Il caldo è arrivato e i medici avvertono che l’alta temperatura dell’aria minaccia non solo la disidratazione, ma porta anche a depositi di sale e a la formazione di calcoli renali.
Nel corso degli studi, è stato riscontrato che i valori di picco nel rischio di rilevare calcoli renali si sono verificati nel primo tre giorni dopo l’aumento della temperatura dell’aria. La ragione di ciò è la violazione del bilancio idrico.
Le soluzioni di acido urico e calcio, quando disidratate, diventano più concentrate, per cui si formano depositi di calcio.
Febbre e calcoli renaliultima modifica: 2023-01-10T23:27:05+01:00da