Quando la notizia riguarda l’epidemia di influenza e le scuole sono chiuse per la quarantena, pensi involontariamente a modi per proteggerti, che non sono stati provati prima. Erin Casperson, direttrice della School of Ayurveda di Kripalu, insegnante di yoga certificata.
L’Ayurveda, la dottrina della vita e della salute, è nata in India più di 1000 anni fa. L’Ayurveda promuove la prevenzione come mezzo per evitare le malattie, e tra i metodi di prevenzione si possono trovare i seguenti: soffiarsi il naso in un fazzoletto e buttarlo subito via, starnutire nella manica, lasciando le mani pulite, evitare il contatto con gli occhi e bocca.
Osserviamo i raffreddori dal punto di vista dell’Ayurveda.
Il concetto di base qui è ama. Il mio insegnante di Ayurveda, il dottor Partap Kauhan, dice che l’ama è la madre di tutte le malattie.
Ama è ciò che ti accade quando non ti interessa nutrire il tuo corpo: mangia in movimento, mangia quando sei sazio, quando sei agitato, fai uno spuntino in movimento, mangia fuori -condire i cibi.
Il cibo di scarsa qualità, semidigerito, poco elaborato, entra nel tratto digestivo e ostruisce i canali dell’esofago e le pareti dei vasi. L’effetto a breve termine può essere espresso da appetito instabile, esacerbazioni di diarrea, mente annebbiata. E a lungo termine, ama può influenzare l’immunità.
Siamo quello che mangiamo. Non solo COSA, ma anche come, quando e in quale stato d’animo. Questi sono i postulati di base dell’Ayurveda e la scienza moderna li conferma ogni giorno con la ricerca.
Proponiamo di applicarli nella vita e vedere cosa succede.
1. Mangia cibi di stagione.
Fuori è inverno. Prova a mangiare cibi che sono stati trattati termicamente e preparati per la digestione. Zuppe, cereali, verdure al forno, legumi, riso. Evitare cibi crudi, verdure surgelate. Lascia le insalate per l’estate. Lascia che gli stufati caldi sostituiscano i frullati per te. Dai la preferenza alle bevande calde.
2. Non mangiare troppo.
La tua digestione può gestire solo una certa quantità di cibo in arrivo. Immagina che il tuo stomaco sia un sacchetto della spesa. Riempi il sacchetto della spesa solo fino a un certo punto, altrimenti i manici si rompono. Lo stesso con lo stomaco. Ascolta il tuo corpo quando invia segnali di sazietà. Uno dei segnali è un rutto. Questo è un messaggio diretto dal corpo al cervello sulla sazietà.
3. Mangia solo quando hai fame.
L’Ayurveda paragona la fame al fuoco e lo stomaco a un barbecue in cui si tiene acceso il fuoco. Se divampa un incendio, lo spegni. Cioè, se hai fame, devi versare esattamente tanto ed esattamente ALLORA quando ne hai bisogno. Se non hai fame, gli acidi e gli enzimi nel tuo sistema digestivo semplicemente non sono in grado di digerire il cibo che entra nello stomaco. Così i residui di cibo non digerito si depositano nel corpo, intasandolo.
4. Evita il cibo spazzatura elaborato.
Il dottor Mark Human una volta disse che non esiste il cibo spazzatura. C’è solo spreco di cibo. Mi piace la sua citazione e rientra perfettamente nei canoni dell’Ayurveda. Mangia esclusivamente cibi freschi. Immagina che te li abbia dati la Terra stessa.
5. Mangia solo in uno stato rilassato.
Il sistema nervoso ha sede nell’intestino. Quindi, se siamo arrabbiati, esausti o depressi, la digestione non funziona del tutto. Fai qualche respiro profondo, metti via i tuoi gadget, spegni il computer per un po’. Circondati di bellezza. L’ambiente in cui mangiamo non è meno importante di COSA mangiamo.
Traduzione
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