In primavera, quando fa caldo, le foglie appaiono sugli alberi e sull’erba giovane, i genitori cercano sempre più di portare i propri figli fuori per attività ricreative all’aperto. Stare all’aperto ed essere fisicamente attivi sarà estremamente vantaggioso per i bambini. Vale comunque la pena ricordare che in primavera si attivano vari insetti che possono essere portatori di malattie. Quindi, ad esempio, una puntura di zecca è pericolosa per infettare un bambino con una grave infezione: la borreliosi trasmessa da zecche. Cosa dovrebbero sapere i genitori di questa infezione e delle sue manifestazioni, cosa si dovrebbe notare nelle condizioni dei bambini per iniziare il trattamento in tempo?

Infezione speciale: borreliosi

<img width="100%" alt="Infezione speciale: borreliosi" src="https://medaboutme.ru/upload/medialibrary/ddb/shutterstock_453291388.jpg" height="667" title="Infezione speciale: borreliosi"

Oltre all’encefalite da zecche, trasmessa attraverso una puntura di zecca, dopo il contatto con questo insetto si può formare un’altra infezione non meno grave. Anche la borreliosi trasmessa da zecche (chiamata anche malattia di Lyme) si forma dopo una puntura di zecca, ma ha caratteristiche caratteristiche di sviluppo, decorso e trattamento. L’infezione è pericolosa soprattutto perché può svilupparsi nascosta per lungo tempo, senza dare alcuna manifestazione, fino a quando la quantità del patogeno raggiunge una “massa critica” tale da dare un quadro clinico dettagliato. Ci sono un ordine di grandezza in più episodi di infezione da borreliosi nei bambini rispetto alle infezioni da encefalite, come dimostrato da numerosi studi scientifici. In caso di infezione da borreliosi, si forma un caratteristico anello arrossato di “borreliosi” nel sito della puntura di zecca, che è un segnale per cure mediche immediate.

Cosa succede dopo una puntura di zecca?

Immediatamente dopo una puntura di zecca, è estremamente difficile determinare l’infezione, non ci sono manifestazioni esterne, ad eccezione di una piccola ferita sulla pelle dove era attaccato l’insetto. Durante il decorso della malattia si distinguono tre fasi di sviluppo; questa gradazione include la complessità e la durata della malattia stessa. Il primo e il secondo stadio dell’infezione sono caratterizzati da cambiamenti transitori e manifestazioni minori che durano circa 1-2 settimane, ma nel terzo stadio dell’infezione i cambiamenti che si verificano diventano permanenti, pronunciati e prolungati. È la terza fase del processo infettivo che interessa maggiormente i medici a causa della formazione di patologie croniche e cambiamenti che formano zone infiammatorie sulla pelle, deformità articolari e patologie del sistema nervoso.

Naturalmente, il processo di sviluppo di un’infezione potrebbe non raggiungere il terzo stadio, ma quelle forme della malattia nei bambini che passano senza sintomi sulla pelle – le cosiddette forme non eritemiche – saranno particolarmente pericolose. Sono queste forme non eritemiche che più spesso entrano in stadi cronici a causa del fatto che il medico semplicemente non ha motivo di sospettare che i bambini abbiano un’infezione da Borrelia.

Informazioni per i genitori

È molto importante che i genitori capiscano che l’infezione non scomparirà da sola, quindi i bambini devono essere curati. Un corso lungo e progressivo di borreliosi può causare disabilità, i bambini possono soffrire di disturbi neurologici: perdita di sensibilità, attività motoria, disabilità visiva e molti altri problemi. Inoltre, i genitori dovrebbero ricordare che le reazioni del cuore e le sue lesioni pronunciate possono essere considerate complicanze della borreliosi: i bambini hanno spesso blocchi cardiaci, miocardite, manifestazioni di insufficienza cardiaca con disturbi circolatori e così via.

Come vengono trattati i bambini

Il trattamento della malattia viene effettuato esclusivamente nelle condizioni di un ospedale per malattie infettive pediatriche dopo una diagnosi preliminare basata sui risultati di tutti gli esami (soprattutto con indicazioni che c’era una puntura di zecca che ha preceduto lo sviluppo dei sintomi). I criteri per una terapia di successo sono una diminuzione della concentrazione di anticorpi nel plasma sanguigno contro Borrelia. Nel trattamento dell’infezione verranno utilizzati tipi di immunoglobuline accuratamente selezionati, nonché antibiotici specifici verranno prescritti sulla base dei risultati delle colture e determinando la sensibilità del parassita, con un decorso minimo di 5-7 giorni. Tuttavia, spesso la durata della terapia antibiotica dipenderà dalle caratteristiche cliniche e dai tempi dell’infezione, dalla gravità delle manifestazioni e dalla localizzazione dei focolai infiammatori. Se i bambini sono gravemente colpiti dall’infezione, il trattamento sarà più lungo e più attivo.

Il trattamento sintomatico o le misure terapeutiche aggiuntive saranno selezionati in base alla gravità dei principali sintomi clinici e alla durata e alla gravità delle loro manifestazioni. Al termine del percorso terapeutico, il bambino deve essere iscritto presso un infettivologo per un periodo di almeno due anni. Durante questo periodo, il bambino ei genitori saranno sottoposti a una serie di studi clinici – dopo tre settimane, 3 mesi e sei mesi, un anno e 24 mesi dopo la dimissione, al fine di monitorare l’insorgenza di complicanze o ricadute della malattia.

Fondamenti della prevenzione della borreliosi

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Il metodo di prevenzione più affidabile è proteggere il bambino dai morsi di zecche. Per questi motivi, i genitori devono osservare rigorosamente e attentamente tutte le misure di sicurezza quando visitano luoghi che possono essere pericolosi in termini di morso di zecche. Se non c’è modo di rifiutare di visitare tali aree, è necessario adottare tutte le misure per proteggere il bambino: utilizzare abiti protettivi, utilizzare i repellenti. I genitori devono assicurarsi che il bambino abbia un minimo di aree aperte sul corpo senza vestiti. Nelle foreste, è necessario ispezionare il bambino ogni poche ore e monitorare rigorosamente in modo che il bambino praticamente non si sieda e non giace nell’erba. È impossibile permettere al bambino di strisciare in erba spessa e alta, arbusti.

I genitori non dovrebbero dimenticare il fatto che le zecche pericolose con Borrelia vivono non solo in foreste e campi, ma anche in condizioni urbane – nel territorio di parchi e quadrati in cui i bambini camminano. In conformità con questo, tutte le regole di sicurezza devono essere osservate quando si cammina nei parchi cittadini. L’opinione che le zecche “urbane” non siano malattie sono errate.

Inoltre, l’infezione è pericolosa perché non sono state sviluppate misure preventive specifiche contro di essa, come per l’encefalite da zecche. Questa è un’infezione microbica, al momento non esiste un vaccino efficace contro di essa e misure non specifiche vengono alla ribalta nella prevenzione dell’infezione, proteggendo i bambini dal contatto con gli insetti e le loro punture.