Salute e Bellezza

La carne rossa può aumentare e ridurre il rischio di demenza


Gli scienziati dell'Università di Leeds hanno dimostrato che il consumo di carne rossa trasformata (salsiccia, pancetta, salame) aumenta il rischio di sviluppare demenza, mentre non trasformata, al contrario, riduce.

Lo studio ha analizzato i dati della biobanca del Regno Unito raccolti da circa mezzo milione di volontari di età compresa tra 40 e 69 anni. Nella fase di inserimento nel progetto, tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad un questionario sull'alimentazione e sul monitoraggio della dieta quotidiana. Le osservazioni sono state condotte nei successivi 8 anni, tenendo conto di tutti i casi di demenza.

Dei quasi 500.000 partecipanti, circa 3.000 avevano la demenza, secondo i dati. Di queste, 1006 persone avevano una diagnosi di malattia di Alzheimer e altre 490 persone avevano demenza vascolare.

I calcoli hanno dimostrato che ogni 25 g in più di carne lavorata al giorno è associato a un aumento del 44% del rischio di demenza per tutte le cause e un aumento del 52% della probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer.

Allo stesso tempo, ogni porzione aggiuntiva di carne e pollame crudi al giorno ha ridotto la probabilità di demenza in generale del 19% e il morbo di Alzheimer del 30%.

È interessante notare che la presenza dell'allele APOE ε4, che aumenta il rischio di demenza di 3-6 volte, non ha modificato la relazione identificata tra nutrizione e sviluppo della demenza.