Gli scienziati dell’Università del Michigan affermano che avere figli a casa durante una pandemia aiuta gli adulti a non deprimersi, sebbene non prevenga l’ansia.

Lo studio ha coinvolto quasi 600.000 adulti di età compresa tra 18 e 64 anni che vivono con almeno un figlio di età inferiore ai 18 anni. L’età media dei soggetti era di 45 anni, il 58% erano sposati, il 62% erano donne.

Durante le 12 settimane di test, il 35% degli intervistati ha riportato un aumento dell’ansia e il 24% ha riportato sintomi depressivi. Entrambe le cifre erano più alte rispetto a prima della pandemia. Le donne erano più propense degli uomini a provare ansia.

Secondo i dati ottenuti, la presenza di bambini in casa non ha influito sullo stato di ansia delle donne, ma ha leggermente aumentato il livello di ansia degli uomini.

Ma per quanto riguarda la depressione, la situazione era diversa. Nelle famiglie con bambini, i livelli di depressione erano più bassi sia per le donne che per gli uomini. Anche il fatto che gli adulti fossero sposati e avessero un reddito elevato contribuì alla diminuzione della depressione.

I ricercatori concludono che l’assistenza all’infanzia può ridurre i sintomi della depressione durante l’isolamento sociale correlato alla pandemia.