#testdrive La Prima volta di Ford nell’elettrico è subito icona: la #Mustang MachE

Un SUV potente e un’alta tecnologia per divertirsi in sicurezza

Con 294 CV e ben 430 Nm di coppia trasmessi alle ruote posteriori

Ci sono icone, anche nell’automotive, che rappresentano i veri simboli di un’epoca, di un modo di essere, di vivere, di pensare. Alcune di un mondo che riesce ancora ad ammaliare e affascinare ed è sinonimo di uno stile di vita, di una società attraverso molteplici sfaccettature. Per alcune di esse è semplicemente il nome del modello a suscitare emozioni. Per esempio, la parola

Mustang, è il nome di una razza di cavalli selvatici

che vivono in quello che è conosciuto come Far West, e deriva dalla parola spagnola ‘mesteno’, ovvero non domato. Con questo nome la Casa statunitense Ford aveva immesso sul mercato dell’auto la Mustang: era il 1964. Fortemente voluta dal manager della Ford Lee Iacocca, lo stesso che anni dopo avrebbe promosso il progetto della GT40, l’auto delle sfide con la Ferrari anche alla 24 ore di Le Mans, è tuttora uno dei prodotti più venduti dell’industria automobilistica mondiale, ed è stato ed è il sogno dei giovani automobilisti di tutto il mondo. Il primo modello, la prima serie era un’auto sportiva di classe media di grandi dimensioni, e

montava un motore a benzina da 105 CV (78 kW),

quindi, per noi automobilisti europei un simbolo di una società del benessere, o quantomeno nella quale il costo della benzina era esageratamente basso e il carburante si misurava in galloni, non nella più limitata misura del litro. Un look, che rappresentava uno stile e un modo di pensare, per noi associato alla musica rock e alla società americana, che tuttora, e da allora siamo arrivati alla settima serie di produzione, costituisce un ‘must’ e un traguardo ambito dagli appassionati, tanto che in ogni nostra città vediamo circolare qualche esemplare della Mustang. Nel frattempo, le condizioni dell’economia, della società, della politica, del pensiero si sono adattate alle situazioni contingenti, e per un periodo si è fatta strada, forse complice la pandemia, che l’unico futuro dell’automotive fosse quello elettrico. Vero? Falso? Quali le prospettive? Non è questo il momento per ritornare sull’argomento, ma le pressioni di mercato ma anche di chi governa temporaneamente hanno spinto quasi tutte le Case a pensare anche elettrico, magari passando per la propulsione ibrida, perfino la Ferrari. La Ford ha deciso di puntare subito sul modello più venduto nel tempo, e

sfidando appassionati e concorrenti: ha creato la Mustang Mach E.

Una svolta decisa, anche verso l’elettrico perché la Mustang iconica a benzina continua a essere prodotta, sviluppata con un modello che colma alcune lacune ‘fisiologiche’ di quello stile coupé a benzina, ma offre nel contempo le potenzialità eccellenti del sistema elettrico. L’abbiamo provata tra i primi cronisti dell’auto. L’approccio è stato inizialmente diffidente e prudente: un SUV di dimensioni medie ma non certo contenute, com’è per le auto elettriche di questa generazione, dotato di un

sistema di batteria da 100 kW con 294 CV e ben 430 Nm di coppia.

Capiamo che stavamo per provare emozioni interessanti, ma che sarebbero state confortate costantemente dal controllo elettronico della erogazione della potenza alle ruote e della loro aderenza al terreno. Ma, attenzione, l’elemento forse più intrigante di questo modello che semplicemente per il nome si è già creato uno spazio iconico nella storia dell’auto, l’abbiamo testato nel corso della prova, la prima volta che abbiamo schiacciato l’acceleratore a fondo in curva. Come sapete, e ce ne vantiamo, quando proviamo i nuovi modelli di auto che ci vengono affidati dagli uffici stampa delle case ci vengono consegnati senza spiegazioni particolari da parte degli addetti al parco stampa. Dobbiamo scoprire personalmente e di volta in volta funzioni, comandi, prestazioni, funzionalità. Questo, a garanzia del fatto che l’auto sia progettata in modo ergonomico e intuitivo, facile da usare per chiunque vi salga a bordo. Perciò, a fare la differenza nella prima auto elettrica della Ford, peraltro la più potente, è… E’ il fatto che il modello elettrico mantiene l’impostazione di quello a benzina anche nella trazione: è un fantastico ‘posteriore’. Quindi è sovrasterzante. Una tendenza che si percepisce appena, perché è perfettamente bilanciata dall’elettronica. Lo fa per un istante, poi rimane sui binari del totale controllo della traiettoria che le avete imposto. Ma ne parliamo la prossima volta. Ora, siamo nel cuore di Milano, cominciamo a impratichirci con i comandi e con un cruscotto e il grande display centrale, quasi un tablet, intuitivi ma articolati.

#chalrlieinauto3/375 

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