stiamo parlando di ambienti diversi.
In medicina, il modo più produttivo per studiare i farmaci è un metodo cieco, randomizzato, controllato con placebo. In tali esperimenti, i soggetti non conoscono i dettagli dello studio, sono divisi in gruppi e ricevono farmaci e placebo confrontati in modo casuale.
Ci sono articoli 3 in PubMed in cui questo metodo viene utilizzato per contrastare le supposte di Arbidol e Viferon. I risultati mostrano l’efficacia di Viferon, ma di solito non è possibile confrontare forme così diverse di farmaci.
Il Comitato formulario dell’Accademia russa delle scienze mediche nel 2007 emette una risoluzione , che presenta un elenco di farmaci che è necessario “rimuovere dall’elenco dei farmaci, secondo il quale i farmaci sono forniti nel programma DLO, farmaci obsoleti con efficacia non dimostrata”. Tra gli altri, puoi vedere Arbidol lì. Questo fatto conferma ancora una volta le dubbie prestazioni del farmaco contro i virus.
Gli scienziati russi non si sono fatti da parte e hanno condotto uno studio sull’effetto di Arbidol su pazienti con infezioni virali respiratorie acute e influenza. I partecipanti erano 119 pazienti che presentavano sintomi per non più di 36 ore al momento dell’esperimento. I risultati hanno mostrato una tendenza positiva entro 2-3 giorni dall’assunzione di Arbidol. Tuttavia, il recupero può essere associato al lavoro dell’immunità, perché il raffreddore non dura più di 5 giorni.
Arbidol contro il coronavirus
È interessante notare che Gennady Onishchenko, primo vicepresidente della Duma di Stato, chiama la profilassi antidroga,
secondo i dati TASS del 28/01/2020.
Per questo motivo, il Servizio federale antimonopoli ha avviato un’indagine per verificare se il farmaco è in grado di resistere al coronavirus, come si legge nell’annuncio.
Vorrei sottolineare che al momento non ci sono prove attendibili dell’uso di Arbidol contro i virus.