La tracheite è un processo infiammatorio localizzato nella mucosa tracheale, il più delle volte associato a flora infettiva o reazioni allergiche. Nella maggior parte dei casi, questa malattia si verifica come un’infiammazione combinata della trachea e della laringe (laringotracheite) o della trachea e dei bronchi (tracheobronchite), ma ci sono delle eccezioni. In questo articolo parleremo dei principali metodi per diagnosticare e curare la tracheite negli adulti.

Metodi di base per la diagnosi della tracheite

Lo sviluppo della tracheite può essere sospettato già sulla base di manifestazioni cliniche concomitanti. Questi includono:

• Tosse prima secca, poi umida, accompagnata da espettorato denso;
• Dolore dietro lo sterno sullo sfondo di attacchi di tosse;
• Mal di testa, disturbi del sonno dovuti a tosse estenuante;
• Violazione delle condizioni generali con aumento della temperatura corporea.

La diagnosi di questa malattia inizia con la raccolta di reclami, anamnesi, esame obiettivo. Con la natura allergica di questa malattia, c’è una storia di predisposizione alle reazioni allergiche.

Il prossimo passo importante è un esame emocromocitometrico completo. Nell’infiammazione infettiva, i suoi risultati rivelano un’accelerazione della velocità di eritrosedimentazione, un aumento dei leucociti e, nell’infiammazione allergica, un gran numero di eosinofili.

Tra gli studi strumentali, il ruolo principale è dato alla laringotracheoscopia. Durante lo studio si possono rilevare arrossamenti e gonfiori della mucosa della trachea, a volte la comparsa di piccole emorragie. Nel caso in cui la tracheite proceda in una forma ipertrofica, si osserva un ispessimento dello strato mucoso. Nella forma atrofica di questa patologia sono caratteristici l’assottigliamento della mucosa, la sua secchezza e la comparsa di abbondanti croste.

Inoltre, viene eseguita un’analisi batteriologica dell’espettorato, un tampone faringeo.

Trattamento per l’infiammazione della trachea

Per cominciare, viene prescritta la terapia etiotropica. Nel caso in cui il processo infiammatorio localizzato nella trachea fosse associato a batteri, vengono prescritti antibiotici, selezionati in base alla sensibilità dell’agente patogeno, ad esempio cefalosporine o macrolidi. Con l’infiammazione virale sono indicati agenti antivirali, con antistaminici allergici.

Il resto del trattamento è sintomatico. Con una tosse secca e dolorosa, vengono utilizzati antitosse, ad esempio una preparazione contenente anticorpi purificati per affinità contro bradichinina, istamina e morfina. Nel 2016, gli scienziati della Yaroslavl State Medical University hanno pubblicato un documento, i cui risultati hanno stabilito l’efficacia e la sicurezza clinica di questo farmaco nel trattamento della tosse secca.

Una tosse umida è un’indicazione per l’uso di mucolitici ed espettoranti come l’acetilcisteina.

Va notato che l’uso di qualsiasi farmaco è possibile solo come prescritto da un medico. L’autotrattamento della tracheite è inaccettabile.

Parallelamente si possono effettuare inalazioni oleose e alcaline. Procedure fisioterapiche come l’elettroforesi, la terapia UHF si sono dimostrate efficaci.