Il mio nuovo Libero blog!

Introspezione e BDSM.

Nel corso della vita si fanno scelte, si predono decisioni in base al <proprio ritenere>, però spesso ci capita di farlo istintivamente senza dedicare molto tempo ai motivi che ci hanno spinto in tale <direzione>. E solo raramente, se <costretti> a capire il perchè di un nostro <gesto> (siamo pigri ammettetelo), tentiamo di risalire alla fonte dell’effetto <domino> che ha originato <l’azione>.
Mettiamo in moto così, in noi stessi, un meccanismo che riesce ad elaborare <minuziosamente> gli impulsi, i desideri, le emozioni e persino lo <stesso pensare> che hanno dato motivazioni profonde nell’agire in quel modo.

Ma <a noi>, il più delle volte, piace evitare certe seghe mentali e quindi meno complicazioni ci sono meglio è.
Perchè spaccarci la testa a riflettere su un qualcosa che al <momento> ci appare banale, scontato e che non ci interessa più di tanto e non ci porta a nulla?
Fatto questo ragionamento abbiamo una sola risposta che ci appaga:
Sticazzi! Mi piace così, sono fatto/a così, è andata così e chi si è visto si è visto.

Un momento però. Innescare determinati processi a noi serve per un motivo? Quale?
Serve per prendere <consapevolezza>.

Nel bdsm, quelli che non hanno un minimo consapevolezza li riconosci dopo qualche frase <sparata> lì in un <confronto>. Infatti, il più delle volte, non sappiamo mai come reagire alle minchiate che scrivono in modo così convinto.

Tralasciando gli <orrori> che si leggono in giro, se nella vita solo quando ci fa comodo mettiamo in moto questo processo di elaborazione di noi stessi, nel bdsm dovrebbe essere una delle prime cose alle quali puntare e ricercare continuamente, indispensabile, per chi ha voglia di assimilare ed <evolvere> al meglio e non fare le cose così, tanto per farle perchè si fanno e perchè le <abbiamo> viste fare.

Interrogando noi stessi sul come, quando e perchè, ci aiuta a <prendere coscienza> e a vivere il bdsm in un modo più <sereno>, ad avere una percezione diversa da come, in precedenza, la si è avuta.

Noto però che questo è quello che manca ai <tanti> che si avvicinano.
E purtroppo il <prendere coscienza> non può essere insegnato.

<Consapevolezza>:
Questa <parola> che spesso si lascia cadere nel <vuoto> assumendo una <forma> come <superficiale e scontata>, in che misura, ritenete che possa giocare uno dei ruoli più importanti nelle relazioni e nei singoli individui che praticano e si avvicinano?

Il mio nuovo Libero blog!ultima modifica: 2016-11-21T15:41:52+01:00da

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