Ora, per rilevare una commozione cerebrale, sarà sufficiente fare un semplice esame del sangue. In un prossimo futuro, quando si diffonderanno gli studi degli scienziati dell’Università di Glasgow e della Pennsylvania, che hanno identificato i biomarcatori nel sangue, la diagnosi e la prognosi delle lesioni cerebrali traumatiche, da lievi a gravi danni a

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Progresso della ricerca

Un team dell’Università della Pennsylvania ha precedentemente scoperto che alti livelli ematici di una proteina del cervello, SNTF, possono prevedere il rischio di problemi di recupero da una commozione cerebrale. La SNTF è stata precedentemente suggerita per essere considerata un “predittore” esiti e come caratteristica della lesione cerebrale traumatica.

In un nuovo Gli studi che utilizzano l’analisi del siero di 18 partecipanti, vittime di commozione cerebrale e 16 volontari sani dimostrano che la proteina è un marker di lesione diffusa e lesione cerebrale traumatica. La condizione dei partecipanti allo studio che hanno subito lesioni alla testa è stata analizzata 6, 48 e 72 ore dopo la commozione cerebrale.

L’SNTF viene prodotto in profondità nelle fibre nervose danneggiate del cervello. Questa proteina dimostra la presenza di lesioni cerebrali, da lievi a gravi. Nuovi dati supportano l’utilità di un esame del sangue per rilevare gli assoni diffusi da SNTF negli atleti infortunati, che aiuteranno la diagnosi e il trattamento. Lo studio conferma inoltre che l’esposizione al cervello, anche “moderata”, a volte può portare a danni gravi, a volte irreversibili.